Love blooms in Bookshop
-Che
seccatura.- Shikamaru si lasciò cadere sulla panchina del BBQ. Naruto annuì
imitando gli aggraziati movimenti da elefante stanco del suo compagno.
-Hai
proprio ragione! La Baa-chan ha esagerato stavolta. Insomma, non abbiamo mica
fatto apposta a far esplodere quella carta bomba nel suo ufficio, era
difettosa! E non ne possiamo niente se quel libro che stava leggendo e che
tanto adorava è andato distrutto nell’esplosione. E ora tocca a noi tornare a
comprarlo.- e blablabla, Naruto avrebbe continuato a seccare Shikamaru ancora
per un bel po’ di tempo, se non fosse arrivata la loro carne. Essendo molto
affamati, i due iniziarono subito a
mangiare.
-Te
sei comunque più fortunato: tu non devi anche portarti dietro una seccatura
manesca che qualcuno ha il coraggio di chiamare “ambasciatrice”.- borbottò
Shikamaru mentre la carne si cucinava.
-Si
bè…ma lei ti piace, no?- disse Naruto portandosi un boccone alla bocca.
-Hn.-
troppo seccante rispondere. I due continuarono a mangiare in silenzio, ognuno
perso nei propri pensieri. Poi nel BBQ entrarono Neji e Tenten, tenendosi per
mano e ridendo. Fecero un cenno di saluto a Naruto e Shikamaru e si sedettero
poco lontano da loro. I due zitelloni li fissarono per qualche minuto.
-Uffa,
perché io non posso essere così con Hinata?- si lamentò Naruto.
-Tecnicamente
perché non state insieme, dal momento che sei troppo stupido per dichiararti.-
sbuffò il moro.
-Ma
non è quello…è che…che faccio se mi rifiuta? Metti che non mi voglia più?-
iniziò l’altro con disperazione sempre crescente.
-Almeno
tu non rischi di essere castrato da lei ed entrambi i fratelli, nel caso di un
rifiuto.- mormorò il moro funereo, mangiandosi un bel pezzo di carne per
consolazione. Finirono di mangiare tra gli sbuffi di Shikamaru e i sospiri da
cuore solitario di Naruto.
-Coraggio,
andiamo a pagare.- si risolse Naruto dopo qualche tempo, alzando Shikamaru di
peso.
-Che
palle, perché devo venire anch’io? Sei tu che hai fatto esplodere la cart, non
io!- protestò il moro.
-È
stato un errore, Nara, un errore! Ma fatti
errori te, mister perfezione cervellona?- sbraitò Naruto.
-Hn.-
sbuffò Shikamaru pagando la sua parte. Oh si che ne aveva fatti di errori, ma
nessuno era grande come l’ultimo ch aveva commesso: innamorarsi di Temari.
-Che
seccatura.- esalò scacciando questi pensieri.
La
magica coppia si incamminò verso la libreria. Naruto continuava a lamentarsi e
ad esprimere i suoi dubbi riguardo ad una sua possibile dichiarazione ad
Hinata,
-E
poi lei è così bella, gentile, simpatica…io invece sono un cretino, ho capito
solo poco tempo fa che sono innamorato di lei, e ora non so come comportarmi!-
Dopo
3 sigarette, Shikamaru non ce la fece più.
-Naruto,
smettila con tutte queste fisime: Hinata è innamorata di te dalla notte dei
tempi e sono certo che sarà felicissima di sapere che tu ricambi i suoi
sentimenti. Poi stareste molto bene insieme.-
Naruto
gli si piazzò davanti con gli occhi che brillavano.
-Sul
serio???- chiese. Shikamaru si limitò a sbuffare, lanciandogli un’occhiata
eloquente come risposta.
-Yahoo!♥-
urlò il biondino abbracciando l’amico. poi gli abbrancò una mano con l sua ed
iniziò a dondolarle, seguendo il ritmo dei suoi passi. Shikamaru alzò un sopracciglio,
guardando le loro mani con un misto di sorpresa e disgusto.
-Naruto?-
-Si?-
-Secondo
la mia filosofia, cosa sono due uomini che si tengono per mano?- in pubblico aggiunse mentalmente.
-Gay?-
chiese allegramente il biondo.
-Precisamente.-
confermò il moro liberandosi dalla presa ferrea dell’amico. Naruto mise su un
piccolo broncio, ma non tentò altri assalti equivoci.
Alla
fine arrivarono davanti alla libreria più fornita di Konoha.
-Coraggio,
andiamo a cercare il libro della Baa-chan!- esclamò il biondo. I due entrarono
e si divisero subito: uno andò al primo piano, mentre il secondo rimase al
piano terra. Inutile dire che quello al piano terra era Shikamaru. Non sia mai
che messer Culo Pesante faccia una scalinata.
