Un
mugolio lento e spezzato gorgoglia da sotto al piumone mentre una
sagoma si ranicchia avida di calore contro un corpo seminudo e caldo.
Rapunzel apre gli occhi leggermente infastidita da quella luce
pallida e fiacca che entra dalle finestre. Si volta con uno sbadiglio
stendendo le braccia fuori dal piumone, ma queste avvolte da un aria
fresca e frizzantina subito cercano rifugio nuovamente sotto al
piumone. La ragazza rabbrividisce raggomitolandosi nuovamente al
calduccio tirando la coperta fin sopra il naso, sbirciando solo con
sguardo assonnato i contorni illuminati dalla luce del sole, della
stanza. Muove un piede e incontra qualcosa di caldo, che a contatto
con il suo piedino congelato sussulta. Con un mezzo sorriso furbetto
si volta appena nelle coperte e vede un profilo ancora addormentato
anche se l'espressione è leggermente turbata.
Colpevole
si alza poggiando il viso sulle mani, mentre i gomiti affondando
nella morbidezza del cuscino. I capelli color cioccolata, ora lunghi
fino un po' oltre spalle, le scivolano di fronte al viso, allora
sbuffa leggermente spostandoseli con un gesto rapido dietro
all'orecchio, ma una ciocca ribelle le scappa dalla presa. Non se ne
bada perchè in quel momento la sua attenzione viene
catturata da un
lembo di coperta che, furbetto, si è arrotolato concedendole
la
piacevole vista di un parziale parte dei pettorali di Eugene. La
ragazza arrossisce appena rimanendo però immobile a fissare
quella
pelle liscia e perfetta, quei muscoli rilassati ma comunque scolpiti,
quell'espressione tranquilla e dai lineamenti innocenti grazie al
sonno.
Con
tenera impertinenza dedita solo ad un'innamorata, allunga una mano e
carezza quei capelli perfetti e scuri alla ricerca del suo calore,
del suo profumo, della sensazione di lui. La mano si immerge
amorevolmente in quel mare scuro e scivola lenta e emozionata
sull'orecchio, sfiorandolo con i polpastrelli. Un mezzo sorriso le
incurva le labbra mentre lo sente mugolare appena piacevolmente in
risposta alle sue tenere attenzioni. Con le l'indice disegna piano la
mascella del ragazzo, trovando poi il collo così liscio e
caldo da
farle venire voglia di posarvi un bacio. Si morde il labbro ma non
resiste. Si china su di lui con lentezza, tenendo lo sguardo fisso
sui suoi occhi chiusi. Solo quando le labbra incontrano la pelle del
collo lo sente sospirare e chiude gli occhi con un sorriso sibilino.
Scivola sulla clavicola e sfiorando con il naso il collo posa un
nuovo e caldo bacio.
-Se
fai così Blondie, potrei perdere il
controllo fin dalle prime
luci del mattino.-
Mormora
calda e intima una voce arrochita dal sonno, facendo vibrare l'aria
fra le sue labbra e l'orecchio della ragazza. Rapunzel sobbalza
stendendo le braccia e distanziandosi da lui con uno scatto mentre un
rossore si accentua sulle sue guance. Gli occhi verdi e smeraldini si
puntano sulla finestra guardando l'esterno, immerso in un freddo
abbraccio di neve bianca e candida, con insistenza. Anche se la sua
mente non recepisce quelle immagini e cerca un qualsiasi appiglio per
non voltare lo sguardo e puntarlo sulla sagoma di Eugene.
Quest'ultimo fissa la sua Blondie con uno sguardo
tra il
malizioso e il divertito che non lascia molto spazio
all'immaginazione.
La
ragazza avverte la mano grande e ruvida del ragazzo avvolgerle il
polso fino e delicato, poi uno strattone forte e improvviso la fa
cadere nuovamente stesa sul letto con il mento affondato nel cuscino.
