CAPITOLO
IV
What
are you waiting for?
Nei mesi successivi.
Shannon
e Jared.
Sento la porta chiudersi con la poca delicatezza tipica
di Jared, ma non lo sento borbottare quindi immagino debba parlarmi.
Ormai lo conosco meglio delle mie tasche e se non ha aneddoti da
urlarmi sulla soglia, c'è sotto qualche cosa di importante.
Aspetto che entri in soggiorno.
“Ciao Shan.”
“Ciao Jay.”
“Come è andata la
giornata?”
“Non ho fatto praticamente nulla.
Dai Jay, sputa il
rospo. Che c'è?”
“Niente!
Perchè?”
“Impossibile che rientrando non
avessi nulla da
raccontare. Che succede?”
“Ma niente di che...è
solo che oggi ero al
bar...”
“Al bar? Ma non sei andato a
lavoro?”
“Ero a lavoro!”
“Al bar?”
“Sì, mi sono messo a
fare il barista al Mars.”
“E da quando non lavori
più all'officina?”
“Da un paio di giorni..”
“Non cambierai mai
fratellino!”
“Meglio per tutti!
Ahahahhaha.”
“Seeee..comunque..stavi
dicendo?”
“Che ero al bar. E c'era anche
Maddy...”
“Quindi? Sapevo che usciva con
degli amici.”
“Sì, sì.
Non è questo il
problema.”
“E allora cosa?”
“Insomma Shan..quella ragazza non
è normale!”
“Che vorresti dire? È
un po' sopra le righe
ma..”
“Un po' sopra le righe?? Shannon
ma davvero non ti
accorgi di niente?”
“Jared, solo perchè
diversa dalle oche che
abbiamo frequentato in passato, non vuol dire che non sia adatta a
vivere nella società..o con me..”
“Non volev...EH? Che intendi con vivere
con me?”
“Abbiamo deciso di cominciare a
vedere qualche
appartamento da poter condividere..”
“E quando avevi intenzione di
dirmelo??”
“Lo sto facendo ora! Ma non
cambiamo discorso..cosa mi
stavi per dire?”
“Che non volevo insinuare che non
fosse adatta a
vivere in società, cioè non penso sia una pazza
psicopatica, però c'è qualcosa che non va. Nella
mezz'ora che abbiamo passato insieme ha cambiato radicalmente umore
almeno tre o quattro volte. Un momento prima scherza e ride e il
secondo dopo è sull'orlo di una crisi di pianto. E comunque
non pensare che quel discorso sia messo da parte!”
“Certo che no, te ne avrei
parlato a breve. E sì,
mi sono accorto anche io di questi sbalzi d'umore, impossibile non
farlo, però..credo sia solo il suo carattere. Ha vissuto
momenti difficili e ha reagito così. Non credo ci sia troppo
da preoccuparsi.”
“Come vuoi fratellone. Lo sai che
dico queste cose
solo perchè ci tengo. Quindi pensa bene al da farsi. Io
sarò
sempre dalla tua parte!”
“Lo so Jay, grazie!”
“Ok, momento sdolcinatezza
fraterna conclusa. Vado al
magazzino! Ci vediamo stasera!”
“D'accordo. Ciao!”
Ecco, come al solito, non faccio in tempo a salutarlo
che se ne è già andato. A volte mi chiedo
perchè
non intraprenda una carriera da pittore visto che gli piace
così
tanto, abbiamo anche qualche contatto, non dovrebbe essere
così
difficile iniziare. Ma è Jared. Se non si complica la vita
non
è contento.
Certo che..quello che ha detto..insomma, l'ho pensato
anche io. Forse c'è un fondo di verità.
Ma no, dai! Che vado pensando?
Lei è fatta così. E ci amiamo. E voglio
davvero andare a vivere con lei.
Magari è quella giusta.
Shannon
e Brent.
“ - MA NO!!! SPOSTA QUELLE
LUCI!!! LE OMBRE NON DEVONO
ESSERCI!!!!! - Shan ma come fai a lavorare con certi
incapaci?”
“Ci vuole solo un po' di
pazienza. E stando con te ho
imparato ad averne molta!”
“Spiritoso come sempre!
Però intanto è
grazie a me che sei stato scelto per questa campagna
promozionale!”
