Questa
storia ha partecipato al contest: IL CLUB DEI DUELLANTI
Autore:
arylupin
Personaggi principali: Ninfadora
Tonks
Pairing: Tonks/Remus
Genere: song-fic
Rating: giallo
Avvertimenti: one-shot
Introduzione: Lupin se ne
è andato.
Come ogni notte Dora aspetta il ritorno di Remus. Aspetta e spera. E
ama.
Note dell'autore: un po’
malinconica, ma la canzone mi ha suggerito questo. Approfitto delle
note
dell’autore per ringraziare della stupenda traduzione. Ero
indecisa se lasciare
la versione originale in inglese o usare la traduzione. Ho scelto la
traduzione
per andare incontro a chi poi leggerà senza conoscere
l’inglese.
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Memory
Luce del giorno,
Guarda la rugiada sul girasole e una rosa che sta svanendo, le rose
avvizziscono.
Come il girasole, vorrei voltarmi a guardare all'alba.
Sto aspettando il giorno. . .
Ho
bisogno del giorno, ho bisogno della luce, della MIA luce.
Remus,
perché te ne sei andato? Perché ancora una volta
mi hai lasciata
sola? Perché proprio adesso?
Già
una volta ti eri allontanato da me e sai quanto ero stata male
allora. Mi ricordo benissimo quando all’improvviso hai
lasciato il nostro
letto...
“Ho
avuto un incubo...” era stata la tua spiegazione, poi ti eri
allontanato dall’appartamento senza guardarti indietro,
sicuro come eri di
agire per il mio bene.
Ma eri
tornato, dopo tanto tempo, dopo tante discussioni, dopo tante
scuse. Eri tornato!
E
credevo che niente ti avrebbe allontanato da me questa volta.
Da
quando non sei più al mio fianco sono spariti i colori, come
allora,
e ogni giorno avvizzisco sempre più, mi sento spenta e
buia...
Una
rugiada di lacrime ricopre il mio volto.
Mezzanotte
... io sono qui e ti aspetto.
Noi
aspettiamo...
Non un suono dal
marciapiede
La luna ha perso la memoria?
Lei sta sorridendo da sola
Alla luce della lampada
Le foglie appassite si raccolgono ai miei piedi
e il vento comincia a mormorare
Lo
senti anche tu quello che dice?
Lui sa
tante cose di noi! Conosce le cose belle, e conosce quelle
brutte.
Era li
a sospingermi quando sono franata tra le tue braccia al nostro
primo incontro a Grimmauld Place con il latrato di Sirius a fare da
colonna
sonora allo sbocciare del nostro amore.
Era in
agguato la prima volta che mi hai tradito con la luna piena, lei
che ogni mese ti ruba dal mio letto.
Era
lui che faceva a gara con te a chi mi dava più carezze sulla
schiena nuda, inarcata dal piacere, quella volta che rubammo alcuni
attimi al
pattugliamento. Per fortuna il povero Malocchio non lo ha mai saputo, o
chissà
quale lavata di capo ci avrebbe dato!
Ora
che un anello brilla alla mia mano e non avremmo più bisogno
di
rubare il tempo, sono qui sola, con i miei ricordi, cercando di
sconfiggere il
buio. Quel buio che neanche la luna calante, ma ancora panciuta, riesce
a
scalfire.
Ricordo,
sola al chiaro di luna
Sono in grado di sorridere al passato
Ero bella allora,
Mi ricordo di quando ho conosciuto la felicità
Lascio che il ricordo viva di nuovo.
Mi
sembrano passati secoli da quando sapevo sfoggiare
l’arcobaleno.
Ricordo
benissimo che preferivi il rosa, e quale rosa preferivi...
quello delle mutande che ti ho dovuto regalare dopo la prima volta che
abbiamo
fatto l’amore, o sarei stata
condannata
a continui lampeggiamenti azzurro-boxer. Ma sai che ho dovuto girare
tutta
Londra e dintorni per trovarle?! Alla fine sono entrata in un negozio
specializzato in abbigliamento ‘al contrario’...
cioè taglie da uomo per capi
da donna e taglie femminili per i modelli da uomo... volevano
vendermene un
paio con il pizzo...
