Dalla prima volta che lo vidi non riuscii a pensare ad
altro: lo volevo.
Era il classico tipo che i genitori ti proibiscono di
frequentare, pieno di tatuaggi e muscoli, dall’aria pericolosa, ma io non
potevo fare a meno di guardarlo, senza farmi vedere da nessuno, e soprattutto
non dal mio ragazzo. Perché si, io avevo un ragazzo da ormai 3 anni, una
persona meravigliosa che mi amava, e che io amavo, ma mi sentivo attratta in
modo quasi fatale da quell’individuo di brutta fama sempre coinvolto in risse.
Inutile dire che il ragazzo in questione nemmeno mi
considerava, perché io proprio non ero nella sua agenda di ragazze da
frequentare, troppo pulita e tranquilla per il suo target, o probabilmente
troppo poco porca.
E neanche lui era nel mio target di ragazzi da frequentare,
anche se io in fondo nemmeno ce l’avevo un target, stando col mio ragazzo da
ormai 3 anni. Però lui mi faceva un sesso esagerato, veramente esagerato. E
spesso mi trovavo a pensare a come potesse essere fare certe cose con lui, e le
mie fantasie mi portavano a livelli di desiderio i-n-c-r-e-d-i-b-i-l-i.
Non avevo mai tradito il mio ragazzo, perché, come ho già
detto prima, lo amavo e volevo stare con lui, ma ormai fra noi non c’era più
quella scintilla che c’era all’inizio, o almeno da parte mia era completamente
svanita o quasi. Non avevo intenzione di tradire il mio Mike, non ci pensavo
proprio, ma non riuscivo ad impedirmi di pensare a quel ragazzo in termini
decisamente poco seri.
E la cosa più assurda era che nemmeno sapevo il suo nome!
Un giorno, in università, mi inserirono in un gruppo di
studio per fare una ricerca sulla vita notturna di New York (assurdo come tema,
pensiamo anche solo alla grandezza di quella città!) e decidemmo di trovarci
ogni 3 giorni in una casa di un ogni volta diverso componente del gruppo per
discutere e confrontare le nostre esperienze e per impostare le nostre
indagini. Le prime 4 sedute andarono benissimo, mi trovavo veramente bene con
quelle persone e la ricerca procedeva alla grande, ma alla quinta si verificò
un piccolo intoppo.
Ci trovavamo a casa di questa nostra compagna tutti pronti
per una serata di lavoro quando il destino fece piombare nella nostra stanza il
mio stramaledetto sogno erotico, alias il fratello maggiore di Lily.
<< Lils ma dove cazzo hai
messo i miei fottutissimi ray-ban cazzo?! >>
<< Shane! Ma deficiente non vedi che stiamo studiando?
Saranno sul tavolo! Ah no no aspetta li ho presi io
ieri sono nel mio zaino, prendili! Ah, ragazzi, questo è mio fratello maggiore,
Shane, e non sembra solo un terribile maleducato, lo è proprio! >>
<< Ehi ma cretinetta come mi
pubblicizzi?! Che poi il maschio un po’ zotico ha sempre il suo fascino, si
sa.. comunque, ciao gente! Ora vado, ma voi non dovreste mica fare una ricerca
sulla night life newyorkese? Che cavolo ci fate qui?! >>
<< Beh, ma dove dovremmo stare scusa? >> Si,
esatto, ero stata io a parlare.
<< Biondina, tu con me dove vuoi.. Ma più che altro
pensavo che dovreste uscire e andare un po’ a vivervi sta cazzo di città! O no? >>
<< Facciamo così, portaci te in qualche posto che
frequenti normalmente e che, sono certa, noi non conosceremo! Ti andrebbe? E a
voi andrebbe ragazzi? >>
Un coro di si più o meno timidi si fece sentire, sotto lo
sguardo allibito di Lily,che sicuramente non si aspettava questo sviluppo per quella serata.
<< Perfetto dolcezza! Allora vi do 10 minuti per
prepararvi, si ragazze, perché così santerelline con me non ci uscite, e poi vi
faccio passare la serata più bella della vostra vita! >>
E quella, credetemi, fu davvero un’uscita che sconvolse i
miei piani e la mia vita totalmente.