NOTTE
DI LUNA
…
Notte.
Elena
si svegliò con il fruscio delle foglie che si muovevano tra
gli
alberi in maniera sinuosa;il profumo fresco e pungente della notte
l'avevano colpita subito facendola sorridere. Si resse con il busto
dal suo letto, guardandosi intorno. L'avevano messa nella stanza
più
ampia della casa in legno; lei si era rifiutata ma gli altri non
volevano spiegazioni e lei non aveva più obbiettato. Arianna
e Teddy
dormivano insieme nella stessa camera ma separati da una trincea
assai sensibile ad Arianna che al primo passo falso di lui partivano
con una scarica di pugni. Greta e Zob si erano sistemati nella camera
all'ultimo piano,isolati così da poter stare da soli e avere
la loro
intimità serena.
Elena
si guardò le gambe. Era tornata normale da un po' e ora
indossava un
vestito bianco stretto al petto con merletti e sciolto fino a dopo
le ginocchia pieno di piegature,semplice ma elegante; i lunghi
capelli sciolti ,liberi dietro la schiena che le davano un aspetto
ormai da ragazza matura e delicata ma era sempre lei, la Elena
estroversa,un po' aggressiva e aperta a tutti...ma tante cose erano
cambiate e sapeva che si non poteva tornare come prima,nulla sarebbe
tornato come prima. Si affacciò alla finestra e sorrise per
la
splendida nottata di Luna che c'era. Con passo lento,poggiò
i piedi
nudi sul pavimento fresco e rabbrividì sorridendo. Si
alzò e senza
fare il minimo rumore si incamminò all'uscita della piccola
casa;
non voleva di certo scappare,ma voleva fare una piccola passeggiata
notturna come da tanto non faceva e ne sentiva l'assoluta
necessità.
Forse
la notte sarebbe stata la medicine dei suoi pensieri...
****
Zick
si era svegliato nel cuore della notte ,tormentato dai sogni...dagli
incubi.
Si
sentiva in colpa,tremendamente in colpa per quello che era accaduto.
Lui aveva aiutato i domatori a eliminare le sirene; lui aveva aiutato
ad aggredirne una che poi si è rivelata essere lei...la
rossa che
ormai era il centro di tutta la faccenda. Elena aveva rischiato di
morire per la seconda volta. Come aveva potuto essere così
stupido?
Così dannatamente idiota? Lay si è rivelata per
quello che era ,un
odiosa e superficiale e solo il ricordo dei pomeriggi passati a
baciarla ,gli dava il voltastomaco. Si era infilato la sua fedele
maglietta blu notte e i jeans con le scarpe che,dopo averle
recuperate nell'enorme bocca di Bombo, era riuscito a infilarsi. Non
c'erano i suoi genitori e questo lo preoccupava molto. Scese in
soggiorno sospirando e, sentendo una presenza dietro di lui, si
girò
di scatto con la mano tesa ma vedendo che era soltanto sua
nonna,abbassò la mano.
-Nonna...-
-Eh
Zick. Come mai così agitato?-
-Tante
cose nonna-sorrise stanco-Dove sono mamma e papà?-
Tessa
si morse le labbra,doveva stare zitta anche se fremeva dal dire tutto
al nipote-Stanno bene tranquillo-
-Ma
voglio sapere dove sono, tu lo sai e non vuoi dirmelo.
Perchè?-
-Mi
dispiace Zick,ho promesso ai tuoi di non dirti nulla-
-Ma
io ho il diritto di saperlo! Non sono più un bambino!Devo e
voglio
sapere!-
-Certo...tu
hai il diritto e il dovere di sapere...però...-
-Però
cosa? Nonna per favore ho assoluto bisogno di parlare con loro. Sono
stati gli ultimi a parlare con Elena e forse sanno dove si trova! Io
devo parlare con Elena.-
L'anziano
fantasma rimase in silenzio qualche secondo e poi sospirò-Ti
ricordi la casa dei tuoi dove tuo padre andava a studiare gli insetti
? Al centro del bosco dei Gigli?-
-Ah
si...ricordo quel posto, ci siamo andati un anno fa per un pick nik-
-Esatto.
I tuoi sono li,ma …-
-Grazie
nonna!-sorrise entusiasta uscendo di casa di corsa prima che Tessa
potesse finire la frase-...non andare. Cocciuto come Greta.-
-E
testardo come Zob-
-Caro-Sorrise
Tessa guardando il marito Theo-Mi stavi spiando?-
-Anche
io voglio sapere del nostro nipotino-Sorrise l'anziano.
