Buio...era confusa,si
sentiva in trappola..."dove diavolo mi trovo?!perchè sono
qui?!"...rumore di passi in lontananza..."stai calma,non
farti scoprire!" ...i passi si
avvicinarono...silenzio..."Kate!".Il cuore le si fermò
appena riconobbe quella voce..."ma-...mamma?"...lacrime
cominciarono a riempirle gli occhi."mamma...sei proprio
tu?",Kate si voltò e riconobbe appena dietro di lei una
sagoma umana,senza però riuscire a distinguerne i
lineamenti...
una voce a lei familiare
rispose:"si,tesoro...sono io!".
All'improvviso una luce
illuminò il buio...la giovanne donna si guardò
intorno:pareti bianche...nient'altro,ma nell'istante in cui incrociò
lo sguardo di quella figura, Kate la riconobbe...era proprio lei!
"mamma!Dio,sei proprio tu!",una lacrima le rigò la
guancia.
Le labbra della donna,in
risposta,si incresparono in un sorriso pieno di tenerezza.Kate la
osservò in silenzio per qualche secondo,poi lentamente alzò
il braccio destro e lo allungò verso la persona che più
aveva amato nella sua vita,e che più le mancava ora che la
morte l'aveva strappata via con la forza da lei...un
sussurro:"mamma..."
all'improvviso un urlo di
dolore...sangue che gocciola a terra...Kate alzò lo sguardo
per guardare la madre e ciò che vide la scioccò:il
corpo della donna era straziato da pugnalate e perdeva molto
sangue..."MAMMA!!!"
"Kate...mi dispiace
tanto...mi dispiace così tanto..."
"mamma,ti prego non
lasciarmi di nuovo!",Kate ebbe l'impressione che la madre si
allontanasse sempre di più,per quanto lei cercasse in ogni
modo di raggiungerla...provò ad urlare di nuovo,ma non uscì
alcun suono...provò a correre ma non riusciva più a
muoversi...la luce si spense e di nuovo il buio...
Kate si risvegliò
nel suo letto ansimando,le mancava il respiro...si mise a sedere sul
letto e si passò una mano tra i capelli:"mamma..."
,sussurrò.Guardò la catenina con l'anello di sua madre
poggiato sul comodino,poi diresse il suo sguardo alla finestra,dalla
quale filtravano le prime luci dell'alba."Sarà meglio che
mi alzi",pensò.
ore 8.00
Richard:"Giorno,madre!come
mai già in piedi dopo la sbronza di ieri?"
Martha:"Oh
Richard,sei sempre il solito esagerato!di quale sbronza stai
parlando?ieri sera ho solo...bevuto un pò!"
Richard:"se per te
bere un pò vuol dire scolarsi due bottiglie di vino e far
fuori 4 martini allora va bene!"
Martha:"ok,ok!hai
vinto!sono un pò sbronza...e comunque smettila di urlare così
forte,la testa mi sta scoppiando!"
Richard la guardò
con un'espressione che dimostrava abbastanza eloquentemente ciò
che pensava,ma aggiunse solo:"ti consiglio di andare nella tua
stanza a dormire e poi vai a farti una bella doccia rigenerante!"
Martha:"pivello,non
devi dare consigli post-sbronza all'esperta delle sbronze Martha
Rodgers!"
Richard:"ok,ok!come
vuole lei,madame!"
Martha:"in ogni
caso,che ci fai ancora qui?Beckett non ti ha ancora chiamato?"
Richard:"no,e fin
quando non ci sarà un caso d'omicidio il telefono non
squillerà!",proprio in quel momento si udì
provenire dalla tasca di Richard la cavalcata delle Valchirie!
Martha:"ma che razza
di suoneria hai scelto?!"
Richard:"madre...come
fai a dire una cosa del genere?"
Martha:"non metto in
dubbio l'opera in sè,ma trovo il suo uso come suoneria
alquanto inappropriato!"
Nel frattempo Richard tirò
fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni e guardò lo
schermo:"Uh,è Beckett!parli del diavolo...Good
morning,sunshine!",disse rispondendo alla chiamata.
Kate:"Castle,potresti
smetterla di inventarti una 'frase ad effetto' ogni santa volta che
rispondi al cellulare?stai cominciando a stufarmi!",fu la
risposta che ottenne all'altro capo della linea.
