Messaggio dell'autrice:
Cari i miei lettori, ecco a voi una slice of life nuova fiammante!
Spero tanto che vi piaccia! ;P
“Ci manca solo l’ultima domanda,
Scotty…”
Il capo ingegnere sorseggiò un altro po’ del suo
scotch e si sporse maggiormente sul tavolo, fissando McCoy con sguardo
concentrato. “Va bene, Doc. Spara!”
“Okay. Concludi
una gara al 9° posto” iniziò
a leggere il medico. “In
seguito il 3° concorrente viene retrocesso al 9° posto,
dopodiché il 12° viene spostato
all’8° posto. Qual è la tua posizione
finale?”
L’espressione di Scott passò da determinata a
sconcertata nel giro di mezzo secondo.
“Aspetta, lo rileggo più
lentamente…” borbottò McCoy grattandosi
la testa con il pennino.
“Ovviamente il 9° posto” rispose a
tradimento una voce calda e profonda alle sue spalle. “Quando
il 3° concorrente viene retrocesso al 9° posto lei
finisce all’8° posto, ma nel momento in cui il
12° concorrente viene avanzato all’8° posto
lei finisce nuovamente al 9°.”
McCoy guardò con occhi sgranati il Primo Ufficiale sedersi
tranquillamente accanto a loro. Con un moto di stizza,
controllò velocemente la risposta.
Non che ce ne fosse bisogno, comunque.
“Dannazione, Spock!” sbraitò allora il
dottore mentre Scott scuoteva la testa con aria sconsolata.
“È un’ora che io e Scott cerchiamo di
portare a termine questo stramaledettissimo test di intelligenza e tu
ci bruci proprio l’ultima domanda!
L’ULTIMA…! Ora il risultato è
falsato… Non potevi farti i fattacci tuoi, per una
volta?”
“Mi scuso, dottore” replicò Spock
sinceramente confuso da tanta foga. “Mi pareva che vi
trovaste in difficoltà, così ho ritenuto
opportuno fornirvi immediatamente la corretta soluzione
dell’enigma.”
“Lasci stare…” sorrise Scott
abbandonandosi con un sospiro contro lo schienale della sedia.
“Se non altro una cosa era certa fin dall’inizio: a
prescindere dal nostro risultato finale, saremmo comunque stati lontani
anni luce dal ‘Profilo Signor Spock’.”
“Guarda che lui non è infallibile”
puntualizzò McCoy accennando al vulcaniano con un cenno del
capo. Spento il proprio pad, lo gettò imbronciato al centro
del tavolo.
“Che cosa intende con questo, dottore?”
“Esattamente quello che ho detto, Spock: che puoi sbagliare
anche tu” rispose il medico guardandolo storto.
Il Primo Ufficiale sollevò silenziosamente un sopracciglio.
“Mmmh… non riesco proprio ad immaginarmelo il
signor Spock che sbaglia” mormorò Scott accigliato.
“Mi stai forse sfidando?” gli chiese McCoy
assumendo d’un tratto un'aria astuta.
“Può darsi” sogghignò
l’ingegnere.
“Scommetto la tua riserva di scotch che Spock non
risponderà correttamente all’indovinello che ho in
serbo per lui.”
“Se perdi mi cederai la tua scorta di brandy?”
“Certo.”
“Allora ci sto.”
Sotto lo sguardo incuriosito del vulcaniano, i due umani si strinsero
forte la mano destra e consolidarono ufficialmente la sfida.
“Allora, ecco la questione” iniziò McCoy
voltandosi verso il Primo Ufficiale. “Supponiamo di trovarci
in un universo parallelo e assurdo, dove tutto è possibile e
nulla va dato per scontato. In questa realtà alternativa tu
sei alla guida di un volobus giallo e, una mattina come tante altre,
sul veicolo si trovano quattordici persone di età media tra
i sedici e i quarantadue anni a cui si aggiunge in un secondo momento
una scolaresca di ventinove bambini, uno dei quali scende alla prima
fermata trasgredendo alle istruzioni della maestra solo per essere
subito rimpiazzato da un gruppetto di quattro vecchietti accompagnati
da un cane e da una donna in dolce attesa con un ingombrante
passeggino. Ora dimmi: di che colore sono gli occhi
dell’autista?”
Scott guardò sconcertato prima il dottore e poi
l’espressione calma del Primo Ufficiale.
“La risposta è a dir poco banale. Gli occhi
dall’autista sono neri dal momento che, come ha
ipoteticamente affermato lei stesso qualche secondo fa, alla guida del
suddetto mezzo ci sono io.”
“Ah!” esclamò Scott trionfante battendo
una mano sul tavolo. “Sgancia l’alcool,
Doc!”
Inaspettatamente, un inquietante sorrisetto si fece strada sul volto di
McCoy. “Sbagliato.”
“Che?!” sbottò Scott contrariato.
Spock sbatté le palpebre un paio di volte. “Sono
assolutamente certo della correttezza della mia risposta,
dottore.”
“Beh, fai male ad esserlo.”
