Dramione Backstage

di malandrina4ever
(/viewuser.php?uid=73377)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 

CAPITOLO 5.

 



Hermione ancheggiava lentamente per i corridoi di Hogwarts, in attesa.

Era sola: Ron ed Harry si erano già, come tutti, calati perfettamente nei loro ruoli. E se il suo era quello della Mary Sue protagonista, la parte dei suoi migliori amici era quella di...beh, non era. 

 Perché Harry e Ron in tutto quello fondamentalmente non avevano nessuna parte. 

In fondo non erano due personaggi particolarmente importanti, dicevano sì qualche battuta ogni tanto nel corso della saga, ma non erano certamente quei personaggi che tutti conoscono. Non erano Daphne Greengrass insomma.

- Ehy! Attenta a dove metti i piedi, mezzosangue!

Hermione chiuse gli occhi per un secondo e trasse un profondo respiro.

“Si comincia,” pensò. “Ed anche questa volta nello stesso, identico modo."

Riaprì gli occhi e si allontanò dallo scultoreo petto di Malfoy, contro il quale lei aveva appena avuto la geniale ed originalissima idea di farla sbattere.

- Attento tu, furetto, – replicò pronta, guardando però gli occhi cobalto di Zabini. Anzi, color ghiaccio. Ed ora di nuovo cobalto. Neri? Ah no, ecco ancora il blu. Evidentemente lei non aveva ancora deciso qual’era il colore più cool.   

Un po’ sconvolta dagli occhi cangianti di Zabini, la prefettina (se dovete vomitare c’è un apposito secchio nell’angolo là in fondo, siete gentilmente pregati di non farlo sulla Dramione)  distolse lo sguardo, ma sempre stando ben attenta a non incrociare gli occhi di Malfoy.

Perché evidentemente ancora non era il momento.

Fu allora che lei si accorse che c’era qualcosa che non andava, perché al fianco del Principe Delle Serpi c’era il bellissimo Zabini, mentre al suo fianc...cioè, al fianco di Mione, che naturalmente non è una self-insertion dell'autrice, non c’era nessuno. Ma lei ci metteva un secondo a sistemare questi piccoli dettagli: Ginevra fu alla destra di Mioncina in un batter d’occhio, ignorando tranquillamente il fatto che ad Hogwarts non ci si può smaterializzare. 

 Dopotutto è stato ribadito solo una trentina di volte.

E libri come ‘Storia di Hogwarts’ servono solo per dare un’aria più poetica all’immagine di Mione, non per essere letti davvero.  

E a quel punto accadde.

Senza un perché, successe così, all’improvviso, dopo sette anni di odio totale.

Tutto attorno al Principe delle Serpi e alla Regina Dei Grifoni si fermò, tutto scomparve.

Rimasero solo loro, Dray e Mione.

Ed i loro sguardi si incrociarono.

Fu allora che oro e argento si fusero per dare vita ad un nuovo, appassionante amore.

E questa fusione di metalli che non si capisce bene come sia possibile trovare in degli occhi è l’unica, sola spiegazione che una Dramione vi fornirà mai dell’amore tra Draco ed Hermione.

Fatevela bastare, non chiedetene altre perché, semplicemente, non ci sono.

Dray e Mione si amano, punto. Si sono odiati per sette anni ed ora si amano, perché l’autrice ha deciso così e alle fan sta bene. L’importante è che alla fine scopino.

 ...

- Zabini, pensi che abbiano finito di fondersi? – sussurrò impercettibilmente Ginny Weasley, bloccata in una posizione tutt’altro che comoda  - O dobbiamo continuare a fingere di non esistere?



 

 






Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=614406