Attesa
Silenzio.
Fa male.
Male.
Lo senti respirare. Lo senti gonfiarsi nei tuoi pensieri e straripare
di emozioni rinchiuse nella tua gabbia, le cui inferriate scricchiolano
sinistre mentre sbattono sopra al tuo cuore.
Vorresti liberartene. Di quel silenzio, sì. In uno
schiocco di dita, in un battito di ciglia, in uno svolazzo di
incertezze.
Già, vorresti. Ma non ci riesci. O forse... forse, solo, non
vuoi.
E' l'unico che ti può aiutare.
Opprime, schiaccia, spinge.
Il silenzio.
In esso troviamo noi stessi. Ma ci perdiamo anche. Tu lo sai.
E vorresti gridare, vorresti catapultarti fuori dalla porta di casa e
raggiungere un posto nuovo dove poterti sentire meno oppressa,
schiacciata, aggravata.
Ma il silenzio è sempre lì con te, non ti lascia.
Andrà ovunque tu andrai.
Farà quello che il tuo amato non ha ancora fatto per te. E
che probabilmente, credi, non farà mai.
Le lacrime non uccidono il tuo malessere. Arrivare su una collina
deserta e tirare un urlo non spegne la tua rabbia. Sfogarsi con un
amico non basta.
Nessuno ti capisce. E se ti capisce, non può aiutarti.
Questo universo misterioso non ha regole.
Le emozioni protestano, sussultano nel petto e lo scuotono, si
scatenano per essere liberate. Non le puoi trattenere. Così
ogni tanto piangi, ogni tanto ti sfoghi con un amico, ogni tanto esci
di casa e cammini. Cammini per pensare e ritrovare te stessa.
A lui hai detto tutto quello che dovevi dirgli.
Poi sei sparita.
E hai mantenuto la parola data.
Ma, diamine, se risulta difficile continuare a farlo…
Questo silenzio è davvero insopportabile. Ogni minuto che
passa brucia nelle tue vene e tu non sai dove e come stare.
Sdraiata, seduta, ferma, immobile, danzante, corrente. Non funziona in
ogni caso.
A lui hai detto tutto quello che dovevi dirgli.
Perciò non farai nient'altro.
Adesso aspetti. Aspetti che sia lui a cercarti.
Aspetti un segno, un destino, una svolta. Il destino che vorresti.
In silenzio.
Col silenzio.
Nel silenzio.
Aspetti.
E aspetti.
Fa male. Brucia.
Male.
Vorresti correre da lui. Ma a lui hai detto tutto quello che dovevi
dirgli.
Rimarresti in silenzio…
Così speri che sia lui a correre da te.
Perché lo farà.
Giusto?
… Il silenzio non ti può rispondere.
*
Spazio
dell’autrice: avevo bisogno di scriverlo, di
condividere da qualche parte sentimenti che ancora non possono aver
voce. In attesa che possano averla.
In verità, il silenzio non parla, ma può dare una
risposta. Non sempre la interpretiamo correttamente, non sempre la
troviamo, ma c’è.
Capite quello che volete capire, io stessa sono confusa davanti a
queste poche righe di pensiero.
Spero solo di riuscire ad emozionare.
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