-Si...sta
crescendo in fretta...ha scoperto ora di amare Elena-
-Te
lo ha detto lui?-
-No...ma
è identico a Zob quando si era innamorato di Greta,ricordi?-
-Come
dimenticare...era completamente andato-
-Come
Zick del resto...andiamo caro controlliamo i mostri-sorrise andando
verso la camera del nipote.
Gli
ci vollero quasi quaranta minuti per arrivare a destinazione ma
finalmente ci arrivò. Zick si inoltrò nella fitta
vegetazione
guardandosi intorno. Aveva sempre amato la notte: i suoi profumi,i
suoi colori e i suoi suoni...tutto lo attraeva in quella vita scura.
Sorrise respirando a pieni polmoni scavalcando un tronco camminando
ancora. Si voltò un poco di lato e intravide una figura
sgranando
gli occhi mentre la guardava. Era...non c'erano parole nel descrivere
ciò che egli stava vedendo: Elena stava li,sola e splendida
,appoggiata ad una corteccia di un albero,il volto leggermente
abbassato,le mani dietro la schiena e gli occhi chiusi mentre il
vento si insinuava tra i suoi capelli completandone lo splendore. Si
stava riposando dopo una lunga camminata e ora si sentiva davvero
bene in quella natura. Zick avanzò di un
passò,tremando a malapena
a guardarla ma lei si accorse subito di lui e alzò la testa
di
scatto sgranando gli occhi anche lei. Si guardarono per interminabili
secondi,gli sguardi intrecciati in un misto di stupore,gioia e
dolore. Elena volse la testa dall'altra parte,ostinata,staccandosi
dal tronco; lo guardò un attimo di nuovo e poi si
allontanò.
-Asp...-gli
venne il blocco,non sapeva che fare,poi gli venne tutto più
nitido-Elena! Aspetta!-
Elena
si arrestò sgranando gli occhi e poi successivamente
cominciò a
camminare più velocemente.
-Elena!-Zick
fece uno slancio,senza pensarci,e la fermò per il polso
tenendola
stretto ma senza farle male. -Ti prego...-
-Zick
lasciami il polso- Disse lei,secca,non girandosi, dalla sua postura
dritta e impeccabile. Zick la guardò un secondo senza
togliere la
presa dal polso-Ero così preoccupato-
Elena
sorrise beffarda senza voltarsi-Preoccupato? Ma non farmi ridere...-
-E'
vero ero preoccupato per te Elena...-
-Se
eri preoccupato,non facevi quello che hai fatto-
-Non
ho fatto niente...-
-Esatto!
Non hai fatto un bel niente!-si girò furiosa-Non hai fatto
assolutamente nulla-
Zick
la guardò un attimo sorpreso,poi
serio,dispiaciuto-Scusami...-
-Non
bastano le scuse. Ero li. Rinchiusa e tu non hai fatto un cavolo!-
-Elena
io avrei voluto...d-davvero...-
-Ma
non lo hai fatto! E questo,Zick io non te lo perdono!-
Il
domatore la guardò e le lasciò la
presa,abbassando lo sguardo. E
ora? Come poteva farsi perdonare? O meglio...ci sarebbe mai riuscito?
Elena sembrava furiosa e non la biasimava; era stato un codardo, uno
stupido.
-Non
voglio più vederti. Spero davvero di non incontrarti
più. Tu e
quella papera dai capelli finti dovete sparire dalla mia vita!-
Zick
la guardò e sorrise. Era così tremendamente
carina quando si
arrabbiava...il viso le diventava rosso,gli occhi lucidi di una
scintilla accesa e il corpo era rigido ma fiero; sorrideva,non
riusciva a essere mortificato se la guardava così; Elena dal
canto
suo aveva interpretato male quel gesto e infuriata calpestò
un piede
quasi alle lacrime,ma era troppo fiera per piangere.
-Ezechiele
Zick io ti odio!- sbottò urlando girando il corpo per
andarsene.
A
Zick ci vollero solo qualche frazione di secondo per capire cosa
stesse succedendo e poi lo comprese: l'avrebbe persa se l'avesse
lasciata andare,forse non l'avrebbe vista mai più e questo
non lo
poteva di certo permettere.
