Hatter {and} Raven
#01 - Anima
Dopo la prima notte con Break,
Gilbert aveva sentito qualcosa attanagliargli l’anima, con ogni
probabilità, il senso di colpa per ciò che avevano fatto,
nonostante fosse consapevole che era moralmente e biologicamente
sbagliato.
#02 - Seconda volta
Se l’albino si fosse
avvicinato una seconda volta al suo padrone, il Nightray non sapeva se
sarebbe stato di nuovo in grado di sopportarlo senza intervenire.
#03 - Uomo
Gilbert non avrebbe mai creduto
possibile che potesse veramente infatuarsi di un altro uomo, oltretutto
così eccentrico e snervante com’era Xerxes Break.
#04 - Denaro
Il servitore dei Rainsworth non
pareva essere un tipo che badava a spese, altrimenti avrebbe ponderato
con maggior attenzione l’idea e le conseguenze dello sbucare da
sotto il letto dove riposava Alice.
#05 - Preghiera
Il piccolo Gilbert avrebbe potuto
pregarlo quanto voleva, ma l’albino era intenzionato ad affidare
solo e soltanto a lui lo spionaggio dei Nightray.
#06 - Padrone
«Break non è il
padrone di niente e di nessuno» si disse Gilbert, come se
ribadirlo ulteriormente potesse convincerlo della veridicità
della cosa; purtroppo, il suo cuore la pensava diversamente.
#07 - Attesa
Xerxes non era mai stato un tipo
molto paziente: lui voleva tutto e subito, per questo non riusciva ad
accettare l’attesa cui Gilbert lo sottoponeva rimandando sempre
quel fantomatico “primo bacio”, senza avvedersi delle
conseguenze.
#08 - Miglior amico
Il tempestivo intervento del Corvo
diede la certezza al Cappellaio che, nonostante per anni non avesse
fatto altro che dirgli che lui voleva semplicemente sfruttarlo per i
propri scopi, alla fine fosse riuscito a trovare quello che veniva
comunemente definito il “miglior amico”.
#09 - Notte
Essendo impossibilitato a
dimostrazioni d’affetto per tutto il giorno, Xerxes aveva
ripiegato su un’imposizione cui Gilbert non aveva né
voluto né osato sottrarsi: la notte era il tempo
dell’amore.
#10 - Pazzia
Il moro aveva compreso troppo tardi
d’aver commesso la più terribile delle pazzie, accettando
d’incontrare Break di sera, in un locale per giunta.
#11 - Fidanzamento
«Va bene, mi fidanzerò
con te ~ ♥» replicò cantilenando Xerxes, dondolando
le gambe: trovava il tutto estremamente divertente e Gilbert carino, a
suo modo.
#12 - Vita
Finché non aveva trovato un
nuovo obiettivo da perseguire - ritrovare la verità di
cent’anni prima - Xerxes aveva perso ogni interesse verso la sua
vita e tutto ciò che di positivo essa aveva da offrire.
#13 - Noia
«Break smettila di giocare,
stiamo parlando di cose serie!» sbraitò Gilbert,
improvvisamente paonazzo; «Uff, ma io mi annoio, Gil-kun»
replicò l’albino, lanciandogli un’altra pallina di
carta.
#14 - Indifferenza
Non c’era mai un momento in
cui il Cappellaio Matto mostrasse indifferenza per qualcosa che gli
accadeva intorno: si divertiva e s’interessava a tutto quello che
gli capitava intorno, più che mai nell’infastidire Gilbert.
#15 - Letto
Se quando si era deciso ad andare a
vivere da solo in città avesse saputo che quel povero letto ad
una piazza un giorno non avrebbe ospitato solo il padrone di casa, ma
anche lo strano servo dei Rainsworth, Gilbert ci avrebbe semplicemente
riso sopra - anche se adesso era di parere totalmente differente.
#16 - Stelle
Dal suo appartamento, Gilbert non
era mai riuscito a vedere così tante stelle come là,
lontano dalla città, in compagnia di Xerxes, il quale se ne
stava bellamente seduto a guardare la sua personalissima stella che si
sporgeva dalla finestra per ammirare il cielo.
#17 - Minuto
«Ehilà
♥!» esclamò Xerxes, allegro, sbucando fuori
all’improvviso, guadagnandosi un’occhiata fulminante da
parte di Gilbert: la dimensione dello Stregatto stava crollando con
loro ancora all’interno e quello stupido si prendeva anche il
lusso di arrivare all’ultimo minuto...!
#18 - Limite
Spesso e volentieri Gilbert si
chiedeva se e quali limiti avesse Break, perché era evidente
che, se ne aveva, badava a nasconderli al mondo con mirabili risultati.
#19 - Cuore
L’ennesimo “ick!”
riempì il silenzio della stanza, mentre Gilbert deponeva,
ubriaco, il capo sul tavolo, prova di quanto Xerxes, che ancora
insisteva perché svuotasse un altro bicchiere d’alcolico,
potesse essere senza cuore.