Ricordo
la sensazione di indossare maglie cangianti delle Sorelle
Stravagarie, quelle così strane che quasi ti vergognavi di
passeggiare con
me... non negarlo.
Però
erano quelle che preferivi togliermi.
Che
colazioni poi al risveglio, con il tuo tè nero caldo
bollente, il
mio cappuccino che sapevi fare così bene, i biscotti, il
pane con la
marmellata, i baci che mischiavano i sapori...
Sorrido
ripensando a tutto questo.
Ero
bella allora. Fasciata nel mio abito da sposa, le spalle nude
coperte dalla stola verde acqua, i capelli più accesi che
mai, lunghi e
fluenti, pieni di boccoli, gli occhi che brillavano della tua gioia.
Potrei
perdermi per giorni e giorni nei ricordi felici di noi due...
Ogni
lampione
Sembra indicare lampeggiando un avvertimento fatalista
Qualcuno mormora
E il lampione si affievolisce E presto sarà
mattina
Mi
sembra quasi di vederti, un’ombra confusa
nell’alba, un mormorio
nascosto nelle voci dei passanti.
Ma il
macigno sul mio cuore mi ricorda che sono sola.
Luce
del giorno
Devo aspettare il sorgere del sole
Devo pensare a una nuova vita
E non devo arrendermi quando l'alba arriva
Stasera diventerà una nuova memoria prima o poi
E un nuovo giorno comincerà
Ricordi.
Solo
questo mi rimane.
Ormai
la notte è passata, un’altra notte lontano da te.
Un
calcetto sotto le costole e le mie mani che corrono ad accarezzare
il pancione.
Devo
pensare a una nuova vita e non posso arrendermi. Non so se
sarà un
licantropo come il padre o un metamorphomago come me. Potrebbe anche
non essere
nessuna di queste cose.
Ma
sarebbe comunque tuo figlio Remus.
Sarebbe
il frutto di un amore che non riesco a spegnere, nonostante io
ci stia provando con tutte le mie forze.
Vorrei
che tu fossi qui, stupido idiota figlio di buona donna!
Ti
prenderei a pugni, ti strapperei quei fantastici capelli uno a uno,
ti obbligherei a conoscere tuo figlio...
E
perché quello stupido all’angolo non smette di
guardare... perché non
se ne va e mi lascia da sola a piangere più lacrime di
quelle che pensavo di
avere...
I giorni fumosi sono
esauriti.
L'odore stantio e freddo del mattino
Il lampione muore, un'altra notte è finita
Un altro giorno sta nascendo
Allora
non ho immaginato...
Sei
proprio tu! Remus... Remus! REMUS!
Non
startene lì impalato! Non lasciare che io sfoghi la mia
rabbia e i
miei pugni sul tuo petto.
Muoviti!
Dimmi qualcosa, dammi un motivo per odiarti... da sola non ci
sono riuscita.
Ora le
lacrime che rigano la tua camicia sono di più dei pugni che
fino
ad ora le hanno precedute.
Sono
arrabbiata, sono addirittura furiosa, con me stessa, perché
non ho
saputo dimenticarti...
E
piango, piango più lacrime di quelle che credevo di avere,
le piango
sul tuo petto ansimante.
“Perdonami
Dora, non riesco a starti lontano.”
Allora
guardami! E guardami in faccia! Dimmi che sei un vigliacco, uno
sporco egoista!
Insomma
muoviti! Fa qualcosa!
Toccami,
È così facile lasciarmi
Tutta sola con la memoria
Dei miei giorni pieni di sole
Se mi tocchi, capirai cosa sia la felicità
Tuo
figlio continua a fare capriole da quando ha sentito la tua voce.
E con
lui il mio cuore.
Toccami
la pancia Remus. Non spaventarti. È tuo figlio quello che
l’ha
fatta diventare così rotonda.
Sembra
una luna piena. O quasi...
Ma non
temere. Non ti farà perdere il controllo, ma ti
riempirà la vita
di nuova speranza.
Lo so
perché è da quando sei andato via che questa
speranza mi
sorregge.
Mi
allontani un po’ dal tuo petto. Una mano calda mi asciuga
qualche
lacrima, l’altra mi accarezza il ventre ma subito si ritrae
al primo calcetto...
ritorna timorosa e i tuoi occhi brillano come non succedeva da tanto
tempo.
