Il peccato di Eva

di Burdock 95
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IL PECCATO DI EVA

Altair, con amare lacrime silenziose che gli solcavano le guance, leggeva il diario di Maria, la sua amata, e si rammaricò di non esserle stato vicino. Ora era troppo tardi: loro l’avevano uccisa. Si asciugo le lacrime e lesse ...
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13 SETTEMBRE
Te ne stai andando di nuovo … tu, che hai giurato di proteggermi. Lo so che è proprio per proteggermi che te ne stai andando, ma io sono una Templare e non ho bisogno di protezione … ho bisogno solo di affetto. Del tuo affetto …. del tuo amore!
Sento sempre i miei confratelli pronunciare la parola Assassino con un tale disprezzo da stupirmi.
25 SETTEMBRE
Io ti ho dato appuntamento qui, sulla torre, a dodici giorni dal nostro ultimo incontro, e spero che tu venga. Io voglio che tu venga! Tu arrivi, mi baci, e poi facciamo l’amore in mezzo alla paglia. Sai essere così romantico, Altair ...
Cerco di tenerti qui con me, ma tu te ne vai … di nuovo … lasciandomi sola su questa dannata torre. Ma perché? Perché ami quel gruppo di zotici bifolchi vestiti di bianco più di me, Maria, la tua sposa?
30 SETTEMBRE
Basta! Sono stanca di vederti fuggire a causa del fatto che tu sei un Assassino e io una Templare! Non importa di quale oscurità dovrò tingere il mio cuore: tu sarai solo mio.
Si! Mio, mio soltanto! E so già come fare: una volta che tutti gli Ashishin saranno morti allora dovrai abbandonarli, e tornerai da me … tornerai per restare.
[segue un vuoto di molti giorni, e Maria ha smesso si scrivere le date dopo la prima che segue]
14 OTTOBRE
Sono stata una stupida. Una stupida! Come potevo sperare di uccidere tutti gli Assassini da sola? MI hanno catturato, e ho paura di ciò che mi faranno. Per la prima volta da quando sono una Templare, temo per la mia vita. Tu sei lontano per una missione … in Asia dicono … non che io voglia che tu mi salvi, perché so di essere io nel torto, ma speravo che alla mia morte l’ultima immagine che avrebbero visto i miei occhi sarebbe stato il tuo viso. Ma tu non ci sei … tu non ci sei mai.
[le pagine seguenti sono quasi tutte strappate o illeggibili, tranne l’ultima]
Non so che giorno sia, perché è da un po che ho smesso di contare i giorni e di tenere questo diario, ma oggi è il giorno. Lo so, perché sento i tuoi dannati confratelli che ne parlano, fuori dalla mia umida cella. Oggi io morirò. Se mai tu dovessi trovare questo diario ti voglio chiedere una cosa: non lasciare la Confraternita. Solo ora ho capito il perché. Perché tu amassi questi Assassini più di me. Perché VOI siete nel giusto, non loro … non noi … non io … non i Templari. Voi, gli Assassini.
Si avvicinano. La mia ora è giunta. Ricorda questo Altair: io ti amo. E ti amerò sempre, anche dopo la mia morte.
Con affetto
Maria
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Altair chiuse il diario, ed estrasse la spada. Forse sperava di morire. Questo nessuno lo sa. Nemmeno io. Ma non sarebbe morto e sarebbe stato perdonato dagli Assassini.
Bhe, chiudo qui questo testo storico, che parla della morte di Maria. Non ho nient’altro da dire. Solo questo: “Nulla è reale, tutto è lecito."
Firmato
Ezio Auditore da Firenze





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