I personaggi
non sono miei, tutti i diritti riservati. La storia non ha
fini di lucro.
Dedico
questa storia a
LyndaWeasley,
che
ha pazientemente
sopportato i miei deliri sulla coppia Gwainlin.
I Feel my Heart Start to Trembling
Sento che il mio cuore
inizia a tremare
I can feel the magic floating in
the air
being with you gets me
that way.
I watch the sunlight
dance across your face and I've
never been this swept
away.
Sento la magia fluttuare
nell’aria,
stare con te mi fa
quest’effetto.
Guardo la luce del sole
danzare sul tuo viso e
non sono mai
stato così incantato da qualcosa.
(Faith Hill, Breathe)
Tra un boccale
e l’altro, Gwaine non aveva mai creduto
nell’amore e nelle futili romanticherie di cui sentiva
blaterare continuamente: aveva la libertà,
l’idromele e il mondo a sua completa disposizione…
Perché innamorarsi?
Anzi, si
compiaceva della sua vita burbera e solitaria; adorava porsi
al centro dell'universo, gloriarsi delle conquiste di leggiadre
fanciulle e sbandierare con orgoglio il vano vessillo della
libertà.
Aveva visto
anche i più prodi cavalieri perdere la
dignità in nome dell’amore: lui era certo che non
si sarebbe mai piegato ai desideri e ai capricci di una fanciulla, per
quanto bella e incantevole.
Preferiva
dunque continuare ad alimentare il proprio ego con conquiste
facili, che nulla avevano a che vedere con i sentimenti casti e puri su
cui si fondavano i più bei racconti cavallereschi.
Ad un certo
punto della sua vita, mentre brindava alla
libertà con un glorioso boccale di idromele in mano, aveva
sentito vacillare tutte le sue convinzioni: una voce timida e due
grandi occhi azzurri, così lontani dal contesto rozzo della
taverna, lo avevano travolto, facendogli provare un insolito ardore.
Aveva
combattuto al fianco di quel giovane efebico contro dei
manigoldi, euforico e divertito al tempo stesso dal suo modo impacciato
di lottare: lo aveva difeso come poteva, trovando persino i tempi
giusti per presentarsi prima di tornare nella mischia.
Merlin.
Era questo il
suo nome: delicato e insolito, gli si addiceva
perfettamente.
Anche quando,
colpito dolorosamente, era sprofondato
nell’incoscienza, quel nome continuava a riecheggiare
rassicurante nella sua testa.
Merlin.
***
Gwaine si
risvegliò, stordito: la luce del sole gli feriva
gli occhi mentre le membra si rilassavano tra le coltri calde di un
letto accogliente e profumato.
Si
tirò su stancamente, alla ricerca di qualcosa in quella
stanza che gli ricordasse cosa fosse accaduto: accigliato,
notò di avere le membra scoperte.
In quel mentre
la porta della stanza si aprì, lasciandogli
intravedere il giovane conosciuto alla taverna che aveva attirato la
sua attenzione.
Gli era
piaciuto istintivamente fin dal primo istante, tanto che aveva
combattuto insieme a lui.
Sbatté
più volte le ciglia, senza ricordare cosa
fosse successo dopo.
"Cosa ci
faccio in questo letto?"
Chiese
scettico, cercando di risultare pacato di fronte ad una domanda
dai possibili risvolti imbarazzanti.
Forse aveva
bevuto troppo idromele e...
"Sei stato
ferito"
'Ah',
pensò, non riuscendo a capire se quella notizia lo
rassicurasse o no. Era quasi un peccato non trovarsi lì per
motivi più piacevoli.
"Arthur voleva
assicurarsi che fossi curato dal suo medico".
"Arthur?"
Doveva
trattarsi del biondino arrogante. Non gli interessava affatto
sapere chi fosse, anche se Merlin
-ricordò finalmente il suo nome- sembrava tenerci molto.
