«Ciò che stabilisce quello che le ho detto è evidente. Noi sappiamo che il Sole emana raggi di calore; la sua è una potenza molto grande, tanto da riscaldare e far evaporare gli oli dalle alghe nere – prima citate – che hanno causato un’avvelenamento dell’acqua pura che si era condensata in nubi nel cielo. Ergo la pioggia era altamente tossica; ma io, ignaro, ho comunque casualmente messo la mia mano destra fuori dalla finestra, bagnandola e rendendola inutilizzabile per scrivere il suo tema, professoressa McGrannitt. Dunque, come vede, sia l’inquinamento che il non svolgimento dei miei compiti è colpa di Mocciosus.»
Note dell’Autrice
Non vi ho abbandonati, gente! Questa serie è tornata – che novità, affermerete voi, ed in effetti un po’ lo è, dato che mi ero concentrata su di uno sitle più malinconico e introspettivo.
Quello che parla è James – ma dai – ed io oltre a ciò non ho nulla da specificare, se non che sono cento parole esatte.
Ringrazio chi ha recensito “Un oggetto, nulla di più” [MissBlackspots, pazzarella_dispettosa, malandrina4ever, Lellas92, Foolfetta, Isidar Mithrim]. In particolare vorrei rispondere a Foolfetta, perché il fatto che abbia fatto leggere la fanfiction anche a suo fratello mi ha fatto un enorme piacere, davvero; grazie mille, veramente.
Ed ora, lasciatemi congedare.
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