“Lo so. E non ti
ringrazierò mai abbastanza!”
“Potresti farlo se riuscissi a
farmi conoscere qualche
bella pollastrella. In fondo dovrebbero passare parecchie modelle nel
tuo studio ora..o sbaglio?”
“No, non sbagli
affatto..vedrò di sapere se
qualcuna potrebbe essere interessata.”
“Bene..però mi
raccomando, non rubarmele da
sotto il naso!”
“Su questo proprio non ci sono
problemi. Sai bene che
sto ancora con Maddy.”
“Sì, sì, ma
da quando la fedeltà
è una peculiarità dell'uomo?”
“Da
quando non c'è di mezzo la botta e via.”
“Vorresti dirmi che in un anno
che vi conoscete – e
non che state insieme – non hai mai guardato, toccato,
scopato
un'altra ragazza?”
“No Brent. Non è
successo!”
“Ti stai rammollendo! Sono sicuro
che quella pazza
scatenata si è divertita in giro...”
“Brent, sei il mio migliore amico
ma un bel VAFFANCULO
non te lo toglie nessuno!”
“E dai, ma che ho
detto?”
“Maddy non è il tipo
di ragazza che pensi e se
ti fossi impegnato a conoscerla un po' di più te ne saresti
accorto! E non è pazza! Ma perchè dite tutti la
stessa cosa?”
“Perché forse tutti si
sono accorti della sua
instabilità emotiva. Shan non dirmi che non ci hai mai
pensato
perché non ti crederei..”
“Io..non..insomma non lo so.
Jared più o meno
mi ha detto la stessa cosa ma io sto bene con lei. E i suoi attacchi
di euforia acuta non sono così frequenti. La maggior parte
del
tempo è normalissima. E poi non mi fate venire ora tutti
'sti
complessi..sai che abbiamo trovato una bella casa?”
“Aspetta aspetta aspetta
aspetta...COSA?”
“Sì, due giorni fa
abbiamo firmato. È
davvero carina, in mattoncini con un piccolo giardino davanti. Era
dei nonni di Maddy. I cugini la volevano vendere, lei l'ha saputo e
ci hanno fatto un prezzo di favore.”
“Diosantissimo..come ti sei
ridotto! Il prossimo
passo? Il matrimonio? Ahahahaahah!!”
“Che ti ridi?? Potrebbe anche
essere..”
Mi arriva una violenta sberla dietro la testa. Cavolo,
mi ha fatto male!
“Rinsavisci per favore! Smetti di
dire cazzate..non
siamo tipi da matrimonio noi!”
“Si cambia Brent. Ora levati
dalle palle che devo
lavorare..IO! Ahahaha..”
“D'accordo mia fonte di guadagno!
Ti lascio
lavorare..ma tu pensa bene a quello che fai!”
Sto cominciando a preoccuparmi.
È il secondo
avvertimento in un paio di mesi. Ammetto che qualche dubbio ce l'ho
anche io, non tanto sulla casa e sul fatto di vivere insieme quanto
sull'assoluta integrità emotiva di Maddy. In fondo assistere
alla morte del proprio genitore e sentirsene responsabile metterebbe
a dura prova chiunque.
Ma non voglio fasciarmi la testa prima del tempo.
Stiamo vivendo insieme questa storia. Stiamo affrontando
insieme i fantasmi del suo passato.
Andrà tutto bene.
Shannon
e Tomo.
Mi piace uscire ogni tanto con Tomo, ho trovato in lui
un buon amico e un ottimo confidente. È più
giovane di
me ma molto più maturo. Ha vissuto in prima persona l'orrore
della guerra, ha affrontato parecchie difficoltà finanziarie
e
familiari e nonostante tutto è riuscito a farcela!
È
arrivato in America e si è ricorciato le maniche per
mantenere
sé e la famiglia. Bè, tutti si sono dati da fare.
E ho
scoperto che ama molto la musica e che suona il violino. Sarebbe
bello metter su una band!
Comunque, deliri a parte, oggi gli ho chiesto di
incontrarci per parlare della situazione con Maddy. Lui la conosce
meglio di tutti e vorrei sapere la sua opinione. Non volevo farmi
influenzare ma da quando quei due mi hanno messo la pulce
nell'orecchio...che siano maledetti!
“Ciao Shannon!”
“Ciao Tomo!”
