You
have to care
«Io
non capisco!» esclamò Castiel perplesso
«Perchè il fattorino
della pizza sculaccia la babysitter se dice di amarla?»
Dean
e Sam si fissarono per un attimo in silenzio e poi, il maggiore dei
Winchester si schiarì piano la voce.
«Stai
guardando un porno?» chiese quasi.. cauto
«Perchè?»
«Era
lì!» rispose l'angelo con un tono che nascondeva
una convinta
logica.
Dean
scosse il capo perplesso fissando la poltrona su cui Allison dormiva
e cercando di immaginare cosa avrebbe detto se fosse stata sveglia.
Ma
forse Cass non sarebbe stato lì a guardare un porno se lei
fosse
stata sveglia.
«Cass,»
iniziò Dean «non si guarda un porno in una stanza
piena di uomini e
sopratutto non se ne parla. Spegnilo.»
Per
tutta risposta, Castiel abbassò gli occhi sul cavallo dei
pantaloni,
scoprendo la reazione fisica del suo corpo alla vista del film.
«Ecco!»
esclamò Dean alzando gli occhi al cielo «Ora ha
un'erezione.»
In
quel momento esatto, due suoni si accavallarono l'un l'altro.
Il
cellulare di Allison e qualcuno che bussava alla porta.
La
prima sobbalzò appena, svegliandosi si soprassalto.
Prese
il suo telefono e rispose. «Pronto. Si, vengo subito. Beh se
ritardo
pazienta!» disse indossando la sua giacca e avvicinandosi
alla
porta.
«Dove
vai?» le chiese Cass.
«In
un posto.»
«Si,
ma dove?»
Senza
rispondere, Allison aprì la porta trovandosi davanti Samuel.
Alzò
un sopracciglio perplessa e senza fermarsi oltre si
allontanò dalla
stanza.
Si
recò al suo appuntamento, e finì di fare
ciò che doveva dopo ore.
Prese
il cellulare per chiamare Dean e notò che c'era un messaggio.
«Andiamo
alla “prigione” di Crowley..» c'era
scritto.
Un
indirizzo e la raccomandazione di aspettarli al motel e non di
raggiungerli.
Allison
si chiese, perchè Dean avesse sprecato tempo a scrivere
quella
raccomandazione se sapeva benissimo che, li avrebbe comunque
raggiunti.
Salì
in auto senza farci caso e raggiunse l'edificio in circa venti
minuti.
Entrò
senza particolari problemi e camminò lungo un corridoio
circondato
da gabbie con esseri di ogni tipo.
Mutaforma,
vampiri, Ghoul, e altre cose che in quel preciso momento non avrebbe
saputo definire.
Seguì
quella che sembrava essere la via principale e le orme lasciate da
alcune scarpe e giunse ad una porta.
La
aprì e avanzò e quello che vide le
raggelò il sangue.
Cass
baciava Meg appassionatamente, tenendola tra le braccia contro una
parete.
Cosa
stava accadendo?
Sentì
lo stomaco contorcersi e il cuore battere il ritmo della delusione.
Tutti
gli uomini che amava finivano col tradirla e deluderla e in quel
momento si chiese se era colpa sua magari.
Forse
pretendeva troppo da loro? Forse era.. troppo dura?
E
anche se Cass non era il suo ragazzo, quella vista le fece malissimo,
perchè lei lo amava.
****
Dean
rimase perplesso nel vedere quel gesto intimo tra Castiel e Meg.
E
alla perplessità si aggiunse il dispiacere, quando
notò Allison
poco lontana fissarli.
Fece
un grosso respiro guardando il suo viso deluso e ferito e si chiese
se anche quando lui l'aveva delusa, aveva quel visino triste e dolce
al tempo stesso.
Convenne
che si, lo aveva, ma lui non se ne era mai accorto quando il
traditore bastardo era proprio lui.
«Hey
Cass..» disse quando l'angelo si staccò dal demone
«Ricordi quando
mi chiamavi idiota ogni volta che ferivo Allison?»
Castiel
lo fissò perplesso per un attimo e poi ridusse gli occhi ad
una
fessura come per guardare meglio.
«Si..
lo pensavo veramente. Ma ora cosa c'entra?» chiese con le
labbra
ancora arrossate.
Dean
annuì appena facendo spallucce e poi lo prese per le braccia
e lo
fece voltare per mostrargli Allison che li guardava.
«Ora
è il mio turno..» disse «Complimenti
idiota.»
Castiel
deglutì a vuoto, del tutto certo che la morte, anche dopo
lunghe
torture, gli avrebbe fatto meno male dello sguardo ferito e umiliato
della donna che amava.
Per
un attimo pensò di volare via, raggiungere un muro e
sbatterci la
testa contro mille volte.
