E se fosse per sempre...

di Baranjok
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POV ELENA

Era una mattinata come le altre, l'unico particolare era che le vacanze estive erano terminate e mi
aspettava un giorno di scuola. Prima di alzarmi dal letto presi la foto sotto il cuscino ritraeva me Jeremy e mia madre e mio padre.Erano morti a Maggio erano passati 4 mesi e a me mancavano.Ora vivevo con mia zia Jenna che era più una sorella che una zia per me, ma andava bene così.

 

Dopo un'abbondante colazione baciai mia zia e mi avviai verso la porta quando mia zia disse
- Elena, stasera ho un appuntamento di lavoro quindi vi arrangiate voi o devo lasciarvi qualcosa?- disse mentre maneggiava l'aspirapolvere.
- Io vado al pub- disse Jeremy mangiando una mela e scomparendo dalla porta.
- Jenna non preoccuparti mi faccio un panino- dissi baciandola e chiudendomi la porta alle spalle.
Andai in macchina accessi lo stereo misi la cintura a partì per la scuola. Mentre stavo andando passai per il cimitero e salutai come tutte le mattine i miei genitori augurandogli una buona giornata. Non sono pazza , non parlo da sola però sò che se non vado a trovarli mi crollerà il mondo addosso cosa che non voglio assolutamente. Appena arrivata a scuola avevo tutti gli ochhi puntati su di me. Già io e Jeremy eravamo i ragazzi orfani della situazione. Bonnie mi corse incontro e mi abbracciò così forte da farmi mancare l'aria come se non mi vedesse da 100 anni.
- Bonnie, ma ci siamo viste ieri!- urlai io.
- Elena stai bene? - mi chiese prendendomi per mano.
- Starò meglio quando tutti la smetterete di chiedermelo- risposi un pò infastidita.

 

Dopo le ore di lezione mi diressi in biblioteca a prendere dei libri da leggere ma andai a sbattere contro un ragazzo e gli feci cadere il libro in testa. Il ragazzo urlò.
-Oh, mi scusi si è fatto male- chiesi in imbarazzo.
- un pò- disse il ragazzo. Era alto moro occhi azzuri e un sorriso mozzafiato.
- Mi chiamo Elena Gilbert- dissi io dandogli la mano.
- Damon Salvatore- disse lui.
- Non sei di queste parti- continuai notando che aveva un fisico perfetto era bellissimo ottimo per ricominciare la mia nuova vita.
- Ottima osservatrice, bhè si mi sono trasferito da poco e stavo cercando qualcosa da leggere ma vedo che questa biblioteca è poco fornita- continuò lui senza staccarmi gli occhi di dosso.
-Già, però c'è il necessario-  dissi io riprendedno il libro per terra e sorridendogli maliziosa.
- Giusto e anche ottime persone, mi ha fatto molto piacere conoscerti Elena- continuò lui dandomi le spalle e scomparendo
.


Dopo aver scelto il libro mi diressi a casa e cominciai a preparar,mi il panino mi feci una doccia veloce e andai in camera mia e iniziai a sfogliare delle riviste quando suonò il citofono. Scesi giù velocemente e aprii trovandomi davanti Damon.
-Cosa ci fai qui? - chiesi nascondendomi dietro la porta visto che ero in pigiama.
- Scusa l'intrusione, ma mi sono accorto che non ci siamo nemmeno scambiati il numero di telefono e sarebbe da stupidi non chiedertelo- disse lui con quel sorriso  da farmi stare male.
- Ah, Damon senti che ne dici di entrare così ti offro anche il caffè- dissi io facendolo entrare.


Eccoci alla fine del primo capitolo. Volevo informarvi che sono tutti umani e che spero che recensiate con critiche, consigli qìe quant alto. A presto un bacio.
 





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