Necessità

di winry8827
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 Necessità
 
 
Come ogni mattina dopo la colazione Vegeta si allenava nella gravity room e non esistevano eccezioni, nemmeno per quella giornata.
 
 
 
Per Bulma non era la giornata in sé ad essere speciale ma la sera precedente, ciò che era accaduto lo desiderava da tempo ma quel risveglio fu assolutamente deludente. Lui non c’era, non poteva baciarlo, toccarlo o accarezzare il suo corpo scultoreo, ma forse non glielo avrebbe concesso, l’avrebbe polverizzata solo con uno sguardo, quello sguardo che lei amava, apprezzava e desiderava, nel quale si perdeva senza trovare una fuga e solo un battito di ciglia poteva distoglierla da quell’ipnosi.  I loro incontri notturni erano divenuti sporadici da quando Vegeta aveva saputo della gravidanza così Bulma preferiva incendiarsi nel rimprovero di quello stesso sguardo piuttosto che morire nella gelida indifferenza.
Da quando era incinta si erano allontanati, qualcosa era cambiato e l’incontro preannunciato si stava avvicinando.
Inizialmente sperava che la preannunciata apocalisse fosse la causa di quel malumore, di quella freddezza ancor più gelida del solito, ma purtroppo qualcos’ altro turbava quel fragile equilibrio.
Lei avrebbe voluto un uomo che avesse saputo amarla ma si era innamorata di chi l’amore non lo aveva mai conosciuto, aveva creduto di poterglielo mostrare e pian piano pensava e sperava che lui avrebbe ricambiato anche solo un millesimo del suo amore.
La necessità di Bulma era proprio l’amore e quel piccolo feto che portava nel suo grembo ancora piatto le donava una speranza, qualcuno nella sua vita l’avrebbe amata incondizionatamente e quel qualcuno non era o poteva essere mai Vegeta.
Stanca e soprattutto sfiduciata da quel saiyan decise che sola avrebbe cresciuto quella creatura.
Ma forse le cose un giorno sarebbero cambiate.
Forse.
 
 


Vegeta mentre si allenava non poteva non pensare all’incombente destino, presto sarebbe giunto il momento dello scontro e lui si sentiva impreparato, ancora non aveva raggiunto il livello del super saiyan era sempre lo stesso, non scoraggiato ma amareggiato proseguiva il suo difficile allenamento.
Non solo Kakarot ma anche quel ragazzo giunto dal futuro aveva osato oltraggiarlo raggiungendo un livello a lui ancora sconosciuto.
Chi era quel saiyan più simile ed un terrestre?
Quell’interrogativo lo tormentava da mesi chi poteva essere più forte di lui, chi poteva avere la stessa forza di Kakarot, chi?
Notava giorno per giorno piccoli miglioramenti, ma non bastavano per superare il suo più acerrimo nemico, un infimo essere di terza classe aveva osato sfidarlo diventando più potente del suo sovrano, inammissibile!
Il guanto di sfida era stato gettato e lui non si sarebbe mai arreso, avrebbe vinto e ottenuto la gloria, ripreso l’onore e la dignità perse con quell’offesa.
Vivere in quel luogo potendo sentire la potenza di quella nullità lo annientava, non poteva restare e subire ogni giorno quella tortura ancora e ancora ed ancora, ogni singolo giorno, non poteva più accettarlo non poteva restare su quel pianeta pieno di distrazioni.
In quel momento decise di partire per raggiungere il suo obiettivo.
La necessità di Vegeta era solamente la forza, doveva diventare più forte per riprendersi il suo destino, la leggenda che a lui era riferita, lui il principe dei saiyan era l’unico che meritava quella potenza, avrebbe sconfitto i cyborg e poi Kakarot.
Ma forse un giorno, anche se lontano, le sue priorità sarebbero cambiate.
Forse.
 
 
 
 
 
 
 
 


Note autrice…
Salve ragazze sono tornata dopo la conclusione della mia long con questa shot ambientata nell’attesa dell’arrivo dei cyborg, il titolo naturalmente si riferisce alle necessità di due personaggi che ho sempre amato Bulma e Vegeta e poi quel forse vuole essere un riferimento alla loro futura vita.
Spero che vi piaccia, ma ad ogni modo sono accette anche le critiche costruttive.
Grazie di cuore a chi legge e chi commenta, sperando lo farete.





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