Non
c'era momento per pensare o per soffermarsi e tanto meno per
riflettere. In una mossa decisa scattò in avanti verso Elena
,la
prese per la vita, la girò e la strinse a se cinghiandole le
spalle
con le sue braccia,ormai non più così magre, in
un tenero
abbraccio.
La
rifugiatrice sgranò gli occhi,trattenendo il respiro mentre
si
sentiva schiacciata al suo petto,una mano sul suo cuore e lo sentiva
battere fortissimo.
-Z-Zick
lasciami...-
-Elena
ti prego...non odiarmi...-
-Non
odiarti? Come puoi chiedermi questo! Io...tu non sai cosa ho passato!
Mi sono sentita come un fenomeno da baraccone! Tutti mi guardavano
come se fossi un animale da circo! In una clessidra poi! Mi sono
sentita ferita! E poi la cosa peggiore?! Quando volevano tutti
uccidermi! E tu? Tu non hai fatto niente! Come posso perdonarti,eh?!
Come posso farlo se sei stato tu a tradirmi ! Abbiamo fatto
così
tante cose insieme eppure ti mi hai tradito, dimenticando tutto il
nostro passato e la nostra amicizia più profonda per andare
con
quella! Ti sei dimenticato proprio di me e te ne stai fregando e...!-
Ma
Elena non poté finire il suo discorso: Zick ,sentendo quelle
parole
dannatamente vere ,la strinse di più al suo petto,quasi
alzandola e
quando sentì che il suo odore era diventato impossibile da
ignorare
,le aveva preso il viso tra le mani e dopo averla osserva mentre
parlava decise di baciarla e così fece. La baciò
da prima
timidamente e poi più deciso stringendola,alzandola e
cullandola
mentre la mano destra le cinghiava le spalle e l'altra le teneva
fermo il viso accarezzando la guancia con il pollice,rosso in viso.
Elena aveva gli occhi sgranati dallo stupore del momento e dopo un
esitazione interminabile,rispose al bacio lasciandosi completamente
andare mentre le braccia cadevano morbidamente lungo i fianchi mentre
rispondeva.
Dopo
un bacio che parve eterno,Zick si separò lentamente
baciandola tre o
quattro volte a stampo prima di fermarsi del tutto; entrambi ripreso
fiato ma nessuno dei due riusciva a guardarsi negli occhi,poi Zick la
guardò,timido-Non me ne sono fregato...ero davvero
preoccupato... mi
sono sentito malissimo a vederti così...e...ho lasciato Lay-
Elena
rielaborò più volte quella frase,in silenzio, e
Zick le diede tutto
il tempo di cui aveva bisogno ma non si staccava da lei. Ella lo
guardò negli occhi con uno sguardo mai visto: era un mix di
tante
sensazioni differenti; lo guardò negli occhi e strinse un
pugno-Se
mi stai prendendo in giro...i-io...-
-Non
Elena...non ti sto prendendo in giro...e ti prego di
ascoltarmi...devo parlarti...e voglio che tu mi ascolti... ti
prego...-la strinse per la vita con più decisione per farle
capire
che non l'avrebbe lasciata andare.
Elena
lo guardò e poi sospirò rossa -Va bene...-
Zick
sorrise per poi scambiare un secondo bacio contraccambiato,con
sorpresa di lui,immediatamente stringendosi convulsamente mentre lei
si alzava in punta di piedi.
-Dobbiamo
parlare Zick...-
-Dove
vuoi...-
-Ora...-
-Va
bene...-
-Ok,
ma la pianti di cercare di baciarmi ancora?-arrossì lei
leggermente
cercando di tenerlo a bada.
Zick
sorrise arrossendo e poi scosse il capo-Proprio non posso farlo...-
Il
momento delle spiegazioni sarebbe arrivato a breve ma al momento a
nessuno dei due serviva parlare e tanto meno volevano smettere di
interrompere quel dolce saluto.
-Spazio
autrice-
Eccomi!!!
si dopo quasi 5 mesi sono tornata con un capitolo corto e tutti tutti
mi starete odiando ma scuola non mi lascia tregua xD bhe che dire
guardate i due si sono finalmente baciati COME si deve no xD? Non
sono esperta nella discrezione di baci quindi scusate xD grazie siete
sempre di più mi commuove vedervi così numerosi!
Grazie per i
consigli anche per il modo di scrittura mi sono molto utili ^^ grazie
e il prossimo capitolo arriverà presto*prima di Natale o a
Natale,
va bene Ary xD?!* grazie a tutti seguitemi numerosi **
Yaya_Sana
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