Richard:"di già?è
solo la...",cominciò a contare sulle dita,"...quinta
volta che lo faccio!"
Kate:"ecco,appunto...basta
così!piuttosto,vuoi venire qui o no?"
"certo,dammi
l'indirizzo",così dicendo Richard salutò la madre
con un gesto della mano,prese le chiavi dell'auto e si avviò
verso la porta.
Quando Richard arrivò
sul posto,Ryan ed Esposito erano lì ad attenderlo.
Esposito:"Hey,salve
Castle!Finalmente sei arrivato!"
Richard:"scusate
ragazzi:lungo la strada c'era un bel pò di traffico.E io non
posso avvantaggiarmi della mia posizione per evitarlo,come voi
poliziotti!"
"Aaaah,ma
taci!",dissero in coro i due agenti.
Richard indirizzò
loro una smorfia,poi diventò serio:"allora,che cosa
abbiamo?"
I tre entrarono in un
appartamento molto grande al centro di New York,al quinto piano di un
vecchio palazzo.Entrando,Richard vide due adulti,un uomo e una
donna,l'uno accanto all'altra.L'uomo aveva circa 40 anni,teneva gli
occhi fissi sulla donna al suo fianco e le stringeva delicatamente
una mano con la sua;la donna parlava con Beckett e nel frattempo
singhiozzava.Gli occhi fissi su un punto indistinto del tappeto che
copriva il pavimento.Beckett si voltò per un attimo verso la
porta d'ingresso dell'appartamento per vedere chi stesse
entrando;quando vide Castle gli fece un cenno di saluto con la
testa,poi ritornò a parlare con la signora accanto a
lei.Richard intuì che quelli dovevano essere parenti della
vittima.Mentre si dirigeva con Ryan ed Esposito nel corridoio che dal
salone portava alle camere da letto,lo scrittore si voltò
un'ultima volta per dare un'altra occhiata alla stanza che stava
lasciando,quando vide una figura in piedi dietro il divano dove era
seduta Kate con la coppia:era una ragazzina di circa 17 anni che
osservava con lo sguardo perso il paesaggio che la città le
offriva al di là del vetro.
"Hey,perchè ti
sei fermato,che stai guardando?",chiese Ryan.Richard,interrotto
dalle domande dell'agente,ritornò in sè:"osservavo
quella ragazza laggiù..."
Esposito:"Quella è
la sorella della vittima...ha trovato lei il cadavere..."
I tre si diressero verso
una camera da letto.Entrati,i tre trovarono Lanie inginocchiata ad
osservare con la massima attenzione il corpo senza vita di una
ragazzina:il cadavere era disteso sul letto e sembrava dormire un
sonno profondo.
Richard:"cavolo,quella
ragazzina avrà si e no 17 anni!"
Esposito:"16 per
l'esattezza",disse consultando il suo block-notes,"il suo
nome è Kathy Bryce;Beckett in questo momento sta parlando con
i genitori".
<< La donna in
lacrime e l'uomo accanto a lei >>,pensò Richard.Poi si
avvicinò al letto per osservare meglio:"eppure non vedo
sangue,nè ferite...sembra stia dormendo!"
"questo perchè
molto probabilmente è morta nel sonno!",replicò
Lanie.
Richard:"nel sonno?!e
allora noi che ci facciamo qui?"
Una voce alle sue spalle
rispose alla sua domanda:"perchè potrebbe essere stata
uccisa per sbaglio!"
Richard si voltò:era
Kate.La osservò per qualche secondo,poi si avvicinò al
medico legale.
Lanie:"come tu hai
detto poco fa,sembra che la ragazza stia dormendo;inoltre non ci sono
nè ferite,nè sangue.Questo perchè probabilmente
ciò che l'ha uccisa...",spostò il cadavere in modo
da mostrare la parte posteriore del cranio,"...è stata
una forte emorraggia interna partita da questa zona,sicuramente
contro qualcosa di massiccio...vedi questo gonfiore?La vittima con
ogni probabilità avrà pensato di non essersi fatta
niente di che,e invece...ha lasciato che l'emorraggia si espandesse
fino a ucciderla..."
Richard:"quindi
l'assassino non aveva intenzione di ucciderla!E' stato un incidente!"