"Il principe
Arthur. Gli hai salvato la vita".
Che fregatura:
Gwaine sorrise tra sé e sé.
"Se avessi
saputo chi era, probabilmente non l'avrei fatto".
Piuttosto si
sarebbe limitato a trarre in salvo il moretto e a portarlo
con sé: poi gli avrebbe offerto dell’idromele e la
serata si sarebbe conclusa degnamente.
Si
stiracchiò tra le lenzuola, sentendole ruvide e calde
contro la pelle: Merlin continuava a osservarlo, sorpreso e un po'
corrucciato.
Per qualche
motivo, Gwaine si sentì in dovere di dare delle
spiegazioni e rivelò il suo disprezzo per i nobili: Merlin
non lo poteva capire, era evidente, ma lo ascoltava.
Uno strano
senso di fiducia lo aveva pervaso da quel momento, tanto che
in quei pochi giorni di convivenza aveva rivelato molto di
sé al giovane valletto, accantonando la corazza che aveva
forgiato per non lasciarsi avvicinare da nessuno.
Merlin era
diverso, sembrava che potesse sfiorargli l’anima
anche solo con lo sguardo: non era semplice attrazione quella che
percepiva tra di loro.
Era qualcosa
di tiepido, rassicurante, dolce.
***
Erano bastati
pochi giorni trascorsi insieme a Merlin a stravolgere la
sua visione del mondo: si era quasi convinto del fatto che non tutti i
nobili fossero marci, aveva scoperto in sé un'indole da
cavaliere e, infine, aveva provato una certa nostalgia del calore di
una casa e della rincuorante sensazione di avere qualcuno che si
preoccupava per lui.
Ogni sorriso
di Merlin era stato come un raggio di luce che aveva
illuminato il suo animo di orgoglio e di buoni propositi:
così si era ritrovato a sperare di rimanere a Camelot per
sempre, di combattere per la causa del regno, di proteggere quel
sorriso solare e renderlo solamente suo.
Quel sogno
quasi infantile si dissolse velocemente quando fu
cacciato da Camelot.
***
Aveva pensato
a lungo, dopo essersene andato via... Forse, aveva
pensato fin troppo.
Vagando da una
taverna all'altra, ricominciando la sua vita spericolata
da dove l'aveva interrotta, aveva iniziato a sentirsi insoddisfatto,
annoiato dalla trasgressione divenuta routine.
D’altra
parte, si era rassegnato ormai al suo solitario
destino: era inutile continuare a sperare e a pensare a lui.
Poi, quando
meno se l'era aspettato, aveva ritrovato quei due occhi blu
sorridenti davanti a sé: si era sentito pervadere di nuovo
dalla gioia e dall'energia fuggendo con lui dalla taverna.
Correndo al
suo fianco, si era sentito nuovamente libero e invincibile:
quasi non gli interessava il motivo per cui Merlin lo avesse cercato,
gli bastava averlo vicino ancora una volta.
Il giovane si
fidava di lui, ciecamente: lo sentiva ogni volta che
incontrava il suo sguardo fiducioso o il suo sorriso spontaneo.
Aiutare un
nobile era un prezzo accettabile da pagare per potersi
sentire di nuovo vivo, per osservare il suo profilo
illuminato fiocamente dalla luce del fuoco, per sfiorare la sua pelle
tiepida.
Quello che
provava per lui era spontaneo e delicato, come il sentimento
infantile di chi allunga una mano per sfiorare le stelle.
Era ubriaco di
felicità: non si era mai sentito
così, neppure dopo qualche calice di idromele di troppo. Il
semplice desiderio di stargli vicino lo faceva sentire forte,
coraggioso, in grado di affrontare qualunque insidia pur di proteggerlo.
"Perché
stai facendo questo?"
La domanda di
Merlin lo colse di sorpresa: si voltò a
osservarlo, vagamente imbarazzato.