Percepisce una leggera pressione sul suo fianco e si ritrova supina
con un peso addosso. Apre gli occhi e lancia uno sguardo eloquente a
Eugene, che steso su di lei la osserva con un sorriso sghembo
intensamente alla ricerca dei suoi occhi smeraldini.
Rossa
come un peperone questa volta non accetta di dargliela vinta. Allunga
il braccio libero e gli cinge il collo con un movimento fluido e
rapido. Il ragazzo colto alla sprovvista rimane immobile per qualche
attimo finché la ragazza non lo tira a se. Sente subito le
sue
labbra entrare in contatto con quelle di Rapunzel e immobile fissa
quel viso così vicino al suo. Ridacchia debolmente e poi
chiude gli
occhi cingendo con una mano la vita della ragazza e, con la mano
aperta contro la schiena di Rapunzel, la stringe contro il suo petto
nudo. La ragazza lascia che sia Eugene a prendere il sopravvento in
quel bacio così poco casto e passionale, dove annega tutta
la sua
voglia di lui, tutto il suo amore per quei capelli scuri, quegli
occhi color rame, quella pelle scottata dal sole, quell'espressione
maliziosa e divertita che gli dipinge il viso, quella dolcezza che sa
mostrare solo a lei. La mano scivola dalla schiena, carezzando la
spalla del ragazzo e ritrovandosi insieme all'altra ad accarezzare
quel petto scolpito mentre lui con trasporto rotola fra le lenzuola
invertendo le posizioni.
Sguscia
via da quel bacio che sa d'amore e dolcezza, passione e tenerezza,
sguscia via da quella presa protettiva e rassicurante, calda e
disarmante, sguscia via da quel letto confortevole e rilassante. Con
un balzo è in piedi di fianco al letto con indosso solo un
abito da
notte leggero che la regala al freddo di quella mattina, mentre
Eugene seduto sul bordo del letto con indosso solo un paio di
pantaloni scuri la guarda stralunato.
La
ragazza ride divertita portandosi le mani prima sulle guance per
coprire il rossore che le imporpora con dolcezza, poi fa una mezza
giravolta su se stessa mostrando a Eugene tutta la sua naturalezza,
la sua spontanea vitalità. Il ragazzo assume un espressione
tranquilla e divertita, i suoi tratti si addolciscono mentre guarda
la sua innamorata.
-Oh
andiamo Eugene oggi mi sento così di buon umore!-
Dice
entusiasta afferrandogli le mani e tirandolo in piedi dal letto. Il
ragazzo inarca un sopracciglio non potendo trattenere un sorriso per
tutta quell'energia. Cammina contenta con gli occhi che le brillano
mentre un tenero sorriso le disegna il viso. Il ragazzo afferra
rapidamente una camicia bianca di seta prima di essere trascinato da
un esuberante Rapunzel fuori dalla stanza. Si accerta che non vi sia
nessuno fuori dalla stanza: già è stato un
rischio permettere a
Eugene di passare la notte con lei all'insaputa di tutti, figuriamoci
vederli uscire insieme dalla propria stanza. La servitù
chiacchiera
fin troppo.
Rapunzel
ride mentre camminano rapidi per i corridoi deserti del palazzo data
l'ora, Eugene dietro di lei la osserva intenerito. La ragazza si
volta e gli cinge il collo con le braccia, si alza sulle punte e
poggia la sua fronte contro quella del ragazzo. Fresca, scattante,
ingenua, lunatica e in balia delle proprie genuine emozioni, proprio
come quando si conosciuti per la prima volta.
-Ssssh.-
Soffia
più a se stessa che al ragazzo prima di posargli un bacio
rapido
sulle labbra. Lui rotea gli occhi al cielo ormai rapito da quel suo
caratteristico entusiasmo e si lascia trascinare dalla ragazza verso
l'esterno. La afferra per un polso e la stringe con dolcezza ridendo
divertito e scostandole una ciocca di capelli color cioccolato dietro
l'orecchio prima di tenerle con tenerezza il mento tra il pollice e
l'indice.
