Cap. 1 Riunione di piloti
Il giorno successivo, un
duo che conosciamo molto bene sta aspettando che il semaforo dia loro
il via libera.
Falco: Non ci credo.
Dopo un anno di pace dobbiamo di nuovo andare dal vecchio rompiscatole?
Non mi piace proprio.
Fox (al posto di guida
di un Lamborghini ultimo modello nero): Non dire così, anzi
non è meglio cosi? Un po’ di azione
farà bene alle nostre ossa, o almeno alle mie che si stanno
proprio arrugginendo.
Falco: Tsk,
sì, come no!
Un paio di ore
più tardi, sono davanti al quartier generale di Corneria. Il
cancello di ferro verniciato di fresco si apre con un cigolio sottile,
la macchina entra con calma, la parcheggiano nel sotterraneo, due
militari in uniforme chiedono i loro documenti e accertato che non
portino armi, li conducono in segreteria, dove Fox e Falco riceveranno
una bella sorpresa.
Fox: Bene, siamo
arrivati fin qui, è ora di chiudere la faccenda.
Falco stringe il pomo
della porta di mogano e lo gira per poi trovarsi davanti a…
una stanza completamente tinta di rosa: rosa le pareti, rosa la
scrivania e il computer, persino il cestino dei rifiuti rosa. Sia Falco
sia Fox si sentivano mancare ma siccome hanno le coronarie solide
resistettero.
Fox: Ma
che………...
Falco: Non
può essere………...
???: Ciao ragazzi.
Fox e Falco: Lucy Hare?!
Lucy: Indovinato.
Fox (riprendendosi dallo
shock): Che ci fai qui?
Lucy: Sono la segretaria
di mio padre da poco. Ma scommetto che non siete qui per sapere questo,
vero?
Falco (anche lui ripreso
dallo shock): Be, no.
Lucy: Lo immaginavo,
venite, mio padre vi sta aspettando da molto ed è furente.
Lucy condusse i due a
una sala segreta, accessibile solo per mezzo d’impronte
vocali connesse alla voce di Lucy e Peppy. Lucy li lasciò
davanti ad una sala molto più grande dove una delle pareti
in realtà è uno schermo enorme.
Fox e Falco, incuriositi
e con molte domande da porre, si avviarono al centro della stanza dove
vi era un larghissimo tavolo, al cui centro capeggiava un apparecchio
elettronico per le comunicazioni. Fox e Falco si guardarono e decisero
di accomodarsi su due delle tante sedie. Prima che potessero parlare,
una voce tuonante entrò nelle orecchie dei due sventurati.
Peppy Hare: ERA ORA CHE
VI FACESTE VIVI !!!!!
Fox: Mamma
mia………
Falco: Le mie povere
orecchie……….
Peppy: Ora aspettiamo
che arrivino gli altri piloti. Nel frattempo voi due mettetevi le
vostre nuove tute.
La tuta di Fox: Una tuta
nera che copre il corpo tranne le mani, i piedi e il collo;
un’armatura del materiale più duro della galassia
il Titanio misto ad acciaio, che copre il busto di colore bianco e le
spalliere di colore rosso, i guanti e le scarpe di colore bianco.
La tuta di Falco: Una
tuta grigia con parti color bianco fatto con il Titanio e acciaio
rispettivamente il busto, le braccia e le gambe, l’intera
struttura è studiata in modo da consentire a chi la indossa
di muoversi liberamente.
Dopo un’ora
che i due erano già vestiti, arrivarono gli altri piloti.
Per primo venne Bill
Grey che fu molto felice di rivedere Fox e Falco.
Bill: Chi non muore, si
rivede, eh? Come vanno le cose?
Fox: Tutto ok.
Falco: Mica tanto per
quando riguarda in campo, ma per il resto tutto bene.
Bill (accomodandosi a
una delle sedie): Fox, ho saputo in giro che Krystal ti ha lasciato di
nuovo per andare da Panther, è vero?
Quel nome
provocò una scossa di brivido ma Fox come niente fosse, non
lo ascoltò e questo fece intuire a Bill che era vero.
Bill: Comunque sia,
penso che verrà qua il team Star Wolf, ma non so quando.
Star Wolf + Panther =
Krystal, Fox si sentì mancare, quindi si alzò e
si diresse verso un distributore di lattine, prese una Fanta e iniziò a
sorseggiarla per calmarsi, poi gettò via la lattina,
dopodiché tornò di nuovo a sedersi. Due minuti
dopo, Falco lo chiamò.
Falco: Fox, guarda chi
sta arrivando.
Fox spostò lo
sguardo verso la porta d’ingresso, vide il suo vecchio rivale
Wolf o’ Donnel, Leon Powalski e infine la donna amata e
odiata allo stesso tempo.
Fox: Hmpf, salve,
signorina Krystal.
Krystal non lo
degnò di uno sguardo e invece, si strinse al braccio di
Panther Caroso, Fox si sentì triste e allo stesso tempo
geloso, possibile che si sia dimenticata di lui?
Peppy Hare si mise
davanti alla sua sedia di pelle e i presenti si alzarono in segno di
rispetto di fronte a un generale delle forze di Corneria.
Peppy Hare: Molto bene.
Accomodiamoci.
Tutti si sedettero.
Peppy Hare: Ora aprite
bene le orecchie. Vi spiego il motivo perché vi ho chiamati,
innalzi tutto sentite questo messaggio, soprattutto tu, Panther.
Peppy inserì
un CD nel comunicatore, all’inizio, un greve gracchiare poi
appare una immagine olografica di una giovane e seducente coniglietta
dalle orecchie pendule, uno sguardo color rosa, la pelle marrone scuro
tranne i polsi e le sopracciglia lunghe di un marrone chiarissimo, un
viso d’angelo. La figura iniziò a parlare.
???: Panther mi senti?
Ti prego. Torna subito a Katina, ho un gran bisogno del tuo aiuto. Il
pianeta è stato invaso da nemici misteriosi, gli altri hanno
fatt… Kracz… fine…
Kzzzarzzz…
Peppy spense il
comunicatore.
Peppy: Allora, Panther?
Panther non rispose,
abbassò la testa, strinse i pugni.
Panther: Maledizione,
perdonami Krystal, ma lei ha bisogno di me di più di
chiunque altro.
Krystal (sbigottita e
seria allo stesso tempo): Perché? Chi è lei?
Panther alza la testa
con gli occhi velati di lacrime.
Panther: Lei
è mia moglie, Lopunny.
Un silenzio di tomba
calò sulla stanza.
Pensieri di Fox: Non ci
credo. Panther Caroso, casanova di successo, era sposato? Con quella
poi? Perché non ne ha mai fatto parola?
Come se avesse letto i
pensieri di Fox, Panther raccontò la loro storia.
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