Il profilo della moquette sul mio
sguardo, e i tuoi occhi nel buio della caverna sotto il letto.
“Mi prenderò io cura
di te Effy, te lo prometto”.
Fuori
il resto del mondo che balla, che si dimena.
Che
picchia contro i muri, che cade dalle scale.
Le
scale dove ci siamo amati.
Li
abbiamo consumati tutti quei gradini Eff.
A
forza di dimostrarci che siamo felici insieme.
Anche
troppo.
“ Mi dici che cazzo le
prende?”
Le
prende che ha paura Cook, ha una fottuta paura di tutti, di tutto, di
te.
“Niente”
“Niente un cazzo, una
volta non avrebbe fatto così se …”
Se
non fossero passati mesi dall’ultima volta che le sei piombato
addosso con il tuo sorriso da bastardo e una cavigliera elettronica
collegata alla stazione di polizia più vicina.
Tempo
infinito lontano da qualsiasi altra cosa, perfino da quella ragazzina
che ti avrebbe sorriso mordendosi il labbro, con quell’espressione
che sa essere desiderio puro, alla vista del tuo mandato di cattura
in tutta la regione.
Quella
che ti avrebbe chiesto di prenderla subito, ai confini della legge,
portandoti a fottertene di tutto quello che volevi prima di
incontrarla.
Abbandonando
qualsiasi volontà.
Con
quella personalità così decisa da metterti le spalle al muro e
farti venire voglia di vederla supplicare il tuo nome, subito,
dimenticandoti chi sei.
Quella
ragazzina che non è più lei.
“è tutto a posto”.
Sei il mio amore mia bella Effy, sei la
mai luce al mattino mentre ti porto fuori.
“Dove?”
Chiedi con panico nella voce, le labbra
tremanti, le braccia rigide vicino il petto.
“Fuori”
Rispondo con semplicità, guardandoti
negli occhi, sperando che basti a convincerti.
Che
basti io a farti correre per i prati con una risata di gioia in gola
e i fili d’erba a contorno che per una volta non fumeremo.
Perché
basterà il sole a drogarci di vita.
Basterà
il nostro amore a renderci euforici, a trovare facce buffe nelle
nuvole di fumo evanescente.
“Le loro facce,
dietro la pelle,
tra questo mondo e
quell’altro,
i loro artigli che vengono
fuori
vengono a prendermi”
Farfugli.
Gli
occhi di nuovo sbarrati, le lacrime fredde di paura all’angolo
delle tue ciglia.
Dio
Effy cosa devo fare?
Cosa
devo fare per farti capire che andrà tutto bene, che sono solo
fantasie, un brutto viaggio di un acido calato di traverso, che ti è
rimasto incastrato tra il cuore e il cervello.
“Dal primo momento in cui
ti ho visto ho capito che potevo arrivarti più vicino”
Mi
sfiori il petto, con quelle unghie mangiate di furia, le dita
bruciate di sigarette arrotolate male, alla cieca, sotto troppe
bottiglie vuote.
Anche
io l’ho sempre saputo che solo noi saremmo arrivati a questo punto,
a poter sentire i nostri cuori battere l’uno accanto all’altro.
“E loro lo sanno”
Loro chi Effy? Non c’è nessuno oltre
noi qui intorno, in questo mondo. Solo tu ed io amore. Adesso che
abbiamo abbattuto le nostre difese di cemento grezzo e possiamo
vederci chiaramente non ci sono più dubbi. Ci siamo solo noi, a
tenerci per mano e farci forza a vicenda nelle nostre infinite
mancanze.
“Non posso combatterli,
prima ci riuscivo quando
ero forte,
ma tu mi hai resa debole”
Ma
io combatterò per te!
Io
li manderò via se questo ti servirà a farti smettere.
Anche
se non so cosa ti spaventi tanto.
Anche
se non mi rimane nulla da fare se non aiutarti a fuggire.
Ma
non si può scappare per sempre capisci?
I
mostri ti rincorrono da sotto il letto Effy, si trasformano in modo
che neanche hai immaginato.
Demoni
di cartapesta.
Hanno
lo stesso significato dei tuoi Effy? Ti fanno altrettanta paura?
“non
succederà di nuovo”
Non
di nuovo, io non sarò debole, io non ti lascerò andare.
“io
la amo da morire, non ce la faccio senza di lei, è unica”
Effy
non mi lasciare
Un
cigno di carta, bianco e sporco, con lo scontrino di un supermercato,
di un pacchetto di patatine al formaggio.
Un
cigno di carta, con un foglio appena stampato, e il logo di un sito
di malattie mentali che non voglio più riconoscere.
“Prima
di venire al mondo lei era un fuoco,
che
bruciava ogni parte di me.
E
la prima volta che l’ho abbracciata è stato come prendere in mano
una bellissima bomba,
sapevo
che era pericolosa,
che
sarebbe esplosa …”
Sapevo
che te ne saresti andata Effy, che mi avresti lasciato solo,
spaventato dalla tua paura, terrorizzato dalla tua assenza, senza
nient’altro che i tuoi incubi di ritagli di giornale e macchie
d’inchiostro.
Sapevo
che l’unica cosa che avrei potuto fare sarebbe stato bruciare
insieme alle tue catastrofi annunciate.
“Non
c’è futuro senza di lei”
“Fanculo
il futuro”
Nda:
i dialoghi, gli ambienti, tutto, fanno parte della puntata mandata
ieri sera in onda su MTV. Non mi perderò a dire chi ha detto cosa,
perché si intuisce, e se non ci arrivate questa storia non avrà il
minimo senso per voi. E mi dispiace. Per voi. E per Skins.
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