#20 - Fede
Non c’era un modo particolare
per riuscire ad intuire se il Cappellaio intendesse tener fede alla
parola data: tutto ciò che Gilbert poteva fare era dargli
semplicemente ascolto.
#21 - Estate
«Break, che stai guardando
così interessato?» chiese Sharon al servo, sentendolo
ridacchiare dalla finestra dalla quale osservava qualcosa col suo
binocolo bianco e oro, che abbassò leggermente per replicare un
innocente: «Niente di che, ojou-sama», al quale fece
seguito un sorriso malizioso: l’estate era calda e in fin dei
conti vedere Gilbert appoggiato a torso nudo sul suo davanzale era un
bello spettacolo che non si aveva tutti i giorni.
#22 - Pioggia
Certe volte, sotto la pioggia, a
Raven tornava in mente quel famigerato primo incontro che aveva avuto
con Break, assieme ad uno strano senso di tristezza.
#23 - Cielo
Xerxes, nel suo stato di
cecità ormai avanzata, distingueva solo labilmente i colori del
cielo, e si chiedeva continuamente quando anche quel poco di vista che
aveva sarebbe svanita per sempre.
#24 - Nero
Non era cosa di tutti i giorni,
vedere Break con indosso qualcosa di diverso dal solito completino
viola con giacca bianca, ma tutto sommato Gilbert non poteva negare che
anche il nero dell’uniforme della Pandora gli donasse.
#25 - Medico
Al percepire la pelle del moro
bollente, la mente dell’albino formulò un solo, malsano
pensiero, che le sue labbra non mancarono di riportare con un
deliziato: «Ci penserò io a te, Gil-kun ~ ♥».
#26 - Parole
Quelle parole - “sono il suo
occhio sinistro!” - lasciarono Xerxes completamente di sasso: a
quanto pareva, Gilbert aveva finito con l’affezionarsi a lui,
sentimento che - per quanto gli rodesse - aveva iniziato a ricambiare
anche lui, almeno un po’.
#27 - Uccidere
Uccidere non rappresentava un
problema né per Xerxes né per Gilbert; l’unica cosa
su cui erano in disaccordo erano le motivazioni.
#28 - Posto
Se ci pensava bene, un posto nel
suo cuore, Xerxes Break se l’era guadagnato fin da subito,
benché Gilbert faticasse non poco ad ammetterlo per la serie di
constatazioni che sarebbero logicamente seguite.
#29 - Credere
Gilbert aveva iniziato a far
l’abitudine a tutte le stranezze di Break, ma credere che potesse
smaterializzarsi dentro un armadietto come se niente fosse gli riusciva
ancora difficile.
#30 - Lontano
Quando aveva proposto al giovane
servitore di Oz Bezarius di divenire la sua spia all’interno dei
Nightray, il Cappellaio era consapevole che con le sue sole forze non
sarebbe riuscito ad andare molto lontano; d’altra parte, scoprire
a distanza di dieci anni che quello stesso ragazzino senza il quale i
suoi scopi non si sarebbero avvicinati mai lo interessava - e non per
lavoro - gl’instillò nella mente un sorpreso ed ironico: «Alla fine, sono andato anche fin troppo lontano ♪».
#31 - Barca
«Siamo... sulla stessa barca,
Gil-kun» commentò Break, stringendosi con nonchalance
nelle spalle, come se il fatto che fossero bloccati in una dimensione
estranea alla loro - oltretutto in rapido disfacimento - non
rappresentasse un problema «Perciò dovremmo usarci, per
uscire».
#32 - Ricordi
I primi ricordi che Gilbert
conservava di Xerxes glielo dipingevano come uno strano guercio
inquietante con tendenze pedofile - e anche adesso la situazione non
era granché migliorata.
#33 - Morte
Xerxes non aveva paura della morte,
tuttavia non era ancora disposto ad incontrarla: aveva ancora tante
cose da fare, come aveva già detto ad Oz ed Alice, ed alcune
implicavano anche un certo, scontroso moretto nobile di sua conoscenza.
#34 - Peggio
Non esisteva un limite al peggio,
ahimè, e Gilbert l’aveva imparato presto, una volta
trovatosi implicato negli strani ed oscuri piani di Break.
#35 - Braccia
Mentre le forze scemavano
rapidamente e percepiva la fine ormai imminente, a sorpresa Break
sentì un paio di braccia lanciarsi verso di lui, afferrarlo
saldamente e sorreggerlo, mentre la familiare voce di Gilbert esclamava
un seccato: «Idiota, non puoi collassare proprio adesso!».
#36 - Elettricità
Certe volte, Gilbert odiava
veramente i temporali, e questa era una di quelle: come poteva
continuare a sopportare le risate che Xerxes si faceva sui suoi
capelli, schizzati in aria a mo’ d’aculei di porcospino non
appena avevano percepito l’elettricità dell’aria?
