Pride, Love and Hope

di lovinfaber
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Capitolo II
 
Nuada non riusciva a darsi pace. Tornò a rintanarsi nella sua dimora, nelle gallerie della metropolitana di Manhattan. Non aveva intenzione di collaborare oltre con quegli sciocchi che sprecavano la loro esistenza a salvare inutili vite umane. Presto o tardi, gli umani si sarebbero scagliati contro di loro, li avrebbero disprezzati, perseguitati, uccisi.
Aveva tuttavia concesso con riluttanza che sua sorella Nuala si recasse a far visita ad Abe. Non che gli piacesse l’idea di  sapere che la principessa amasse quella specie di pesce, ma in quel momento avrebbe potuto avere delle informazioni preziose tramite il legame che li teneva uniti. Aveva mandato un paio di Bogart* con lei, affinché tenessero d’occhio sua sorella e gli recassero importanti dettagli su ciò che succedeva al BPRD.
Per un istante ripensò alla ragazza che lo aveva salvato. Cosa ne avrebbe fatto di lei una volta trovata? Il senso del dovere che nutriva verso il suo popolo gli avrebbe imposto di ucciderla per aver rubato la corona, al massimo poteva concederle di darle una morte veloce e indolore per averlo salvato. D’altro canto pensò che lei  poteva rivelarsi una buona risorsa per le creature magiche, visto il suo notevole dono di guarire all’istante ferite molto gravi.
Riprese subito il suo allenamento con la lancia. Il suo petto nudo era reso lucido dal sudore e dall’umidità del posto. Negli ultimi giorni aveva intensificato le sue esercitazioni, vista la sua recente sconfitta contro Hellboy.
Nel bel mezzo del suo allenamento, udì delle voci che provenivano dalle gallerie della metropolitana. Udì anche dei passi. Qualcuno aveva attraversato i binari, e stava per raggiungere la grotta nella quale lui viveva da anni. Indietreggiò, salendo le scale che portavano al mercato dei troll. Era un luogo abbastanza buio, nessuno avrebbe potuto vederlo, a meno che non si fosse aventurato proprio lì.
Udì una voce femminile che ansimava e singhiozzava, dopo qualche istante vide una figura a lui familiare salire di corsa dai binari e introdursi nella sua grotta. Si fermò per un momento guardandosi intorno per una via d’uscita. Piangeva, sembrava terrorizzata. Subito dopo, tre energumeni la raggiunsero , uno di loro l’ afferrò per i capelli. Lei si dibatteva con tutte le sue forze, riuscì finalmente a districarsi dalla presa di quell’uomo, tirò fuori un temperino, col quale tentava di difendersi.
" Ehi! Ha carattere, la puttanella!" Disse il più grosso dei tre, quando riuscì a strapparle di mano la sua “arma”.
Il principe Nuada stava ancora a guardare cosa stava accadendo, decidendo di intervenire solo se necessario.
L’uomo che era riuscito a disarmare la donna, si era parato con velocità dietro di lei, afferrandole i capelli, e con la mano libera teneva il temperino contro la sua gola.
" Adesso, tu farai divertire me e i miei amici, e se ti muovi ancora ti ammazzo!" Lasciò perdere i capelli per far scivolare le sue luride mani sul suo seno, mentre i suoi amici li guardavano compiaciuti.
In quel preciso istante la donna alzò il volto, sotto la pressione della lama, e Nuada la vide: riconobbe immediatamente quel suo viso, quegli occhi, che ora erano impregnati di lacrime. Selene. Era terrorizzata. Aveva già deciso di intervenire, ma sperava che lei si liberasse dalla presa di quei tre maiali per ucciderli senza rischiare di colpire anche lei.
" Ehi! Avete visto che razza di posto è questo?" disse uno di loro, guardandosi per un attimo intorno.
" Lascia perdere questo fottuto posto e pensiamo a farci un giretto con lei!" riprese a dire l’uomo che teneva prigioniera Selene. In quel preciso istante la strattonò, facendola sbattere su uno dei pilastri di quella strana grotta. La ragazza battè la testa e si accasciò al suolo, perdendo i sensi.
 
 
* Nota: nel film “Hellboy: the golden Army”, I Bogart sono quelle strane creaturine con due teste e tre mani. Fanno la loro comparsa nel mercato dei Troll, sono quelle che hanno informato Nuada della morte di Wink.
 




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