-Sta
ferma un attimo qui.-
Dice
prima di farle un occhiolino e scomparire dalla vista della ragazza.
Rapunzel si poggia con la schiena contro la parete mentre si osserva
i piedi nudi. Avverte un brivido per il freddo percorrerle la schiena
e si chiede dove sia finito Eugene. Alza lo sguardo nel silenzio del
corridoio e non appena avverte dei passi rapidi sorride, compare
tenendo fra le mani qualcosa di un rosso scuro.
-Tieni
Blondie..-
Borbotta
con un tono impacciato anche se dolce mentre le posa fra le mani un
pesante mantello di un rosso denso. La ragazza lo indossa e
rabbrividisce di piacere per il caldo che le procura. Si china e
rapidamente indossa gli stivali che Eugene stava cercando di farle
calzare. Con un sorriso imbarazzato si stringe nel mantello mentre
Eugene indossa una semplice giacca più pesante.
-Possiamo
andare?-
Mormora
lei con tono supplice e un grande sorriso dipinto sulle labbra. Il
ragazzo scuote la testa tra l'esasperato e il divertito e una volta
sistemato il mantello sulle spalle della ragazza fa per parlare, ma
viene interrotto dall'ennesimo scatto della ragazza che lo agguanta
per un braccio e corre fuori inondando con la sua risata il
corridoio. La porta sul retro si spalanca e uno spettacolo bianco si
presenta sotto ai loro occhi. Eugene rimane qualche attimo immobile
perso nello splendore della città avvolta in quel manto
candido e
freddo.
-Eugene
guarda!-
Avverte
una risata cristallina al proprio fianco e si volta di scatto non
riuscendo a trattenere una risata. Rapunzel è china in
ginocchio
nella neve e ne tiene un po' fra le mani unite a coppa con
espressione meravigliata. Il giovane ex-ladro inarca un sopracciglio
e si porta una mano sotto al mento stupefatto mormorando con fare da
saputello.
-Non
dirmi che non hai mai visto la neve.-
-Si
certo ma... non l'avevo mai toccata!-
Ride
divertita la ragazza lanciando in aria sopra di se la neve. Il
ragazzo le si avvicina e sorride incrociando le braccia al petto. Ora
capisce tutta quell'euforia.
Rapunzel
immerge entrambe le mani nel bianco e Eugene la vede rabbrividire per
il contatto con quella gelida e soffice neve. Ridacchia divertito
mentre la ragazza assapora ancora la morbida e fredda neve. Un
sorriso furbetto gli dipinge le labbra mentre si china con fare
casuale. Raccoglie un po' di quella bianca consistenza e datole una
forma sferica si rialza con espressione noncurante.
-Che
fai?-
Gli
domanda lei curiosa ancora in ginocchio nella neve mentre con le dita
disegna nella neve.
-Oltre
essere maledettamente bello? Niente.-
Si
pavoneggia il ragazzo con fare tranquillo. La sente ridacchiare e con
un mezzo sorriso perfido avverte il freddo della neve incidergli la
pelle della mano, così si volta verso Rapunzel. Qualcosa di
bianco e
gelido gli imbratta il volto bloccandolo. L'innocente palla di neve
gli scivola dalle mani finendo a terra. Avverte una risata genuina e
un nitrito famigliare. Rapunzel gli è di fronte ridente, con
le
guance arrossate un po' per il riso e un po' per il freddo, mentre a
pochi passi da loro Maximus si gode la scena.
-Tu...-
Bofonchia
Eugene in direzione di Rapunzel che gaia gli rivolge uno sguardo
colpevole. La ragazza fa qualche passo indietro retrocedendo mentre
Eugene avanza lento nella neve, con un modo di fare minaccioso,
tradito solo dall'enorme sorriso divertito (e infreddolito) che gli
dipinge il volto bagnato.
