We Are Pirates!
Cap.1:
Un’improbabile
coppia di fratelli! Arrivano Alex e Andross
Era una giornata molto tranquilla quella si presentava nella tranquilla
cittadina di Sheltz Town. Il sole splendeva, i mercanti vendevano come
al solito merce e vivande di prima qualità e, ovviamente, i
soldati della Marina ogni tanto pattugliavano per vedere se
c’era qualche sorta di problema in giro. E in mezzo a tutto
questo viavai di gente, due ragazzi passeggiavano tranquillamente per
le viuzze della città come in cerca di qualcosa che potesse
attirare il loro interesse. Il primo, che sembrava il più
giovane dei due, aveva i capelli neri scompigliati, gli occhi verdi e
il suo vestiario consisteva in pantaloncini jeans, maglietta a mezze
maniche nera e una kefiah intorno al collo, mentre l’altro
sembrava la sua versione spiccicata, se non fosse per il fatto che era
più alto, aveva i capelli un po’ più
lunghi, gli occhi di un verde più chiaro e vestiva in
maniera molto semplice, ovvero con pantaloni scuri e una camicia bianca leggera, look che consentiva a dargli un’aria molto elegante.
-Yaaaaawn… che sonno…- sbadigliò il
più giovane dei due, mettendosi la mano davanti alla bocca
–Senti, fratellone, non è che puoi spiegarmi di
nuovo perché siamo venuti fin qui?-
-Mi pare ovvio- rispose con tono pacato il più grande, dando
un’occhiata ad alcune bancarelle –Visto che siamo
arrivati qui da circa due giorni, pensavo che fosse comodo fermarci per
fare un po’ di rifornimenti prima di ripartire-
-Sai cosa sarebbe più comodo? Un bel lettuccio caldo-
-Non mi dirai che sei ancora assonnato-
-Beh, che vuoi farci, Andross, uno come me adora dormire-
-Lo so, Alex, però secondo me se andassi a letto un
po’ più presto adoreresti ancora di più
il dormire-
-Ma io adoro stare alzato fino a tardi-
-Otto ore di riposo fanno bene a tutti, e lo stesso vale per un giovane
pirata diciassettenne come te-
-Certo, ma se tu non russassi come un dannato la notte, forse riuscirei
a chiudere occhio ancor più volentieri-
-Che c’è, sei in cerca di botte? Perché
mi è venuta una voglia…-
-Perché no? Oggi sento che ti batterò di sicuro-
-Sì si, continua pure a sognare, fratellino…-
Nella buona mezz’ora che seguì, i due ragazzi
cominciarono a darsele di santa ragione, non risparmiandosi
né colpi classici come cazzotti o pedate né
tantomeno attacchi rozzi come testate dirette allo sterno o colpi al di
sotto della cintola. Fatto sta che i due, una volta sfogatisi come si
deve, si calmarono e fecero subito pace, accorgendosi subito dopo che
durante la loro rissa avevano distrutto, seppur inconsapevolmente,
qualche paio di bancarelle lungo la strada, cosa che fece adirare non
poco i proprietari.
-Ehi, voi due! Ma vi sembra questo il modo?- esclamò infatti
uno dei venditori, imbracciando una scopa –E chi mi ripaga i
danni, eh?-
-Oh, oh… mi sa che questa volta abbiamo esagerato un
pochino…-
-Alex, puoi farmi un favore?-
-Certo, quale?-
-Chiudi la bocca e preparati a correre!-
Infatti, nel giro di poco tempo, entrambi i fratelli si ritrovarono con
l’essere inseguiti dai vari mercanti della città,
i quali avevano imbracciato scope e bastoni e non vedevano
l’ora di farla pagare a chi aveva causato tutto quel casino.
Fortunatamente i due riuscirono, dopo non pochi sforzi, a seminare la
folla inferocita, facendogli anche perdere le loro tracce, cosa che per
Alex e Andross non fu difficile, visto che quella non era nemmeno la
prima volta che si ritrovavano a fuggire dai guai in cui si cacciavano.
In ogni caso, alla fine i due si erano ritrovati a sostare al porto.