Ma
poi la vide alzare la sua pistola in direzione, apparentemente di Meg
e smise per un attimo di pensare.
Se Allison avesse voluto
uccidere Meg, lui non l'avrebbe fermata, se non altro perchè
glielo
doveva.
Partì
un colpo che andò a finire contro qualcosa di invisibile
agli occhi
di tutti, tranne che a quelli di Meg.
Si
sentì un lamento e una scia di sangue si sparse sul
pavimento lungo
un breve tratto.
Poi
si sentì un tonfo e tutti capirono.
Aveva
ucciso un cerbero. Ma come aveva fatto a vederlo.
«La
piccola Allison ha delle capacità!»
esclamò Meg ridendo appena.
«Sono
solo una buona osservatrice,» rispose lei «il
cappotto di Castiel
si muoveva come se qualcosa ci stesse soffiando contro. Credo che il
cerbero ce l'avesse con te.. puttana.» spiegò.
Meg
ghignò un po' e poi si girò tra le mani
l'angelico pugnale di Cass.
«Visto
Cass?» chiese Allison «Ho salvato la tua
ragazza?»
«Allora
siamo pari.» replicò lui quasi indignato
«Io ho salvato il tuo
tante volte.»
«Si..»
sussurrò Allison «Lo siamo.»
«Ok
ok..» si intromise Sam «Rimandate le discussioni a
dopo e
scappiamo.»
Iniziarono
a correre e dopo ore, uno scontro con conseguente morte di Crowley e
la scoperta che quest'ultimo non avrebbe potuto aiutare Sam,
tornarono al motel.
O
meglio, Allison ci tornò.
Sam
decise di voler fare una passeggiata per schiarirsi le idee e Dean di
fare un giro in macchina..
Castiel
invece si occupò dei mostri prigionieri.
****
Sola
nella camera di mote, con gli occhi gonfi di lacrime, Allison
raccolse velocemente le sue cose e le mise in un borsone.
Voleva
andarsene da lì, scomparire e non farsi più
trovare.
Era
delusa, ferita e furiosa.
Con
Castiel, con se stessa, con Meg.
Sospirò
chiudendo la zip della sua borsa e lo sentì: il leggero
fruscio
d'ali che le faceva battere il cuore.
Si
mise dritta e rimase ferma, come in attesa.
«Qualunque
cosa ci fosse tra di noi.. Passione, attrazione, amore..»
sussurrò
senza voltarsi «considerale finita. Considerati fuori dalla
mia
vita.»
«Tu
mi hai sempre tenuto fuori dalla tua vita, non vedo quale sia la
novità.» replicò Cass.
Allison
rise appena, lasciando cadere qualche lacrima. «Forse hai
ragione..
Ma prima ti tenevo fuori perchè i miei sentimenti per te mi
spaventavano. Ora lo faccio perchè mi fai
vomitare.»
Castiel
aprì la bocca per replicare.
Ma
tutto quello che ne uscì fu un suono sordo.. E poi silenzio.
«Non
mi hai chiesto nemmeno perchè.» disse infine con
voce tremante.
«Perchè
hai baciato un demone? Quel demone?» disse lei «Non
mi importa..
Non mi importa più niente di quello che fai.»
«Deve
importarti!» urlò Cass «E'
perchè ti importi che continuo a
lottare e vivere.»
Allison
trattenne i singhiozzi, e senza dire altro, si mise la borsa in
spalla ed uscì.
Scese le scale di corsa e raggiunse l'auto.
Si
sedette sopra e chiuse gli occhi piangendo.
Quando
li riaprì, era in un prato, con sopra un cielo pieno di
stelle.
Castiel
se ne stava lì, col viso rigato di lacrime e le tendeva la
mano.
Inizialmente
titubante, infine Allison la prese, e prontamente lui le
passò un
braccio intorno alla vita e si librò in aria, levitando a
qualche
metro di distanza da terra.
Allison
chiuse gli occhi respirando a fondo il profumo dell'aria e poi lo
guardò.
«Io
ti amo Allison..» le sussurrò lui «Ti
amo da impazzire, ti amo da
sempre. Ti prego.. perdonami.. Ferirti era l'ultima cosa che
volevo.»
Allison
lo guardò a lungo.
Gli
occhi azzurri e le labbra morbide ed invitanti.
Gli
accarezzò il viso e lo baciò dapprima dolcemente,
e poi più
voracemente.
«Così
ci schianteremo..» scherzò Castiel staccandosi un
attimo da lei.
«Cerca
di atterrare in un posto morbido e comodo..» gli disse
Allison
sorridendo «Voglio fare l'amore.. Voglio sentirti dentro di
me..»
sussurrò baciandolo di nuovo.
Castiel
la strinse più forte e senza staccarsi da lei,
volò dentro la
stanza del motel.
