GIOCHIAMO.
E chi perde? MUORE.
-Benvenuto. Ne è passato di tempo dall'ultima volta che hai
fatto un salto a casa, non è vero?-
-Dove sono tutti?-
-Ma che domande fai! Stiamo giocando! Si sono nascosti e io li sto
cercando.-
-E li hai trovati?-
-Ihih... Tutti quanti. Vuoi giocare anche tu?-
-Non sono qui per giocare. Raderò a terra questo villaggio e
non mi fermerai!-
-Accomodati, torna a trovarmi quando hai finito!-
Mi aprì la porta e mi invitò a uscire, con un
sorriso, diverso da quello che ricordavo, più freddo,
più passionale, più animale.
Ora abitava poco distante dalla città e non sembrava volesse
trattenermi a sè o urlare in maniera ossessa parole senza
senso.
Alzai le spalle e corsi verso la mia vendetta...
Tutto vuoto. Tutto silenzio. Tutto fermo.
Non era ciò che ricordavo, quel luogo era morto, prima che
l'avessi ordinato.
Il rimbombo dei miei passi felpati era assordante.
Il mio respiro mi rassomigliava ad un mantice affannato.
Cominciai a correre verso l'edificio del capo villaggio, ma nessuno
apparve o mi attaccò sul tragitto.
Saltai sul tetto e rimasi bloccato, gelato, orripilato.
Una catasta di corpi squartati e sfigurati giacevano gli uni sugli
altri.
Mi avvicinai e riconobbi il mio maestro, la mia prima corteggiatrice, i
miei compagni.
Squassati, divelti e dilaniati, bruciati e sviscerati, spezzati e
martoriati.
L'avrei dovuto fare io, perchè allora tutto ciò
mi smuoveva le viscere, perchè avevo il forte istinto di
vomitare?
Chinai il capo e qualcosa di estraneo mi colò dall'occhio.
Serrai i pugni e gli occhi, non sono triste per loro! Soffro per la
disfatta del mio piano!
Mi ricoradano i miei genitori... E i miei parenti...
Tremai, ma non per il freddo.
Un respiro caldo mi solleticò il collo, una voce selvatica
grattò le mie orecchie.
-Bravo! Li hai trovati! Ma avevamo finito di giocare... Ti sei perso
tutto il divertimento!-
Inghiottii, sentendo il pomo d'adamo salire e poi riscendere.
-Sei stato tu? Tu non li amavi?-
-Ihih... Certo che li amavo, ma io l'ho fatto per te... Così
avresti compreso che non eri loro indifferente... Ora però
giochiamo!-
Attesi un secondo, abbastanza lungo perchè lui si spostasse
in un lampo inanzi a me, trasformato in una creatura che nulla di umano
aveva più.
-Ti ho detto... GIOCHIAMO!-
Feci un passo indietro, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi,
rossi e sanguinari, affamati.
-E chi perde?-
Rise, di una risata maligna e folle.
-MUORE.-