-Fiuuuuu… mamma mia, che corsa… anf,
anf…- tirò un sospiro di sollievo Alex,
fermandosi a riprendere fiato.
-Già, era da parecchio che non ci succedeva, vero?- aggiunse
Andross, guardandosi indietro per vedere se c’era
ancora
qualcuno.
-E meno male che non hanno scoperto che siamo pirati, altrimenti sai
che rottura mettersi a fuggire anche dalla Marina?-
-Non avremmo avuto vita facile comunque, dato che la loro sede si trova
proprio su quest’isola e dubito ci avrebbero lasciato salpare
come se niente fosse successo.-
-Però le altre volte ci siamo comunque riusciti, no? Ah, se
proprio devo dirti la verità, mi sarebbe piaciuto vedere di
che pasta erano fatti i Marine di queste parti, Nya ah ah ah ah ah-
-Non preoccuparti, quando avremo abbastanza Berry per prenderci una
nave decente e una mappa per orientarci nella Rotta Maggiore, ti
prometto che ti lascerò combattere contro una nave della
Marina-
-Cosa? Dici davvero? Cioè, lo faresti sul serio?-
-Certo, dopotutto che fratello maggiore sarei se non mantenessi la
parola data al mio adorato fratello minore?-
-Un fratello bastardo, forse?-
-Cos’è, vuoi un’altra dose di botte,
forse?-
-Calma, calma, scherzavo… comunque, adesso che facciamo,
torniamo alla nave e andiamo a pranzare? No, perché
questa
città non mi sa proprio di nulla e avrei un certo appetito-
-Non lo so, forse dovremmo guardare ancora un po’ in
giro…-
Purtroppo per loro, la conversazione venne interrotta dal suono di una
voce femminile dietro di loro, e voltatisi di scatto, i due fratelli
videro una ragazzina mora, vestita di stracci e con una catena spezzata
alla caviglia, scappare da un terzetto di tipacci poco raccomandabili,
dall’aspetto poco gradevole e armati di spada, forse banditi
di passaggio o pirati di bassa lega.
-Fermati, dannata!- disse il primo dei tre –Dove pensi di
andare?-
-E secondo te? Ovunque, pur lontano da voi, quindi lasciatemi in pace e
trovatevi qualcun altro- rispose l’interpellata.
-Non se ne parla neanche!- replicò il secondo, accelerando
il passo per tentare di raggiungerla -Hai fatto un patto col nostro
capitano, ricordi? E finché non lo rispetterai, tu resterai
nella nostra ciurma!-
-E rimanere a farvi da sguattera per tutta la vita? Neanche morta!-
-Allora non ci lasci altra scelta- concluse il terzo uomo, lanciando un
paio di bolas in direzione della poveretta e bloccandola
–Presa!-
“Merda…” imprecò mentalmente
lei, cadendo malamente a terra.
-Bel lavoro, amico-
-Grazie, ma ora è meglio se ci sbrighiamo e la riportiamo
indietro, sennò poi chi lo sente il nostro capitano?-
-Giusto, giusto… se scopre che ce la siamo fatta sfuggire ci
farà la pelle, e non è una bella cosa…-
-Ehi, voi tre!- gli urlò contro Alex, correndo verso di loro
insieme al fratello, che aveva già capito le sue intenzioni
–Lasciate in pace quella ragazza, e subito!- aggiunse con
tono temerario.
-E questi qui da dove saltano fuori, adesso?-
-Ignorateli, saranno gente di poco conto-
-Vi consiglio di non sottovalutarci…- li ammonì
Andross, ponendosi davanti alla ragazza con Alex –Altrimenti
finirete molto male…-
Fine Cap.1
*Angolo dell'Autore*
E con questo primo capitolo si da il calcio d'inizio alla mia prima
storia su One Piece. Naturalmente premetto che le sorprese e le scene
d'azione (così come le gag) non mancheranno di certo, oltre
ovviamente a personaggi e poteri completamente originali. Per il resto,
spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento e spero di
ricevere le vostre/i eventuali recensioni/commenti/impressioni a caldo.
Detto questo, al prossimo capitolo ^-^
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