Sdraiati
sul morbido divano, si guardarono per lunghi secondi allontanando per
un attimo le loro bocche.
Bramosi
e desiderosi di sfiorarsi e fare sfiorare i loro corpi, si
osservarono carichi di desiderio.
Allison
sollevò poco la testa e incontrò le labbra di
Castiel
coinvolgendole in un vorace bacio.
Si
scordò di avercela con lui, si scordò di lui e
Meg e di quel bacio
che l'aveva colpita dritta al cuore.
Si
pentì di avergli detto che non le importava,
perchè invece per lei
era importante.
«Non
è vero che non mi importa..» gli
sussurrò a fior di labbra
accarezzandogli il viso «Mi importa tutto quello che fai.. Io
mi
sento.. morire se non so dove sei e con chi sei..»
Castiel
sospirò mentre delicatamente con le mani sbottonava la sua
camicetta, lentamente..
La
aprì mettendo in mostra il suo ventre delicato e i suoi seni
perfetti e vi affondò le labbra calde, lasciando che il
morbido
asciutto della bocca la rassicurasse, prima che il caldo umido della
lingua la facesse fremere.
Pazzo
di desiderio, decise che farlo nella maniera tradizionale era troppo
lento, così schioccò le dita ed entrambi si
ritrovarono liberi
dalla prigione degli abiti che ancora li separavano l'una dall'altra.
Allison
sorrise e allargò le gambe per fargli spazio, invitandolo a
sistemarsi tra di esse.
E
lui lo fece.
Abbassò
il viso e le baciò il collo, finendo sulla clavicola, e da
lì,
risalì lasciando che la sua lingua segnasse il tragitto
percorso.
Le
baciò la bocca deliziandosi dei suoi bisbigli di piacere che
riempivano la stanza, e poi bacò i suoi seni, dolcemente e
sensualmente.
Le
mise una mano sotto la schiena e con l'altra afferrò il
bracciolo
del divano dietro di lei.
La
fece scivolare poco più giù accompagnandola
delicatamente e facendo
leva sul braccio poggiato al bracciolo, si spinse in avanti
entrandole dentro deciso.
Allison
reclinò la testa all'indietro e gemette intensamente quando
la sua femminilità entrò in contatto con la calda
carne di Cass che lenta
affondava in lei a ritmo dapprima tenue e poi più frenetico.
I
respiri si fecero più caldi, l'aria intorno colma di gemiti
di
piacere e i cuori di entrambi battevano così forte da
sembrare
pronti ad esplodere.
Cass
spostò la mano da sotto la sua schiena e senza smettere di
muoversi
dentro di lei le accarezzò il seno facendola gemere
più forte.
Si
spingeva deciso dentro di lei, attento a non farle male, e attento ad
ogni reazione.
Ogni
affondo era un passo in più verso l'orgasmo e lui poteva
sentire il
piacere, vibrargli dentro pronto ad esplodere.
Aumentò
il ritmo ancora un po', lasciando che andasse a tempo col suo
desiderio e con il battito del suo cuore.
E
poi la sentì irrigidirsi, chiudere poco le gambe per
riflesso e
urlare il suo nome tremando fortemente.
Strinse
forte il bracciolo, quasi bucandolo con le dita e dalla sua bocca si
levò un intenso gemito di piacere, mentre l'altra mano si
poggiò
sul viso bello e arrossato di Allison.
Il
suo corpo sudato e accaldato non voleva saperne di lasciarla andare,
così si sollevò mettendosi in ginocchio sul
divano e la portò con
sé, senza staccarsi da lei.
La
strinse forte facendo aderire perfettamente i loro corpi,
cosicché
il loro piacere si confondesse spinto dal comune sentimento.
Le
spostò i capelli e le baciò le labbra, lasciando
che le mani della
donna che tanto amava gli accarezzassero i capelli.
«Io
ti amo Castiel..» gli sussurrò lei a fior di
labbra «Ti prego, non
baciare altre donne, non.. deludermi e tradirmi. Io ti amo..»
ripeté
ansimante.
Castiel
annuì mettendosi seduto e aiutandola ad incastrarsi
perfettamente a
lui. «Non vedo altre donne eccetto te.. Non mi importa di
altre
donne, eccetto te.. Meg è stato un attimo.. un attimo in cui
speravo
di scordarmi il dolore.. Un attimo in cui mi mancavi così
tanto che
il mio cuore sembrava essersi fermato.»
le sussurrò.
Allison
gli accarezzò il viso, e dopo avergli baciato di nuovo le
labbra
poggiò la fronte sulla sua, aspettando, tra le braccia del
suo uomo,
che i loro respiri tornassero normali.
Fece
un grosso respiro e si rese conto di essere felice.
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