“Non c’è altra soluzione logica al suo
enigma” insistette Spock guardandolo intensamente.
“Sì che c’è”
esclamò allegramente McCoy.
Spock sollevò il sopracciglio destro e squadrò il
medico con aria interrogativa.
“Gli occhi dell’autista sono azzurri.”
Con espressione scettica, Spock sollevò anche
l’altro sopracciglio. “Azzurri?”
“Con pagliuzze dorate” puntualizzò il
medico annuendo.
“Fino a prova contraria i miei occhi non sono affatto azzurri
con pagliuzze dorate.”
“Lo so bene” riconobbe McCoy mentre il suo sorriso
si allargava. “Ma quella mattina ti eri messo le lenti a
contatto.”
“Ehi, aspetta un attimo…”
esclamò Scott infuriato. “Non vale!”
Le sopracciglia di Spock schizzarono ancora più in alto,
eclissandosi letteralmente dietro la sua folta frangia scura.
“Questo è altamente illogico. Nella presentazione
della questione lei non ha fatto alcun cenno ad eventuali strumenti
artificiali che avrebbero potuto modificare il colore dei miei occhi.
Il suo comportamento è stato a dir poco scorretto.”
“È proprio qui che ti sbagli, Spock”
puntualizzò McCoy. “All’inizio
dell’indovinello ti ho detto che ci trovavamo in una
realtà parallela in cui non bisognava dare nulla per
scontato… cosa che tu invece hai fatto, presupponendo che i
tuoi occhi sarebbero stati neri come sempre. Io ti avevo avvertito per
tempo, sei tu che non hai colto il mio indizio.”
Il vulcaniano aprì la bocca per ribattere ma la richiuse
quasi subito, meditabondo. Scott, ammutolito, lo guardò con
sconcerto crescente.
“La sua logica è malata, dottore.”
“Sana o malata che sia, sempre logica rimane. Ho vinto
io.”
“NO!” gridò allora l’ingegnere
disperato. “C’è stato un malinteso! I-Il
signor Spock non ha sbagliato, ha solo tralasciato… parte
dell’indovinello…!”
McCoy si alzò con un sorriso sornione e fece cenno allo
scozzese di precederlo fuori dalla sala ricreativa.
Scott sorrise debolmente. “Ah… che ne direste di
fare un’altra prova?”
“Hai perso, Scotty” affermò il medico in
tono duro. “Adesso voglio quello che mi spetta.”
Mortificato, l’ingegnere si alzò a malincuore e
uscì a capo chino dalla grande stanza affollata. Prima di
andarsene a sua volta, McCoy si voltò sogghignando.
Ammiccando in direzione di Spock, puntò contro di lui
entrambe le mani a mo’ di pistola. “Colpito e
affondato, caro il mio Green-goblin!”
Senza una parola, il vulcaniano si limitò a rivolgergli
un’occhiata seccata.
Una volta uscito in corridoio, McCoy si affrettò a
raggiungere Scott, che lo stava precedendo strascicando leggermente i
piedi sul pavimento. “Suvvia, Scotty, non fare
così…”
L’ingegnere rivolse all’amico uno sguardo
sconsolato da cucciolo sull’orlo delle lacrime.
“Quando prima hai detto ‘la tua riserva di
scotch’ non intendevi riferirti a tutte le mie bottiglie,
vero…?”
McCoy scoppiò a ridere. “Non che abbia molta
importanza. Tanto ce le scoleremo tutte insieme come sempre,
giusto?”
Scott lo guardò confuso. “Ma allora
perché hai voluto… ah!”
esclamò mentre i suoi occhi si illuminavano di comprensione.
“Non dirmi che è stata tutta una messinscena per
prendere in giro il signor Spock!”
“Quel Gremlins troppo cresciuto aveva bisogno di una
lezione” si giustificò McCoy facendo spallucce.
Questa volta fu Scott a scoppiare a ridere. “Sei davvero
diabolico, sai?”
“Già, me l’hanno detto”
buttò lì McCoy rimirandosi le unghie con una
finta aria da snob. “Io non sarò in servizio fino
a domani mattina sul tardi. Che ne dici di aiutarmi a riscuotere la mia
vincita?”
Scott sogghignò. “Sarà un vero piacere,
dottore.”
L'indovinello iniziale
è tratto da un numero non bene identificato di Focus uscito
quest'estate ^^
Il secondo, invece, me l'ha posto come sempre uno dei miei cari e adorati
cuginetti... e ammetto con somma vergogna di esserci caduta in pieno
per l'ennesima volta =_="
Cavoli, non so proprio il perché, ma sono un vero disastro
con gli indovinelli! (tanto da aver rischiato seriamente di cannare la
risposta al gioco di parole "Di che colore era il cavallo bianco di
Napoleone?"... e non sto scherzando!! O____O" Fate un po' voi... XD)
Voglio ringraziare tanticcimiccimo Flan, Rei, MkBDiapason, data81,
Fata, Xenophilia, Nemeryal, Thiliol e Arin per i loro fentastici
commenti a "Halloween Party"!!! THANX!! *3*
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