Non posso... ...Non voglio

di Elisir86
(/viewuser.php?uid=688)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Nuova pagina 1

Non posso...

...non voglio

 

 

Mi ricordo la prima volta che ti ho vista.

Non era esattamente la prima volta che ti vedevo, fisicamente. Anzi ti avevo vista per ben sei anni, e ti avevo anche insultata ogni tanto.

Al contrario, fin troppo spesso ti avevo ferita.

Ma mi ricordo la prima volta che ti avevo vista per com’eri veramente.

Non so il perché ma ero su una strada babbana, aspettavo mio padre che si era rinchiuso lì insieme ad altri membri del signore oscuro.

Ed è impossibile non notare i tuoi capelli rosso fuoco, erano spettinati e volteggiavano nella fredda aria d’inverno.

Eri smarrita e piangevi.

Piangevi perché qualcuno che amavi era rimasto ferito durante un combattimento.

E fu allora che ti vidi.

Veramente.

Bella, nonostante il viso arrossato.

Bella, nonostante i vestiti logori.

Bella, nonostante... Le tue lacrime.

Spostai lo sguardo indignato dai miei stessi pensieri. Lo spostai per pochi secondi, ma che bastarono per farti scomparire da quel luogo.

Da quella via.

E sai Ginevra, non so perché scrivo questa lettera.

Non saprei dove inviarla.

Non so dove si trova l’Ordine della Fenice.

E tu probabilmente sei lì.

E si che ci sei.

Casa tua non esiste più...Quel posto così squallido... Che tu amavi tanto.

E mi spiace sai, di avertela tolta, e di averti fatto piangere ancora.

Eppure sei fortunata.

Tu hai ancora tutta la tua famiglia.

Tu sei ancora viva.

Io che ho perso mia madre in un combattimento.

E non so nemmeno chi di voi l’ha uccisa.

Ma non dispero.

Mi distruggo solo al pensiero di quel giorno, che ti vidi.

Ti vidi in tutto il tuo essere.

E che capii perché eri finita in Grifondoro.

Perché lo sei...

Forse dovrei smettere di scrivere Ginevra.

Dovrei prendermi per scemo... Non te la posso inviare questa lettera, e si, sono scemo per davvero perché anche se so, che presto andrai ancora ad Hogwarts, per la fine del tuo settimo anno, io non ti manderò mai questa lettera.

Ginevra.

Perché così all’improvviso sei entrata nei miei pensieri?

Ti toglierei sei potessi, ti annullerei...ma non riesco... non posso e non voglio.

Ginevra.

È il tuo nome di battesimo, se non sbaglio.

Non ti ho mai chiamata così, e nemmeno Ginny.

Ma nel mio cuore c’è la speranza.

La speranza di poterti chiamare per nome, in continuazione.

Gin............




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=61602