“Rassegnati.
La nostra storia
è finita da tempo ormai. Tu fosti stupido a cercarmi e fui
stupida io a tradire me stessa amandoti.
E nonostante
tutto sento ancora parlare di te. Improbabile incontrarti, ora che sei
partito, per fortuna. Impossibile guardare i regali freddi e
senz’anima che hai
fatto scegliere per me senza ardere di rabbia. Ma sai una
cosa? Io non soffro più perché tu non fai
più parte della mia vita.
Un bene, in
fondo, io odio l’ingratitudine. Perché io ti ho
dato a modo mio tutto ciò che avevo e anche di
più, stupido, arrogante, tronfio e viziato figlio di
papà! Pezzente come sono, dopo la caduta in disgrazia dei
Parkinson, ho fatto i salti mortali per stare con te e sorprenderti
sempre, ti ho amato di più di tutte le ragazzine ingenue che
ti sei portato a letto per gioco o illudendole del tuo amore. Ti sono
stata più vicina di chiunque altro nella tua vita, per
essere insultata e umiliata quando ho messo la parola fine a questa
storia che mi privava di anima e carattere, trasformandomi in un
mostro, pieno di una rabbia sempre pronta a riversarsi su chiunque non
lo meritasse.
Sai che
c’è? Ora che ho faticosamente ricominciato la mia
vita dal principio non ti permetterò di essere presente in
qualche subdolo modo…
Addio.”
Pansy
piegò il foglio in due senza rileggerlo. Si
avvicinò al suo gufo e aprì la sua gabbia per
permettergli di uscire a caccia nella notte gelida e stellata. Scese in
giardino e accese un fuocherello con i legnetti che aveva accumulato
quei giorni, miracolosamente non umidi. Poi prese lo scatolone
contenente lettere, pupazzetti, libri e tutto ciò che Draco
le aveva regalato negli anni della loro pseudo-storia e li
sistemò con cura nel centro del piccolo falò
improvvisato, dove presero lentamente fuoco. Alla fine
appallottolò la lettera nel palmo e la gettò nel
catasto insieme a tutto il resto.
Una lacrima
scese dispettosa sul suo viso e lei non fece niente per impedirglielo,
rimanendo al freddo a fissare i ricordi dolorosi che si dissolvevano
nell’aria dell’ultima notte di Novembre.
Da quelle ceneri
sarebbe rinata definitivamente. E finalmente avrebbe preso il volo.
Come una verde
fenice.
Sinceramente non
so da dov'è saltata fuori questa flash fic, ho semplicemente
scritto...
Grazie a chi la
leggerà e lascerà un commento!
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