-No,
no, NO!-
Ride
Rapunzel prima di voltarsi scappando inseguita dal ragazzo.
È un
attimo e si trovano a rotolare nella neve tra le risa e il freddo.
Avvolti solo dal calore del loro abbraccio. Rapunzel ridendo si
ritrova stesa su un fianco, le braccia intorno alla vita di Eugene,
mentre quelle del ragazzo cingono la sua. Assume un espressione
contrariata e avverte la punta gelida del proprio naso sfiorare
quella altrettanto gelida del ragazzo.
-Eugene...-
Lo
richiama lei avvicinandosi ancora di più al suo corpo e
ignorando il
freddo che penetra perfino nel mantello per colpa della neve. Il
ragazzo la accoglie a se ancora steso per terra, leggermente
infastidito da quella posizione non troppo comoda. Cerca i suoi occhi
e quando i polpastrelli di lei gli sfiorano le guance rabbrividisce.
Si perde nello smeraldo dei suoi occhi, avvolti nel silenzio e nella
solitudine, eccetto per Maximus, del giardino.
-...
Eugene io ti amo.-
Mormora
lei semplicemente. Il ragazzo sente un improvviso calore invadergli
il corpo e scaldarlo tutto, sente come se fosse in grado di
sciogliere la neve col calore che gli sta ardendo il corpo. Le posa
un bacio sulla fronte e le sorride rassicurante. Il ragazzo la
afferra saldamente e la solleva, mettendosi seduto sulla neve, la fa
sedere sulle proprie gambe, strappandola così dal contatto
diretto
col manto bianco.
-Ti
amo anche io Blondie.-
Le
dice scostandole una ciocca di capelli dal viso e seguendo il profilo
del suo viso con lo sguardo. Sorride appena prima di prenderle il
viso con una mano e di posare le sue labbra su quelle della ragazza.
Rapunzel gli cinge il collo e ricambia quel bacio caldo e intimo.
Quel bacio che li rappresenta e li rende completi.
-Quindi?
Cosa facciamo?-
Ridacchia
lei giocando con i lacci del giacchetto di lui non appena si
separano. Eugene sente il soffio caldo di lei sul suo collo, il suo
corpo gracile e minuto premere contro il proprio e con una sorta di
stretta allo stomaco deglutisce rumorosamente. Quanto tempo
è
passato? Un anno e mezzo? Tanto.
Prende
un profondo respiro, si gratta il retro della nuca, lancia uno
sguardo incerto alla ragazza che intanto già dimentica della
domanda
che gli ha fatto giochicchia con della neve ancora seduta sulle sue
gambe.
Ed
è quell'immagine che scioglie le sue paure. Lei. Semplice.
Innamorata. Lei solo sua.
Le
prende le mani lasciando cadere la neve. Se le porta alle labbra e ci
soffia sopra per scaldarle coprendole con le proprie. Rapunzel lo
guarda dapprima confusa, poi sorride intenerita avvertendo il caldo
respiro di lui inondarle le mani.
-Quindi...
Blondie, mi vuoi sposare?-
Le
mormora vicino all'orecchio lui, in un sussurro, in un soffio. Mentre
un sorriso nervoso gli dipinge le labbra. Rapunzel rimane immobile a
fissarlo. I loro sguardi si fondono ancora, come tante volte
è
successo in passato. In un attimo Eugene avverte il freddo della neve
impregnargli la schiena, mentre il corpo caldo e bollente di Rapunzel
preme steso contro il suo. Il viso della ragazza è annegato
nella
sua spalla e la sente mormorare una serie di “Si”
spezzati
dall'emozione contro il suo orecchio. Nella caduta un po' di neve
è
volata e ora ricade morbida su di loro. La stringe con forza e una
volta ritrovato il suo dolce viso rigato dalle lacrime la bacia
suggellando quella promessa.
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