Aiutami sottovoce

di Josie
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- Lo so che infondo a te non interessa.
- Non è che non..

- Non t'interessa.

- Va bene, forse non m'interessa, ma a te che cambierebbe?

 

Il bello era che aveva ragione. Che sarebbe cambiato? Saperlo, non saperlo. Era la stessa cosa. Anzi, forse la consapevolezza avrebbe reso tutto più difficile. 

 

- Mi cambia, metterei l'anima in pace!

- Ah, giusto. Dimenticavo. Tu vuoi salvarmi.. 

 

Ed ecco il suo rinomato tono di sfida. Riusciva ad essere così beffardo, chissà come faceva.
 

- No.

- E' così. Non mentire, non lo sai fare. Tu sei ancora decisa a volermi salvare. Che stupida che sei. Quando capirai che non ho bisogno di te? Io non voglio il tuo aiuto, né ora, né mai. 

 

Quella frase faceva più male di quanto ricordasse. 

 

- Perché allora continui a cercarmi quando stai male?

- Io non.. 

 

Silenzio, imbarazzante e lungo silenzio. 

 

- Io non.. Non è vero.

- Smettila di dire stronzate. Tu hai bisogno del mio aiuto almeno quanto io ho bisogno di aiutarti.

- So bene che non vedi l'ora di vedermi stramazzato al suolo per porgermi la tua mano con quel fottutissimo sorriso. 

- Questo non puoi dirlo. Io voglio.. io vorrei aiutarti ad evitarla la caduta. Non godo della tua sofferenza.

 

Era calma, era convinta e decisa. Voleva aiutarlo. 

 

- Vattene!

 

Non si muoveva.

 

- Vattene ho detto!

 

Silenzio, singhiozzi, lacrime. 

 

- Vattene, ti prego.- disse piangendo - ti prego. 

 

In quel caso con quelle parole voleva chiederle di rimanere. E lei rimase.





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