Capitolo XXII
Oramai
era chiaro a tutti che
la tenzone tra Julian Ross e Michael Lennox era al suo punto
culminante; lo si
sentiva chiaramente nell’aria che si respirava
all’interno della grande sala di
casa Perton. E più passavano i minuti più
l’aria si faceva pesante ed
irrespirabile.
-STOP!!
SI PUO’ SAPERE DA DOVE
VIENE ‘STA PUZZA?!-
Kojiro
e Genzo partirono
subito alla caccia dell’odore, decisi ad uccidere il
responsabile.
La
fonte dell’odore era la
cucina della mensa, dove in un vapore caldo e maleodorante
uscì fuori Tsubasa.
-Tsubasa,
ma che cavolo fai?-
-…il
cavolo bollito.-
A
pranzo lo mangiò solo lui.
**
-Badate
a come parlate, Miss
Sutton! Ho già avuto modo di discutere con vostra madre, e
anche lei come me è
d’accordo che la vostra sfacciataggine deve essere domata; a
questo punto
ritengo che vostra sorella Christine sia stata molto più
saggia di voi a
lasciare i salotti inglesi per le sue “azioni”
decisamente sconveniente.-
-…io
so che portate i tanga!!-
-!!
Beh voi ruttate quando
mangiate!-
-Non
vi fate la ceretta da un
mese!-
-Ah!
Tu e Genzo lo avete fatto
in mensa all’ora di pranzo!-
-RAZZA
DI STREGA!!-
-STOP!
SEPARATELE!-
Ci
vollero Genzo, Kojiro e
Jiito a separarle.
**
-Mary
non temere: sono sicura
che Mark ha in mente qualcosa.-
-Forse
Lady Connor: ma non può
farcela da solo.-
A
quell’affermazione la
giapponese si voltò verso la dama di compagnia dietro di
lei, guardandola con
aria turbata: quella convinzione in quegl’occhi scuri era
simile se non
identica a quella che da sempre permeava nello sguardo del maggiore dei
fratelli Lenders, e questo la turbò ulteriormente.
-Mary,
che cos’hai in mente?-
Mary
fece il gesto delle
corna.
-Sono
la paladina della legge,
la combattente che veste alla marinara: sono SAILOR MOON! E
sconfiggerà i
malvagi nel nome della Luna!-
-STOP!-
**
-Queste
tue accuse non hanno
fondamento.-
-Forse
non ci sono prove
cartacee, ma i segni sul mio corpo sono prova fin troppo schiaccianti.-
E
così dicendo afferrò la
scollatura del suo abito, e con uno strappo deciso…
-Merda…-
-STOP!
Che succede?-
-Non
si strappa!-
-Allora
vedete che non ero
solo io l’impedito? Questi vestiti non si strappano per
davvero!-
Yayoi
c’impiegò tutta la sua
forza, ma l’unica cosa che riuscì a strappare fu
il pizzo che adornava alla
scollatura, oltre che ad un graffio.
Alla
fine dovettero fare un
piccolo taglio. Forse fu anche troppo…
-Ah!
Il seno!-
-STOP!
Copriti!-
**
E
dunque, Sir Lennox, io vi
sfido a singolar tenzone.-
Il
susseguirsi d’informazioni
stordì leggermente la giovane Amily, ma quando
capì cosa Julian aveva
intenzione di fare ebbe voglia di fermarlo, bloccata solo dalle mani di
suo zio
sulle sue spalle, i due uomini davanti a lei si squadrarono come galli
in un
combattimento: ad un tratto, i due uomini i portarono le mani verso il
petto e,
con strani e acuti strilli, i due cominciarono a
“combattere” tra di loro, come
due foche monache, scatenando l’ilarità generale.
-STOP!
STOP HO DETTO!-
-Vai
Jun vai!-
-Non
farti battere Michael!-
-STOOOP!!!-
**
-Fossi
in te mi preparerei la
tomba invece.-
A
quel punto Michael si fece
largo tra gli uomini con delle gomitate, e si portò verso
sua moglie,
offrendole la mano.
Questa,
sostenuta anche dalla
presenza di Isabel dietro di lei, lo guardò a lungo
negl’occhi, prima di
sollevare una mano e, con violenza, iniziare a giocare a
“battimani”, iniziando
dapprima lenti per poi diventare sempre più veloci, al punto
che persino la
stessa regista rimase sbalordita dalla loro bravura.
Alla
fine Michael fece un
errore, seguito però dagl’applausi di tutti i
presenti, l’uomo e Yayoi si
strinsero la mano.
-STOP!-
**
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