#37 - Cellule
Tutto ciò era così
assolutamente depravato, da parte sua, che Gilbert non riusciva non
solo a realizzarlo, ma nemmeno a dargli un suo senso: come poteva il
semplice contatto di quella mano pallida e quell’iride scarlatta
incatenata alle proprie riuscire a scuoterlo tanto nel profondo da
raggiungere persino le sue cellule...?
#38 - Promessa
«Gil-kun ♥ che non ti
venga in mente di parlare in giro di questa faccenda, chiaro?»
minacciò l’albino, sistemandosi nella presa del moro, il
quale si affrettò a ribattere con un ironico: «Hai la mia
parola che non ne farò cenno con nessuno, anche se non
c’è bisogno che vada in giro a raccontare che ti ho
portato in spalla per ridicolizzarti, visto che ci pensi già da
solo».
#39 - Speranza
«C’è una qualche speranza che tu inizi a sputare la verità su... quella cosa
senza tanti giochetti inutili?» chiese Gilbert, ormai spazientito
da quell’esasperante susseguirsi di dispetti da parte
dell’albino seduto davanti a lui, il quale, con un ampio e
malefico sorriso gli rispose con un secco e amorevole: «No
♥».
#40 - Buco
Senza un briciolo di pudore
né ritegno, Xerxes posò una mano sul buco nella camicia
di Gilbert, carezzando i lembi sfregiati del tessuto, per poi alzare
l’occhio rimastogli - che aveva assunto un cipiglio malsanamente
dolce - verso il moro ed annunciare: «La ricucio io, Raven».
#41 - Rivelazione
La vera rivelazione di tutta la
discussione avvenuta tra i due non fu la distorsione
dell’orientamento sessuale di Gilbert, piuttosto il fatto che
anche Break non avesse tendenze normali in merito.
#42 - Volontà
La forza di volontà era un
dono che Corvo e Cappellaio avevano in comune: del resto, portare
avanti in gran segreto una relazione come la loro, complessa e
difficoltosa sotto vari punti di vista, richiedeva una volontà
decisamente grande.
#43 - Facile
Era così dannatamente facile
stuzzicare Raven che l’albino approfittava di qualsiasi occasione
pur di divertirsi un po’ a sue spese.
#44 - Terrore
«GYAAAAH!» urlò
Gilbert, terrorizzato, facendo un salto all’indietro tale da
andare a sbattere contro la parete, mentre i suoi occhi si fissavano
con odio su Xerxes e la palletta di pelo che reggeva in mano:
benché lui avesse un terrore profondo per i gatti,
l’albino continuava imperterrito a presentargliene uno o due
all’improvviso, godendo dannatamente - come si poteva evincere
dal suo malefico sorrisetto trionfante - nell’osservare la sua
reazione alla cosa.
#45 - Fuoco
Le guance di Gilbert si accesero
come fuoco vivo al sentire un leggero e scherzoso tocco sul lobo del
suo orecchio - percezione che aveva già avuto a suo tempo, dieci
anni prima - accompagnato da un malizioso: «Oh, allora
t’interessa».
#46 - Risposta
«Gil-kun preparami del
thé ♥» «C-cosa?!» sbottò il
moro, scioccato: non era quella la risposta che voleva, e nemmeno
quella giusta per il genere di domanda che gli aveva posto, ma a quanto
sembrava Xerxes non pareva particolarmente incline a prendere
“certe cose” sul serio, per cui se ne andò,
risentito, a preparare quel dannatissimo thé.
#47 - Chiaro
Era stato chiaro fin
dall’inizio, in un certo senso, che Break fosse interessato a
lui: il modo in cui Gilbert ricordava d’essere stato toccato
durante il loro primo incontro, quegli sguardi maliziosi, anche se non
credeva che il suo continuo prenderlo per i fondelli potesse costituire
un qualche cenno manifesto d’amore.
#48 - Insieme
Gilbert e Break non stavano quasi
mai insieme e palesavano, davanti ad Oz, Alice e Sharon,
un’antipatia fatta di frecciatine e scaramucce, anche se gli
altri non sapevano che quella era tutta una messinscena per mascherare
il fatto che loro avessero intrecciato una relazione sentimentale, in
barba a tutti quegli “usarsi a vicenda” che Xerxes andava
professando a destra e manca.
#49 - Mente
Spesso e volentieri il giovane
Nightray si era domandato se la mente del servitore dei Rainsworth
fosse sana, tutto sommato, ma ogni volta che Break apriva bocca si
convinceva sempre più della sua pazzia, soprattutto adesso, dopo
quel suo assurdo: «Sei un tipo interessante, Gil-kun, in molti i
sensi ♪».
#50 - Strada
Era su una comune strada che
correva attraverso un bosco che Gilbert e Xerxes, sotto una leggera
pioggerella, si erano conosciuti per la prima volta.
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