Estate 1987.
Una
bella e caldissima mattina di metà Luglio, sulla spiaggia
inglese
di Long Beach, un piccolo gruppetto di otto
persone dai capelli rossi si faceva strada tra i bagnanti stesi al sole
in modo
molto discreto e silenzioso. O
almeno, questo è quello che la loro madre desiderava.
Molly Weasley, in
uno sgargiante costumino a fioroni, impartiva ordini ai figli
e al povero marito,
intento a trasportare ombrelloni, borse e paperelle di gomma.. per lui.
Appostati in un
luogo abbastanza largo per tutti e otto,
i Weasley si
disfecero delle proprie robe abbandonandole sulla sabbia.
-No, no Charlie!
Aiutami a montare gli ombrelloni.. -. Gridava Molly al
figlio che già correva verso il mare.
-Dov’è
Bill? -. Aggiungeva scrutandosi intorno.
-Fred, George!
LASCIATE-STARE-RON! -. Ringhiava la signora rivolgendosi
ai gemelli che sovrastavano minacciosi il povero Ron, seduto sulla
sabbia.
-Arthur! Ridai al
bambino quella paperella di gomma! -. La signora
Weasley si diresse minacciosa verso il marito che osservava una
paperella
gialla appena presa dalle mani di un bambino che ora piangeva a dirotto.
-E’
davvero un esemplare interessante di paperellas gommis. Bimbo, sai
dirmi la sua funzione precisa? -.
Chiese il signor
Weasley, e per un momento il bimbo smise di piangere
e lo fissò sconvolto.
-Mi dispiace
signora. Sa, mio marito a una passione per le paperelle di
gomma. Ne ha più di duecento. -. Aggiunse Molly rivolta
alla madre del
bambino, tirando via il marito che si trascinò verso il suo
ombrellone a capo
chino.
- Ma
dov’è Bill? DOVE DIAMINE E’ BILL? -.
-E’
là, mamma. -. Rispose Percy aggiustandosi gli occhiali sul
naso.
Molly
girò lo sguardo in direzione del figlio Bill, che stava
scherzando allegramente con una ragazza bionda. Estremamente
bionda.
-BIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIILLLLLLLLLLLLLL
-. Gridò la signora Weasley,
furente.
Il figlio
sobbalzò e con una scusa si diresse verso la madre,
chiedendole cosa fosse successo.
-Bill, per
Merlino, hai diciassette anni, aiuta la tua povera madre,
invece di badare alle ragazze babbane!-.
Bill si diresse sbuffando verso i
gemelli separandoli dal piccolo Ron che piangeva silenziosamente.
Molly si sedette
sulla sdraio, convinta che tutto andasse bene. Aveva
tutto sotto controllo. Finalmente poteva godersi un pò di
pace. Chiuse gli occhi e si
mise gli occhiali da sole.
Il sole le
bruciava appena la pelle, e per rinfrescarsi, chiese ad uno
dei gemelli (non siate puntigliosi, nessuno sa di preciso a chi!) di
passarle
lo spruzzino.
-Oh, certo.
Subito mamma. -. Molly sorrise soddisfatta. Pugno di ferro ci
voleva con la prole, e il risultato si vedeva..
-AAAAAH! -. Molly
si alzò dalla sdraio, completamente zuppa e tremante.
-FRED! -. Si
rivolse ad un gemello che si rotolava nella sabbia dalle
risate. –GEORGE! -.
La signora
Weasley respirò a fondo. Doveva stare calma. Era inutile
adirarsi per quelle stupidaggini. Erano al mare. Doveva bagnarsi prima
o poi,
no?
Rivolse un grande
sorriso ai figli, che la guardavano accigliati –
poverini, non erano abituati a cotanta dose di buonismo – e
si risedette
tranquilla sulla sdraio.
Si rimise gli
occhiali, canticchiando fra se una canzoncina delle
sorelle stravagarie.
-Percy,
vieni a fare il bagno!-.
-Non ne ho
voglia, Charlie. -.
Rumore di
peso gettato in acqua.
-Fred, che
ne dici di far vedere a Ron quanti granellini di sabbia ci sono in
quella buca?
-.
-Bell’idea,
George. -.
Urla
terrorizzate.
-Si, quelli
sono i miei fratelli. -.
Rumore
di
capelli che ondeggiano al vento.
-Ho anche
una sorellina, carina e coccolosa. -.
Risatina
da
oca.
-Ti va di
vederla? Allora la vado a chiamare.-.
…
-Ginny?-.
…
-Charlie,
dov’è Ginny?-.
-Pensavo fosse
con i gemelli.. -.
-Fred,
George! Ginny è con voi? -.
-No! -.
Rumore di qualcosa
che cade nella sabbia.
-Papà!
-.
…
-Miseriaccia!
-.
Rumore di
passi che si avvicinano.
-Ehm, mamma?
-.
La signora
Weasley aprì gli occhi, sorridendo.
-Si, caro?
-.
-Dov’è
Ginny? -.
***
E
fu così che quel caldo giorno di metà
Luglio, sette piccoli Weasley si ritrovarono più
rossi del solito. E Ginny? Oh, non
pensate che essere dimenticata a casa abbia segnato per sempre la sua
vita.
Nemmeno se ne accorse, lei. Dormiva, la signorina.
***
Buona serata, cari amici di Efp.
Codesta sera - capitemi, sono in vena di paroloni - ho ultimato di
scrivere questa piccola demenzialità cominciata un giorno di
metà Luglio di quest'estate.
Che ve ne pare? :) Una recensione mi farebbe molto piacere. *MaRe fa
occhioni*
Insomma, se vi va, lasciate un pensiero! (:
Alla prochaine :D
Marti.
|