tonight
A Million Little Pieces
-Il mondo è di chiunque se lo vada a
prendere, Tolomeo.-
Mentre Tolomeo riflette su queste parole, Alessandro già non
ci pensa più.
Il suo sguardo è attirato da Efestione, che entra nel salone
indossando la veste verde, quella che gli ha regalato lui ormai dieci
anni orsono.
Il suo passo è tranquillo, la sua espressione serena; il suo
è davvero un portamento regale.
Alessandro si lecca impercettibilmente le labbra e lo
segue
mentre Efestione si dirige verso la tavola in cui stanno mangiando i
soldati di cui lui è generale; il Re si acciglia appena, ma
Efestione alza lo sguardo su di lui e gli sorride lievemente.
Conosce quello sguardo, adora quel sorriso: Efestione lo ama, lo ama
come sempre, e Alessandro deve nascondere dietro la coppa di vino il
modo dolcissimo in cui le sue labbra si stanno piegando contro la sua
volontà.
-Ancora vino, mio Re?-
Alessandro si volta alla sua destra; si era quasi dimenticato di
Bagoas, seduto al suo fianco; non si ricorda nemmeno più
perchè quella sera gli ha permesso di sedersi a cenare
vicino a
lui.
Risulta anche
più chiaro perchè Efestione abbia preferito i
suoi compagni, questa sera.
-Efestione- sussurra al suo orecchio, provocando
un sorriso nelle belle labbra piene dell'altro.
-Ti sono mancato, mio
Alessandro?-
-Siamo stati lontani tutto il giorno-
-E non ti aspettavi forse un mio arrivo a cena, dunque, dato che il
posto al tuo fianco era occupato?-
Alessandro si acciglia lievemente, staccando la bocca dal petto liscio
del compagno. Gli occhi di Efestione sono limpidi, non preannunciano
tempesta, e Alessandro, stranamente, cerca di sdrammatizzare: -Sei
forse geloso, amore mio?-
Efestione porta le mani al suo collo e lo attira a sè
stringendo
lievemente, mentre una sua gamba sale a cingere possessivamente la vita
di Alessandro.
-Vuoi davvero parlare di cose così futili?- sussurra, e
Alessandro lo bacia, perchè no, non vuole parlare, vuole solo
sentirlo.
Vuole sentirlo suo, vuole che anche Efestione senta che lui,
Alessandro, gli appartiene.
Rassicurazione non richiesta, dovuta, cercata, eterna.
Si sveglia ma non vuole aprire gli occhi.
Sa che Efestione lo sta guardando.
Sa che Efestione è sveglio da almeno mezz'ora e lo sta
osservando attentamente.
Gli piace lo sguardo di Efestione addosso.
Cerca di soffocare uno sbadiglio, ma è troppo tardi; la mano
sul
suo fianco inizia ad accarezzarlo dolcemente, e il suo collo inizia ad
essere invaso da una pioggia di teneri baci.
E' così per tutte le notti che passano insieme, da quando
Alessandro ha memoria.
Apre gli occhi, e subito Efestione alza la testa per sorridergli e
sporgersi a baciarlo: -Buongiorno, mio Alessandro-
-Oh, Efestione, ma com'è possibile che tu ti debba svegliare
sempre prima di me?-
Il compagno di una vita sorride dolcemente: -Probabilmente anche il mio
corpo si rende conto del fatto che perdermi il privilegio di osservare
il tuo viso mentre dormi anche solo per un mattino sarebbe una colpa
che non potrei mai
perdonarmi.-
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Non so assolutamente come mi siano venuti fuori XD
Pensieri piuttosto random su Alessandro ed Efestione, che
sì, seguono un filo logico -avvengono ovviamente in
successione- ma di logico non hanno nient'altro, cioè
ò_ò
O forse è l'inizio di una fic che so già non
verrà proseguita perchè non ho altre idee XD
E così le posto in questa maniera, un pò come dei
'frammenti'.
Non so se ne arriveranno altri, per ora ho messo come avvertimenti
one-shot e completa, ma non è detto XD
Devo dire che non l'avrei fatto se non mi avesse incoraggiata la mia Ellie, a cui sono
incredibilmente piaciuti ù_ù Grazie, amour
♥
E non li starei affatto postando se non volessi fare un piccolo
regalino alla mia Vav
♥
Amore, praticamente dieci giorni e saremo insieme.
Ti amo, Phai ♥
Grazie a chi farà un salto veloce a leggere, che
Alè vi benedica *^*
Ils.
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