“Una bella uscita mi ci voleva
proprio. Vicki è
con suo fratello e non avevo voglia di passare il mio giorno libero
in casa. Come stai?”
“Non male. Il lavoro va alla
grande!”
“E la casa?”
“Stiamo andando piano con la
casa, tanto non abbiamo
fretta. Però nella cucina abbiamo deciso di tenere il
vecchio
tavolo in legno dei nonni di Maddy e proprio ieri lei ha scelto la
tenda per la finestra. È carina, color crema.”
“Immaginavo. Come colore le fa
schifo ma da mettere in
casa lo adora! Che stranezza.”
“Non più del
solito..”
“Ahahah hai proprio
ragione!”
“Senti..io..ti volevo parlare
proprio di questo.”
“Ti ascolto..”
“Secondo te..è..oddio
non riesco a trovare il
termine adatto..è..normale?”
“No, normale proprio no! Ma in
quanto ad anormalità
possiamo fare a gara. E tuo fratello batterebbe chiunque!”
“Ahaha sì, hai
ragione!”
Ma di colpo Tomo si fa serio in volto.
“Però ho capito cosa
intendi. E, ti dico la
verità, mi sono chiesto anche io se ci fosse altro. Insomma
prima non la conoscevo quindi non posso sapere come fosse fatta ma
è
certo che una persona come lei non l'ho mai incontrata. Tu
perchè
mi stai facendo questa domanda?”
“Perchè in questi
mesi, chiacchierando con
Jared e Brent, mi sono sorti tanti dubbi, che hanno alimentato quelli
che già avevo.”
“Ti hanno detto che secondo loro
è pazza?”
“Eh..praticamente..”
“Sai, me lo ha detto anche
Vicki.”
“Davvero?”
“Sì. Qualche giorno fa
sono uscite insieme,
hanno deciso di fare un po' di shopping e poi di andare su alle
scogliere a pranzare. V mi ha raccontato che nel tragitto per
arrivare alla spiaggetta in cima l'umore di Maddy è cambiato
più volte fino alla classica esaltazione che non riesci a
parare in nessun modo. Una volta arrivate ha lasciato tutto per
terra, si è messa in costume e si è
buttata..”
“DALLA SCOGLIERA?”
“Sì Shan, dalla
scogliera..”
“Cazzo ma sarà
alta..non lo so..venti metri!
Poteva ammazzarsi!”
“Lo so. Per questo mi ha detto
che secondo lei ha
qualche rotella fuori posto. E ha ingigantito il punto interrogativo
che mi porto dentro da un po'. Mi ha lasciato il nome di uno
psicologo con cui potresti parlare per sapere cosa fare...”
“No dai..uno psicologo?”
“Pensaci Shannon. Io credo sia
una cosa da fare. In
fondo ci vai a parlare e vedi cosa dice. Se vuoi possiamo andare
insieme.”
“Come si chiama?”
“Aspetta che vedo...Dr. Matthew
Wachter.”
“Ed è bravo?”
“Così mi è
stato detto.”
Devo pensarci bene. Se davvero non è niente e
Maddy scopre che sono andato a visitare uno psicologo per parlare di
lei..potrebbe non finire bene. Ma io devo sapere. Devo essere sicuro.
“Va bene Tomo.
Facciamolo.”
Shannon,
Tomo e Dr. Wachter.
“Prego accomodatevi.”
“Grazie.” Rispondiamo
in coro io e Tomo.
Ho deciso di lasciar parlare lui perchè la
conosce da più tempo e ha sicuramente più
informazioni.
Inoltre sono un po' spaventato da ciò che potrebbe venir
fuori
da questo incontro.
L'ansia è davvero opprimente.
Non riesco a respirare bene.
Sento qualcosa dentro di me che urla. Urla che non è
tutto ok. Urla che è l'ora della verità e che non
sarò
contento.
“Allora, ditemi tutto.”
“Vede dottore, la situazione non
è semplice e
non so bene come spiegarle.”
“Parta dall'inizio.”
“Ok..allora..bè, in
parole povere abbiamo
un'amica che ha degli atteggiamenti un po' strani e, ultimamente,
abbiamo cominciato a preoccuparci..”
“Che tipo di
atteggiamenti?”
