Fuori Controllo

di Mama we re All full of Lies
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Fuori Controllo

 

 

 

 

 

 

Con l'orgoglio sulle spalle si allontanò sempre più da casa.

Camminava, diretto verso la città. Disseminava paura, terrore. Anche un po' del suo stesso orgoglio di cui andava tanto fiero.

La luna che risplendeva con la sua luce fitta e che, distrattamente, illuminava le strade e le ciocche dei suoi capelli, immobile regnava su Londra che ancora una volta, bruciava.

Lacrime che cadevano a terra miste alla pioggia, si potevano confondere ed eppure riconoscere tanto facilmente quanto gli occhi dei demoni.

La gente moriva e inutilmente provava a difendersi. Ma era troppo poco.

Sorrise, lui che sapeva a volte essere più crudele di un demone; lui che mai sorrideva.

Avvolto da braccia conosciute il nobile si bloccò

-I giochi sono finiti, bocchan...- sussurrò il demone al suo orecchio.

Chiuse gli occhi e si abbandonò a quella creatura. I ricordi correndo affiorarono in lui, pesanti come le torture che aveva subito in passato.

Il maggiordomo li captò; senza esitazione prese delicatamente il suo volto fra le sue mani e perforò la sua vergine bocca, macchiando di peccato quelle morbide labbra.

Uniti da un patto eterno, ora anche dalla morsa tentatrice dell'amore.

-Torniamo a casa.-

Si affrettò a prenderlo fra le braccia, cullandolo un poco, mentre lui passava la lingua sulla sua bocca, esattamente dove quella del demone l'aveva accarezzata con estrema delicatezza, come timore di poterle rovinare.

Appoggiò la testa contro la sua giacca un po' rovinata, strusciò il volto sulla camicia bianca e osò riaprire gli occhi solo quando davanti a se vide la sua stanza.

Si sciolse da quelle braccia. Lo lasciarono andare. Lo sguardo del demone che seguiva i suoi passi eleganti verso il balcone, mentre osservava la città sotto una cortina di spesso fumo grigio.

Tornò indietro verso il maggiordomo afferrandogli la cravatta. Lo costrinse ad avvicinarsi a lui, fin sopra il letto -Giurami... che rimarrai sempre al mio fianco, dovesse bruciare non solo Londra... ma l'intero mondo...-

-Non mentiamo mai, noi...-

Portò le sue labbra su quelle pungenti del suo servitore -Rimarrò con la sua figura, d'ora in poi. Veglierò su di lei.-

La mano che sfiorava i capelli del nobile, e piano gli levala la benda... I vari vestiti che a turno venivano gettati per terra senza il minimo ritegno.

Fuori controllo...

Le labbra che giocavano tra di loro eccitate, in quella notte nera, grigia, rossa e che sembrava, per loro, non avere mai fine.

Come il suono di quella promessa, mantenuta con sangue e sacrificio fino all'ultimo esile respiro del nobile, fino all'ultimo sorriso del demone.





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