Naruto,
invece, salì i gradini 2 a 2. Le rassicurazioni di Shikamaru l’avevano
caricato.
Se trovassi qui Hinata, mi
dichiarerei subito! Pensò. Girò uno scaffale e lanciò un
urletto spaventato: neanche farlo apposta davanti ad uno scaffale, intenta ad
esaminare la copertina fuxia di un piccolo libriccino, c’era la sua bella
Hinata. al sentire quel suono disumano, la ragazza si girò repentinamente,
allarmata, ma l’unica cosa che vide fu una pila traballante di libri, dietro
alla quale si era nascosto Naruto, in crisi.
Merda! C’è Hinata! cosa le dico? Non
posso andare da lei e dirle che mi piace. Cioè, potrei anche farlo, ma…
-Na-Naruto-kun!-
squittì Hinata, che si era avvicinata per vedere cosa stesse minando l’equilibrio
della colonna di libri.
-Ah!
Hinata!che-che cosa ci fai qui?!- gridò Naruto scattando in piedi. Purtroppo,
così facendo la già precaria pila di libri cadde rovinosamente a terra,
rischiando di uccidere o menomare la povera Hinata.
-Accidenti!
Oggi non me ne va bene una.- si lamentò il biondo, accovacciandosi per
raccogliere i libri.
Che figura di merda! Gridò mentalmente
disperandosi. Ora penserà che sono un imbranato, di questo passo inizierà a
pensare che sono disgustoso!
Le
guance del biondo si tinsero di rosso quando vide che anche Hinata si era accovacciata
per aiutarlo. Da dietro i capelli, il ragazzo vide che anche lei era rossa come
un peperone.
-T-ti
aiuto io…- mormorò la moretta alzando timidamente gli occhi su di lui e
porgendogli un libro. Il biondo rimase
qualche attimo a guardarla, con la bocca leggermente aperta. poi le
sorrise e prese il libro dalle mani di Hinata.
-Grazie,
Hinata, sei gentilissima!-
-F-figurati!-
ora anche lei sorrideva, un sorriso veramente felice.
Naruto
rimase come folgorato da quel sorriso, ed arrossì ancora di più. continuarono a
raccogliere ed impilare libri in silenzio. Quando le oro mani si sfiorarono, il
rossore sulle guance di entrambi aumentò ancora di più.
-S-scusami…-
mormorò Naruto. Quando ebbero finito, il ragazzo porse una mano ad Hinata per
aiutarla a rimettersi in piedi. Poi, abbassando lo sguardo e senza lasciarle la
mano, il biondino prese a due mani il coraggio ed iniziò a parlare.
-Sai,
Hinata? tu sei sempre così buona con me…sei gentilissima, mi aiuti sempre e non
mi hai mai riso dietro, in passato, quando facevo lo stupido. Mi hai sempre
sostenuto in ogni mia impresa e hai sempre fatto di tutto per aiutarmi…- Naruto
strinse più forte la mano della ragazza, ed incatenò i suoi occhi blu in quelli
viola di lei, assumendo un tono serio.
-Insomma,
tutto questo giro di parole è per dirti che…per dirti che…T-TU MI PIACI
TANTISSIMO E VORREI CHE DIVENTASSI LA MIA RAGAZZA!!!- urlò, paonazzo in volto. Hinata
rimase interdetta, fissando Naruto ad occhi spalancati. La sua colorazione
intanto era ormai arrivata ad un nuovo stadio di rosso talmente luminoso che
doveva ancora essere classificato all’interno dei colori esistenti.
-Ah…e-ecco…i-io,
io…Na-Naruto-kun, io…- si fermò un attimo per prendere fiato. –Si! Voglio essere
la tua ragazza, nulla mi renderebbe più felice di questo!- esclamò la moretta. Naruto
le sorrise e la attirò a sé, abbracciandola stretta.
-Ti
amo, Hinata.- disse lui alzandole il mento con una mano. Prima che Hinata
potesse dire alcunché, Naruto intrappolò le labbra della ragazza con le sue,
premendo forte per far aderire bene le loro bocche. Hinata ricambiò subito il
bacio, dando sfogo alla passione che aveva rinchiuso nel suo cuore per tutto
quel tempo. Inebriato da quella sensazione, Naruto spostò di penso la ragazza,
facendola sedere sul tavolo da lettura presente in quella saletta. Hinata
intrecciò le gambe attorno al busto del biondo, che si chinò verso di lei per
far aderire i loro corpi. Presto, le mani di Naruto abbandonarono il viso di
Hinata per insinuarsi sotto la maglietta della ragazza, percorrendole la
schiena. Hinata, dal canto suo, si staccò leggermente dal ragazzo per aprirgli
la zip della felpa, permettendo alle sue mani di vagare sui suoi pettorali e
sugli addominali muscolosi del biondo. La bocca di Naruto abbandonò quella di
Hinata in favore del lobo della giovane, lasciandosi dietro una scia di saliva.