“Per
aiutare un amico.” Fu la sua risposta
più istintiva.
Dalla piega
amara del sorriso di Merlin dedusse che egli aveva
frainteso.
“Arthur
è fortunato ad averci".
Si
sentì quasi geloso del principe di Camelot: Merlin
sembrava costantemente preoccupato per lui, devoto nella maniera
più assoluta.
"Non intendevo
Arthur."
Disse deciso,
per non lasciare ulteriore spazio ai fraintendimenti: gli
parve di vedere un leggero rossore tingere le guance di Merlin, il cui
sorriso ritornò a splendere sincero.
"Farei lo
stesso per te".
Con la testa
leggera e il cuore improvvisamente impazzito, Gwaine
inchiodò il suo sguardo a quello di Merlin, mentre mormorava
una risposta.
"Lo spero...
Sei l'unico amico che ho".
Amicizia.
Era questa la parola giusta per descrivere ciò che lo univa
a Merlin? Le emozioni che provava erano solamente frutto
dell’amicizia?
Lo sguardo di
Gwaine scivolò inevitabilmente sulle labbra di
Merlin: erano ancora schiuse in un sorriso leggero, mentre la luce
calda del fuoco le faceva apparire più morbide che mai,
irresistibili.
Si
chinò leggermente verso di lui, sentendo il suo stomaco
stringersi in una morsa calda, emozionata: Merlin ricambiava il suo
sguardo quasi ipnotizzato, senza scostarsi.
Socchiuse gli
occhi, spezzando il respiro di entrambi con un bacio.
Sentì
le sue labbra bruciare contro quelle calde di Merlin:
appoggiò una mano sulla sua nuca, accarezzando delicatamente
la pelle tiepida mentre lo attirava di più a sé.
Per qualche
istante lo sentì ricambiare il suo tocco,
impacciato e fremente: il bacio divenne avvolgente e intenso, lento e
silenzioso.
Con un sospiro
Gwaine si allontanò, confuso da
quelle emozioni appena provate.
Merlin lo
fissava con le labbra socchiuse e l'espressione sorpresa:
carezzò ancora per qualche istante il collo candido del
valletto, provocandogli un brivido leggero, prima di interrompere anche
quel contatto.
"La cosa non
mi sorprende"
Fu la risposta
imbarazzata e ironica di Merlin: Gwaine
ridacchiò, divertito, mentre l'atmosfera magica creatasi tra
loro veniva spezzata definitivamente dai lugubri suoni della notte.
***
“Merlin!”
Brividi gelidi
gli percorsero la schiena mentre i muscoli delle spalle
erano dolorosamente tesi per la tensione: Merlin era sparito al di
là del passaggio di pietra e non rispondeva.
Urlare ancora
il suo nome non sarebbe servito a nulla: Gwaine
fulminò con lo sguardo Arthur, infastidendosi nel trovarlo
nervoso almeno quanto lui.
Era colpa di
entrambi, dannazione! Avrebbero dovuto proteggerlo, stare
attenti.
Forse a Merlin
non era successo nulla di grave, ma... Era stato
terribile vederlo sparire così, davanti ai loro occhi, senza
poter far nulla.
Era
preoccupato a morte: non ricordava di aver mai provato un tale
sentimento, più soffocante della paura, più
doloroso di una ferita.
Quando lui e
Arthur riuscirono ad aprire il passaggio -finalmente!-
sentì quelle oscure sensazioni sparire: Merlin stava bene e
sorrideva, anche se gli occhi erano leggermente lucidi come se fosse
sul punto di piangere.
Era successo
qualcosa in quella stanza, Gwaine ne era quasi certo: lo
leggeva chiaramente nel suo sguardo, fiero e addolorato al tempo stesso.
Lo
abbracciò con forza, stringendolo per qualche istante: il
suo profumo delicato fece tremare ancora una volta il suo cuore, mentre
sentiva il suo corpo esile e tiepido premere contro il suo.