“È spesso allegra,
MOLTO allegra, a volte non
si riesce a contenerla. Altre volte invece è come se si
spegnesse di colpo. Ma i casi in cui è depressa sono
più
rari.”
“Tra questi episodi di euforia e
depressione ci sono
momenti in cui è tranquilla? Senza nessun eccesso?”
“Sì. La maggior parte
del tempo. Però
negli ultimi due anni la frequenza degli episodi di euforia
è
aumentata.”
“Capisco..”
È serio. Maledettamente serio.
Mi sto piantando le unghie nella carne dal nervosismo.
“E..è sempre stata
così?”
“Non saprei. Da quando la
conosciamo sì.”
“Fa uso di sostanze
stupefacenti?”
“No.”
“Abusa di alcool?”
“No, non beve affatto.”
“Ha subito traumi
cranici?”
“Che io sappia no.”
“Gravi perdite? Lutti?”
“Sì, suo padre.
È stato ucciso davanti a
lei e se ne assume la responsabilità.”
“Come mai?”
“Stava per essere rapinata e
aggredita, suo padre era
nelle vicinanze, l'ha chiamato per essere aiutata ma l'aggressore lo
ha accoltellato.”
“Capisco. Posso dirvi che, molto
probabilmente, è
stato questo evento traumatico ad aver dato inizio ai
sintomi.”
Ecco, lo sapevo. È malata. È una malata
mentale.
“Sintomi?” chiede Tomo.
Forse non ha ancora capito
ciò che il medico sta dicendo.
“Sì. Credo che la
vostra amica sia affetta da
disturbo bipolare di tipo ciclotimico. Presenta episodi maniacali
alternati a fasi depressive con continue oscillazioni umorali,
sottovaluta i pericoli e considera il proprio stato ipertimico,
euforico, la normalità. Ha anche problemi di concentrazione,
di memoria, perde il filo dei discorsi, salta senza nessun criterio
da un argomento all'altro?”
“Sì..è il
ritratto di Maddy..”
“E nella fase depressiva o dorme
poco o dorme
troppo..”
“Sì.”
“La mia diagnosi è
disturbo bipolare ma vi
consiglio di parlare con uno psichiatra. E di parlare con la vostra
amica. La terapia, generalmente, consiste in una sommisnistrazione di
carbonato di litio che stabilizza l'umore.”
“La psicoterapia?”
“Non sempre è
necessaria. Dipende dal medico
curante.”
“La ringraziamo dottore. Ci
è stato di grande
aiuto.”
“Lavoro. Nulla di più.
Fatemi sapere come va,
poi!”
“Certo. Arrivederci”
“Arrivederci.”
Sono ancora sotto shock. Tomo è
riuscito a
rimanere calmo per tutto il colloquio mentre io avrei solo rivoltato
lo studio e gridato in faccia a quell'uomo che non poteva essere
vero.
Non è un cancro.
Non è una malattia degenerativa che porta
necessariamente alla morte.
Non è nulla di incurabile.
Ma non è sana. C'è davvero qualcosa che
non funziona in lei.
E se, una volta guarita, lei cambiasse radicalmente? Se
non l'amassi più? Se lei non mi amasse più?
Come le dico del suo disturbo? COSA le dico?
Come diamine ho fatto a non accorgermi della sua
instabilità? Perchè non gli ho dato peso?
Ho solo un mucchio di domande a cui non so e non posso
rispondere.
E il primo, vero e unico problema ora è
affrontarla.
In cosa sono andato a cacciarmi.
@Angel_lily: io non
so davvero come ringraziarti! *-* Tutti questi complimenti quasi mi
imbarazzano! E non solo riguardo la storia ma (soprattutto) quelli che
riguardano me! :) GratZia di cuore!!!!!! Bacione enorme anche a
teeeeeeee!!! :-****
@Luna_chan: come
darti torto quando dici che Maddy è anche un po'
inquietante? Lo è, un po', anche per me che l'ho creata!!!
xD Tim poliziotto.....sono scoppiata a ridere quando mi
è venuta questa idea però m'è piaciuta
tantissimo! Agente di polizia col baffetto e altro 1,90..mi fa
tanto..mmm..non lo dico perchè potrei utilizzare questa cosa
nei prossimi capitoli! Ahahahahahah..comunque grazie di tuttoooo!!! *-*
A presto!!! :)
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