Esposito:"beh,in
realtà non siamo ancora sicuri che si tratti di omicidio"
Kate:"potrebbe anche
essersi fatta male da sola accidentalmente,ma...sì,in ogni
caso bisognerà prima verificarlo con l'autopsia".
Kate autorizzò il
trasporto del cadavere in obitorio per accertare la causa della morte
e un eventuale passaggio del caso alla polizia di New York.Mentre il
corpo veniva chiuso in un sacco mortuario,Richard si avvicinò
a Kate:"allora,sembra che questo caso,sempre che lo sia,sarà
facile da risolvere!"
Kate puntò i suoi
occhi su di lui:"Ti dispiace non poter applicare la tua amata
teoria sullo spionaggio?",gli chiese sarcasticamente.
Richard,sostenne il suo
sguardo,si voltò a guardare il sacco che veniva trasportato
all'obitorio,poi si voltò di nuovo verso Kate:"no,anzi,sono
contento:Kathy avrà subito giustizia".
Obitorio.
Richard e Kate entrarono
in fretta nella grande stanza bianca:Lanie doveva comunicargli
l'esito dell'autopsia.
Kate:"allora,Lanie,quali
sono le novità?"
Lanie:"Posso
ufficialmente dirvi che questo è un omicidio",fece loro
cenno di avvicinarsi al corpo disteso sul tavolo,"vedete,il
colpo che ha subito la ragazza è stato abbastanza forte,e non
può essere andata da sola contro qualcosa con una forza
tale,nemmeno cadendo...credo che qualcuno l'abbia spinta...e sarebbe
stato facile per chiunque più grande di lei farle del
male,perchè c'è anche un'altra cosa..."
Richard:"cosa?"
Lanie:"la ragazzina
probabilmente era nata con una malattia al cuore e questo,più
le varie cure che ha subito fin da neonata,hanno influito molto sulla
sua crescita:era molto fragile e non era alta e robusta come una
normale ragazzina della sua età"
Kate:"bene,allora
procediamo subito con le indagini...darò a Ryan ed Esposito
l'incarico di controllare tra le amicizie della ragazza e vediamo se
spunta fuori anche un fidanzato...",si voltò verso
Richard,"noi intanto parleremo con la famiglia"
Richard:"la parte più
noiosa..."
Kate gli lanciò
un'occhiataccia,Richard alzò le mani in segno di
resa:"scherzavo...",Kate lo fulminò di nuovo con lo
sguardo:"ok,battuta stupida e inopportuna".Kate fu
soddisfatta.Intanto Lanie guardava la scena divertita e come al
solito era l'unica a vedere ciò che quei due sembravano non
vedere...o forse non volevano vedere.
Kate e Richard si
avviarono verso l'uscita:"Noi,andiamo,grazie Lanie!",i due
la salutarono con un cenno della mano; lei ricambiò con
un:"quando vuoi!"
Richard e Kate stavano per
entrare nell'ufficio di lei,dove la famiglia della vittima attendeva
di parlare con loro,quando la donna si bloccò di colpo davanti
la porta,si girò in direzione di Richard,che si trovava dietro
di lei,e guardandolo il più minacciosamente possibile,gli
puntò l'indice contro il petto e,come accadeva sempre,gli
faceva le sue raccomandazioni:"prima di entrare voglio solo
dirti due cose:non parlare a meno che tu non venga interpellato ma
soprattutto..."
Richard la interruppe e
continuò la frase al suo posto,facendole il verso:"...non
fare domande che potrebbero imbarazzare o mettere in soggezione le
persone con cui stiamo per parlare!".L'aveva sentita tante di
quelle volte che ormai l'aveva imparata a memoria.E,come ogni
volta,rispose:"non preoccuparti Beckett,ho imparato la
lezione,promesso!".Non era vero:aveva sempre infranto la
promessa e l'avrebbe fatto anche oggi.Ad ogni modo,provò a
rendersi più convincente sfoggiando uno dei suoi sorrisi più
accattivanti.
Kate sapeva che non le
avrebbe dato ascolto,ma ormai quello per lei era diventato una specie
di rituale,inoltre si divertiva nel comandarlo a bacchetta.Si lasciò
affascinare dall'uomo che aveva davanti per pochi istanti...dal suo
sorriso ammaliante,dai suoi occhi color del cielo...le sfuggì
un sorriso appena accennato...poi ritornò seria:era il momento
di tornare al lavoro:"entriamo".
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