Una pace irreale era calata su Hogwarts, assieme all'arrivo
della primavera.
Il giardino stava fiorendo, gli studenti erano di buon umore, le divise
non venivano più nascoste sotto ai mantelli pesanti.
Qualcuno si arrischiava addirittura ad arrotolare le maniche della
camicia.
Ma c'era qualcuno che ancora portava la sciarpa.
Una sciarpa di un verde brillante, che faceva a cazzotti col rosso dei
suoi capelli.
"Ehi, Ron, non senti caldo?"
Harry lanciò un'occhiata perplessa all'amico, passandogli
accanto nell'ingresso.
Ron lo fissò con quei suoi occhi blu, e scosse lentamente la
testa.
Harry si schiarì la voce. "Ok... come preferisci.
Bè,io sto andando da Hagrid, vuole mostrarmi una cosa, vuoi
venire anche tu?"
Nuovamente, il ragazzo scosse il capo, sottili ciocche fulve gli
coprirono gli occhi.
"Bene, ehm... ricordati che dopo cena abbiamo gli allenamenti di
Quidditch."
Harry si allontanò, pensieroso.
Era preoccupato per l'amico, che da qualche settimana era piombato in
un silenzio teso, e si guardava intorno come un bambino piccolo.
Non aveva mai visto Ron così.
Nemmeno quando era morta Hermione.
Sospirò e aumentò il passo verso la capanna di
Hagrid. Magari gli avrebbe chiesto un parere.
Ron rimase lì nell'ingresso.
Le mani piantate in tasca, il capo chino, la sciarpa stretta attorno al
collo.
Qualcuno gli passò accanto e lo salutò.
Gli mancava l'aria, sentiva freddo ma allo stesso tempo si sentiva
soffocare.
Attraversò rapidamente il grande portone di quercia, e corse
velocemente sul prato umido.
Col cuore in gola e i polmoni in fiamme, giunse sulle rive del Lago,
dove il sole stava tramontando.
Rimase lì a respirare a pieni polmoni l'odore umido
dell'acqua, a guardare i riflessi rossi e oro del tramonto luccicargli
attorno.
Sull'altra riva, una coppia si alzò ridacchiando,
ripulendosi i pantaloni dall'erba.
Si baciarono, e poi si allontanarono abbracciati.
Ron sentì gli occhi pizzicare, e dovette sbattere le
palpebre diverse volte per vedere di nuovo chiaramente.
Quasi come un automa, si voltò verso il Salice.
Mentre percorreva i passi che lo separavano dall'albero,
ricordò tutte le volte in cui era stato lì con
Hermione.
Tutte le volte in cui avevano studiato.
Quella volta in cui lei si era messa a cercare i sassi dalle forme
più strane.
Quella volta in cui lo aveva aiutato a disegnare la Piovra che abitava
il Lago Nero.
Quella volta in cui lui le aveva intrecciato timidamente i capelli.
E la volta in cui lei se ne era andata.
Soffocando un gemito, Ron posò la schiena contro il tronco e
sedette a terra.
Presto il suo respiro torno regolare, e, anzi, iniziò a
sentirsi bene, come mai era stato negli ultimi mesi.
Chiuse gli occhi, e lasciò che il vento fresco gli
scompigliasse i capelli.
Hermione.
Hermione.
Cosa starai facendo?
Dove sei?
Sciolse la sciarpa,la fece scivolare via dal proprio collo.
Con mani tremanti, la portò al viso.
Aspirò i residui del suo profumo, ogni cosa di lei che era
rimasta impigliata in quelle fibre di lana.
Cullò la sciarpa, la strinse a se, come fosse stata Lei.
Poi posò un piccolo bacio sul tessuto verde, e la rimise
attorno al collo.
Si sentì in pace, finalmente.
Gli sembrava che andasse tutto bene.
Che lei non fosse lontana.
Che lui sarebbe potuto tornare a vivere normalmente, che sarebbe andato
avanti.
Per la prima volta da quando lei se ne era andata, Ron apprezzò di
avere un corpo, di poter vedere.
Di poter respirare.
Il vento leggero gli portò un'altra ondata del profumo
delicato della sciarpa.
Poi un suono.
Un suono nuovo, un suono diverso.
Di quelli che ti fanno vibrare il cuore.
Una risata.
La risata di Lei.
Lentamente, Ron si voltò in quella direzione.
E sorrise.
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E così,è tutto finito.
Dopo un anno abbandono questa storia.
Ho scelto questo finale,un finale Aperto,in modo che ognuno
di voi possa fantasticare.
Ognuno può pensare quello che vuole.
Che Hermione sia tornata, che Ron possa ancora vederla, che invece
abbia soltanto immaginato la sua risata.
Non sarò io a porvi limiti.
Devo dire che mi sento un pò vuota, adesso, e che questa
storia mi mancherà tantissimo.
Vi ringrazio tutti, con tutto il mio cuore, per il vostro sostegno, le
vostre recensioni, i vostri incoraggiamenti, le vostre critiche.
Per non avermi mai lasciata sola.
Grazie perchè avete saputo emozionarvi leggendo qualcosa di
mio.
Questa è la cosa che più mi riempie il cuore.
Ho già tantissime idee in cantiere per una nuova storia, che
spero di iniziare prestissimo.
Sarà allegra, questa volta, sarà una storia
leggera e frizzante.
So che forse non è il finale che vi aspettavate, ma questo
è ciò che ho sentito di dover scrivere.
Spero che nessuno ci resti troppo male.
Vi abbraccio forte, vi ringrazio veramente,e spero di ritrovarvi tutti
prestissimo.
Con infinito affetto,
Minnieinlove.
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