Mordicchinadola dolcemente, il biondo iniziò a slacciare a sua volta la zip di
Hinata. le cose di stavano facendo interessanti, ma un tonfo costrinse i due a
voltarsi a sinistra: davanti a loro, c’era Ino con gli occhi fuori dalle orbite
ed un libro ai piedi.
-S-scusatemi!-
squittì la bionda raccogliendo il libro e fuggendo via. Naruto ed Hinata si
guardarono: entrambi rossi in volto, con le felpe mezze slacciati, gli occhi
lucidi e i capelli scompigliati. Semidistesi su un tavolo, oltretutto. Non resistettero
più e scoppiarono a ridere a crepapelle, abbracciandosi.
-Dai
andiamo, sennò Shikamaru mi fa la muffa. Dovevi prendere un libro?- chiese
Naruto alla ragazza, accennando al libriccino fuxia abbandonato sul tavolo.
-Ah,
no, non mi serve più.- fece lei con un sorriso, andando a riporre “Come conquistare un ninja in 10 semplici
mosse”.
I
due scesero mano nella mano, ed andarono alla cassa, punto di incontro con
Shikamaru.
-Dove
cavolo è finito quello scemo?- chiese Naruto, non vedendolo.
-Sempre
molto gentile. E pensare che senza di me saremmo nella merda.- disse laconico
il moro, sbucando da dietro uno scaffale con il libro che Tsunade aveva
richiesto in mano.
-Chi
è che vi ha tolti dai guai, scusa?- fece Temari, apparendo alle spalle del moro
con un’aria minacciosa. Lui sbuffò ed alzò gli occhi al cielo.
-Si,si,
in realtà è stata la seccatura a trovarmi il libro.-
Temari
lo fulminò con un’occhiataccia e gli assestò uno scapaccione atomico sul culo.
-Ahio,
Temari! Mi hai appiattito il culo, porca vacca!- si lamentò quello
massaggiandosi la parte lesa.
-Tanto
era già piatto di suo.- fece la bionda.
Naruto
ed Hinata scoppiarono a ridere a questo scambio di battute.
-Finitela
voi due. Dammi il libro, Nara, così pago e ci leviamo questa palla dal piede!-
esclamò Naruto.
Leggendo il titolo del libro, il ragazzo quasi non si soffocò dalle risate.
-Ma che cacchio di libri legge la Baa-chan??"Come avere un seno grosso e viverci bene" Buahahahahah, ha firmato la sua condanna a morte!!- sghignazzò il biondo.
Poi
tutti e quattro uscirono dall’edificio, Naruto ed Hinata mano nella mano e
Shikamaru e Temari continuando a battibeccare.
-Sentite
un po’- Naruto si rivolse ai due bisticciosi –che ne dite di venire con me ed
Hinata all’Ichiraku stasera?-
Shikamaru
e Temari si rivolsero un’occhiata, e un leggero velo rosso coprì le guance di
entrambi.
-Va
bene…ma solo se paga lui.- sentenziò Temari, recuperando un po’ dell’antico
smalto. Shikamaru lanciò un’occhiata di aiuto al biondo, che annuì e gli fece
un occhiolino. Il moro sbuffò e scosse la testa.
-E
va bene.- disse alla fine.
-Ottimo!
A stasera allora! Io e Hinata andiamo a consegnare il libro alla Baa-chan!-
disse Naruto candidamente. Shikamaru fissò la coppia che si allontanava,
confuso.
-Ma…ma
l’Hokage ha detto che sarebbe stata assente per tutto il pomeriggio, non ci
sarà nessuno nel suo ufficio!- urlò in direzione dei due. Naruto agitò una mano
ed Hinata ridacchiò, continuando a correre verso la magione dell’Hokage.
-Oddio,
crybaby, allora sei veramente stupido…- sospirò Temari –seguimi, proverò ad
esemplificarti cosa stanno per fare quei due.- mormorò poi la bionda,
trascinando il moro dietro un angolo, con un sorrisino malizioso sul viso.
Note dell'autrice:
Buon NaruHina Day a tutti!!!! Questa è la mia fic per
festeggiare questo giorno totalmente arancione!! L'ispirazione per
questa fic mi è venuta un pomeriggio mentre bighellonavo con
Michiyo1age, alla quale vanno i meriti delle battute più
divertenti di Shikamaru! :) Ribuon NaruHina Day a tutti!!
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