Gli
batté due pacche sulla spalla, scimmiottando un
abbraccio virilmente più consono, mentre Arthur interrompeva
quel momento sventolando trionfante il tridente appena trovato.
Incontrò
lo sguardo di Merlin ancora per qualche istante,
rassegnato: si stupì di trovare la stessa emozione nei suoi
occhi e sorrise, seguendo al suo fianco il principe di Camelot.
I saluti
furono inevitabili: nonostante tutto, Gwaine si
sentì pieno di speranza per il futuro.
Un giorno
sarebbe tornato a Camelot e avrebbe espugnato il cuore di
Merlin: chiudendo gli occhi poteva quasi sentire quelle labbra,
dannatamente bollenti, immaginandole maliziose e avide nel
più sensuale dei baci.
Rise,
spronando il suo cavallo mentre si avviava verso la taverna
più vicina: forse l'amore era solo un gioco
d’azzardo.
Amava le sfide
e non avrebbe perso: un giorno avrebbe sfiorato
l’animo di Merlin, al di là del suo sguardo
gentile e del suo sorriso innocente.
Poteva
esistere un amore
folle e puro anche per un uomo come lui, amante della solitudine e
dell’idromele?
... Forse
sì.
NdA
(Note dell'Autore)
Arthur mi ha
definitivamente tradita, ormai me ne sono fatta una
ragione. Ormai tra lui e Gwen, la donna di Neanderthal, è
praticamente fatta.
Così
ora siamo arrivati al punto in cui gli autori di
Merlin, per non perdere il favore di noi fans slash, hanno dovuto
prendere una decisione estrema: mostrarci il bromance in tutta la sua
gloria e amplificare lo slash oltre il limite del supersayan.
Hanno creato
il personaggio di Gwaine e, che dire, hanno fatto solo
bene.
La puntata
3x08 è stata veramente illuminante: ritengo sia
la migliore in assoluto, la più avvincente, emozionante e
slash.
I momenti
Merthur non sono niente, credetemi... Per questo, dall'alto
della mia ispirazione, sostengo con anima e corpo questo nuovo stile di
vita, il Gwainlin, sperando che non mi deluda mai.
Detto questo,
vi ringrazio per essere giunti fin qui: non so quanto
abbiate capito dai miei deliri assolutamente folli, ma spero almeno che
abbiate apprezzato questo mix di frammenti dei momenti Gwainlin raccolti
finora.
Confido in
critiche e consigli, come sempre!
Ringrazio per
le recensioni dell'altra fic su Gwaine, 'Scent
of gladness',
francycnarf
(<3 ti adoro, mia musa), Kiki
May
(Grazie mille per la tua recensione, mi ha fatta
sorridere! XD Almeno non sono l'unica a pensarla in questo modo), LyndaWeasley (Sono
in debito con Scent of Gladness e con la tua recensione: grazie ad esse
si sono susseguite una serie di coincidenze infinite che mi hanno resa
sorprendentemente felice. Grazie cara), elfin
emrys
(Grazie
per i complimenti!), elyxyz
(capisco il tuo punto di vista, ahimè! Grazie per aver letto
e per i preziosissimi consigli *-* sei stata davvero
gentile), GiulyB
(Ahahah! Effettivamente il povero Gwaine lo stanno usando per
rattoppare gli strappi col mondo slash , causati dall'evoluzine della
storia tra Arthur e Gwen, però... Devo ammettere che stanno
facendo un ottimo lavoro. Amo vedere lo slash trionfare in tutti i
modi, in tutti i laghi e in tutti i mari XD. Grazie per i complimenti!
*_* ) e _ichigo_85
(Oh *_* sei stata veramente gentile, cara! Spero che ti piaccia anche
questa fic! Lunga vita a Gwaine!).
Che
Forza e Magia siano
con voi.
Con
affetto,
Miss
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