Il silenzio della morte.

di Lara Rye
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Il Silenzio della Morte.

Harry Potter . Sirius Black

 
"Avada Kedavra."
 
Sentiva i rintocchi del suo cuore risuonare lentamente, schioccare uno dopo l’altro come una lenta agonia. Harry teneva gli occhi color smeraldo completamente aperti, come se non riuscisse a credere a quello che era appena successo.
Anche Sirius se n’era andato.
Harry s’accascio a terra, noncurante di tutto quello stava succedendo accanto a lui perché, per quanto avesse provato combattere, la sua famiglia ormai non c’era più.
Tutti erano morti a causa sua.
Papà. Mamma.
Sentì l’abbraccio con Sirius di fine estate dentro di sé, quando aveva sentito il suo odore penetrargli nell’animo e fargli riconoscere quella sensazione che aveva cercato per tutta la vita, quel profumo che sapeva tanto di “famiglia”.
Sirius.
Harry si lasciò andare, crollando definitivamente.
Non aveva più speranza. Non sentiva più amore, amicizia, passione. Non riusciva più a figurare nemmeno il ricordo dei genitori: l’unico che lo rendeva ancora forte, un secondo dopo l’altro, persino nei momenti più difficili.
Le sue urla incominciarono ad espandersi, anche se Harry non le sentiva.
Le sue urla diventarono sempre più forti, bruciando dentro il suo animo, vibrando, facendolo morire dentro, facendogli perdere ogni coscienza di se stesso.
Sirius.
Harry per qualche minuto se n’è andò. La sua non era una vita: non lo era mai stata.
Tutto gli era stato portato via, brutalmente. Ora era veramente solo.




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