Non
osi baciarmi la bocca, e le tue labbra si appoggiano alla mia
fronte.
“Scusami,
non succederà più. Non ci riesco a
lasciarti.”
Non
sarà facile, avremo tanti ostacoli davanti.
Ma
nostro figlio ha bisogno di suo padre, e io ho bisogno di te, ho
bisogno della luce, della mia luce.
Guarda,
Un nuovo giorno è iniziato
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Purtroppo non
ho vinto lo scontro.
Complimenti
comunque alla mia avversaria.
Ora attendo i
vostri commenti. E prometto ai miei lettori che presto
aggiornerò anche “Giuro
solennemente di non avere buone intenzioni”.
GRAZIE GRAZIE
GRAZIE a tutti coloro che seguono i miei scritti.
vi posto i commenti delle giudice del concorso:
14.AryLupin
Grammaticae sintassi: 8.9
Lessicoe Stile: 7.5
Originalità:7
Caratterizzazionedei personaggi: 9.3
Attinenzaal prompt e sviluppo della trama: 10
Gradimentopersonale: 6.2
48.9/70
giudiziodi Fabi:
Unastoria che mi è piaciuta.
Illessico è buono e mi è piaciuto il tuo stile,anche se ho dovuto toglierti un paio di punti perché davverousi troppi puntini di sospensione.
Haifatto pochi errori di grammatica, ma uno in particolare ti ha fattoabbassare un po' il punteggio in grammatica.
Miè piaciuto molto l'inserimento della canzone, l'haisfruttata bene.
Lastoria non è molto originale, è dolce, una tenerastoria d'amore e devo dire che l'ho trovata piacevole.
Anchese a tratti i personaggi mi sono parsi un po' troppo dolci, Tonksè abbastanza IC, stessa cosa per Remus.
giudiziodi Lily:
Unastoria controversa sicuramente, come tutte le storie che sonocostellate allo stesso tempo di punti oscuri, di punti luce e di buonipropositi non mantenuti. La tua storia è così. Lagrammatica, a parte un paio di piccoli errori è buona e lostile sarebbe potuto essere migliore con una piccola‘limata’, passami il termine, che lo rendesse menoframmentario e più fluido come ci si aspetta da una storiasu un personaggio così frizzante. Un personaggio frizzanteche però ho visto frizzante in un modo non suo, Tonksè sè stessa e non lo è al tempo stessoperché ci sono alcuni momenti in cui proprio nonriesco a riconoscerla, stessa cosa per la canzone, in alcuni momenti cisono degli ottimi riferimenti, in altri avresti potuto fare decisamentemeglio. Storia molto gradevole, ma potevi fare molto meglio.
giudiziodi Vogue:
Dalpunto di vista grammaticale, ho riscontrato un unico errore (anzi,più un’imprecisione che un errore) in“Chissà che lavata di capo di avrebbedato”, in cui sarebbe stato corretto scrivere‘fatto’.
Siastile che lessico mi sono parsi semplicistici, il primo in particolaremi ha dato una vaga sensazione di ridondanza, di ripetizione diconcetti, il che non ha facilitato la lettura.La storia insé non può definirsi propriamente originale, inquanto il tema di Dora in questa sorta di attesa, che rimugina suquanto Remus sia illogico, è abbastanza sfruttato nelfandom, seppure poi ogni autore dia al contesto un taglio differente epersonale.L’IC di Tonks non mi ha convinta molto, in quantomi è sembrata decisamente eccessiva in molte parti dellastoria (ad esempio, definire Lupin “figlio di buonadonna” non mi sembra tipico del suo personaggio), e manca diquella vivacità che la contraddistingue, persino nei momentipeggiori.L’attinenza alla canzone mi è parsaaltalenante, in quanto il testo non la riprende in modo cosìpalese, tuttavia i cenni ci sono e sono anche abbastanza ben fatti. Latrama è abbastanza lineare, seppurequell’iterazione di concetti di cui parlavo la rendaparzialmente ripetitiva.
Èuna storia che di certo ha del potenziale, tuttavia a mio parere valimata in alcune parti, specialmente per quanto riguarda lacaratterizzazione di Dora e il lessico, che andrebbe rivisto.
Insomma,non male, ma non mi ha trasmesso molto, mi spiace.
Baci. Ary
^^
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