Questa
è una cosa altamente demenziale buttata
giù in mezz’ora di scrittura nel periodo degli
esami di maturità.
Siete avvisati.
Ma facciamo un minimo di presentazione.
Mai sentito parlare dei Three Days Grace? Non so quanto siano famosi,
ma personalmente mi piacciono molto. (Molti) Mesi fa ho
guardato il video di Break, la canzone che apre il
loro nuovo cd, Life
Starts Now. Ora, se vi capita, guardatevelo, quel video.
Giusto per
capire meglio di cosa sto parlando… Io ho cercato di
spiegare al meglio quello che fanno durante il video, ma non so se
è capibile come cosa a qualcuno che non conosce i
TDG… Al limite leggete e poi ditemi^^.
Disclaimer: i quattro della band, così
come le loro canzoni
o i loro cd, non mi appartengono. E la vicenda qui narrata non
rispecchia la realtà, ma è frutto della mia
(alquanto fervida) immaginazione.
E ricordate: Neil Sanderson non ride. Mai.
(O per lo meno quasi mai, nelle foto che ho visto io).
La
stanza rosa
I Protagonisti secondo me:
Adam Gontier (vocalist): il leader del gruppo; il
frontman. Mi piace
molto come canta… ma lo preferivo con i capelli
più corti.
Neil Sanderson (batterista e seconda voce): il duro,
se tale lo si
può definire. Posso dire che non l’ho mai (o quasi
mai, forse) visto sorridere nelle foto.
Brad Walst (bassista): aveva i capelli cortissimi.
All’alba
del 2009, quando hanno fatto il video, è comparsa una nuova,
fluente massa di capelli.
Barry Stock (chitarrista): da me soprannominato
“il
GGG”, grande gigante gentile, perché è
alto ma sempre sorridente.
Giorno X, mese Y, ora Z. Insomma, prima della produzione del video di
Break.
Produttore: …e quindi dovrete stare in
queste quattro
stanze, una per ciascuno. Arriveranno queste palle di vernice durante
il video, da una stanza all’altra, passeranno attraverso le
pale di ventilatore dentro i muri e vi prenderanno in pieno, ma voi
dovrete continuare a cantare e suonare, chiaramente, per quanto sporchi
di vernice. Ah, e vi dovrete vestire dello stesso colore delle stanze.
Barry: e di che colore sono queste stanze?
Produttore: *con fare fintamente
disinvolto* una bianca, una nera, una
grigia e una rosa.
*Tutti guardano il produttore, sconvolti*
Produttore: *rotolando gli occhi indietro,
esasperato, anche se in
fondo si aspettava una reazione simile* beh, insomma, che
avete da
guardare? Il rosa fa contrasto con il grigio! Ad ogni modo, vi lasciamo
cinque minuti per decidere come dividervi le stanze. Vado a sbrigare
delle faccende e torno, e quando torno dovrete aver deciso. *e
se ne va
(dove vada non è lecito saperlo)*
*Tutti lo guardano mentre se ne va, incenerendolo (purtroppo per loro,
solo metaforicamente) con lo sguardo*
Adam: *da grande leader qual è,
si volta verso i compagni e
prende in mano la situazione* ragazzi, dobbiamo decidere in
fretta.
Conoscendo quello lì, è praticamente certo che
tornerà tra due minuti al massimo.
Brad: ma questa storia della stanza rosa io non
l’ho
capita… Insomma, non eravamo un gruppo rock?! Che
c’entra il rosa?!
Neil: ci vogliono mettere in ridicolo! Lo so!
È un complotto
contro di noi! *alzando anche un pugno tanto per enfatizzare
il
concetto* Dobbiamo ribellarci!
Adam: Neil, posso capire il tuo sconcerto ad una
cosa simile, ma stai
decisamente esagerando. Presumo che si tratti semplicemente di una
tattica di marketing… Il rosa va di moda, di questi tempi.
(per nostra sfortuna.)
Neil: ma, Adam…! È rosa!
Uno di noi
dovrà vestirsi di rosa! Se non
è
un complotto questo…!
Adam: *mettendogli una mano sulla spalla*
ok, decideremo a sorteggio.
Così nessuno potrà dare la colpa a nessuno che
non sia sé stesso e la propria sfortuna.
Neil: *guardandolo male* starai
scherzando, spero. Io non
voglio avere il 25% di possibilità di
dovermi vestire di
rosa!
Adam: guarda che è una
possibilità su quattro. E
poi noi avremmo la tua stessa probabilità di capitare. *ma
in cuor suo nemmeno lui vuole avere una possibilità su
quattro di vestirsi di rosa*
Neil: appunto! È ben
una possibilità su quattro!
Ti rendi conto o no?!
Brad: io ci terrei a precisare che sono
d’accordo con lui,
Adam.
Adam: insomma! *con l’aria da
grande leader che va a farsi
benedire lasciando spazio a una “leggera” isteria*
Se non decidiamo così, come facciamo?!
Barry: non ci resta che l’altro
metodo…
*Gli altri si voltano verso di lui, perplessi*
Brad: l’altro metodo?
Barry: beh, quello non basato sulla fortuna. Ovvero,
ognuno
dà una motivazione per cui non vuole finire in quella stanza
e poi si decide qual è la meno decente e ci si manda quello
che l’ha detta.
Adam: *coglie la palla al balzo,
perché in cuor suo sa di
non poter vincere in una sfida alla fortuna con gli altri*
ok, allora
comincio io! Io non posso andarci, sono il leader,
che figura ci farei?
*dicendolo manco fosse una volontà divina, che lui
non ci
vada, in quella stanza* E poi se proprio devo dirlo,
preferirei andare
nella bianca, dato che sono anche dimagrito, così i vestiti
bianchi non lo fanno notare troppo!
Neil: *insieme agli altri lo guarda
perplesso per
quell’ultima costatazione; ma subito dopo si pronuncia anche
lui* ok. Io
non ci voglio andare perché ho un’immagine da
mantenere. Uno che nelle foto non sorride quasi mai e ha tanto la
faccia da duro come ce l’ho io non fa una bella figura ad
andare in una stanza rosa e a vestirsi
di… rosa…
*rabbrividisce*
Brad: *guarda Barry, con sguardo di sfida,
per poi accampare qualcosa
in testa e pronunciarsi anche lui* io non ci posso
andare! Vogliamo
mettere?! Devo fare vedere che ho di nuovo dei capelli lunghi! Se al
ritorno dei miei capelli sulla scena mi vesto di rosa, che razza di
figura ci faccio?!
*Neil e Adam lo guardano con uno sguardo ancora più
da
compatimento di quello che Neil aveva riservato all’ultima
affermazione di Adam, poi tutti si voltano verso Barry*
Adam: hai una motivazione anche tu?
Barry: *si maledice mentalmente per aver
proposto quel metodo, quando
è sempre stato fortunato nelle scommesse e sicuramente se
non avesse fatto quella proposta non sarebbe finito nella stanza rosa;
ma alla fine non trova nessuna scusa per non andarci veramente*
nessuna
in particolare… Vorrà dire che andrò
io. *sconsolato*
Produttore: *ritorna, tutto pimpante*
allora, ragazzi! Avete deciso?
Neil, Adam, Brad: *puntando Barry*
lui va nella stanza rosa!
Produttore: *battendo una mano sulla
spalla a Barry* oh, bene! E
non avete nemmeno fatto litigato, vedo! Mi fa piacere! E le altre
stanze?
Adam: io vado nella bianca!
Neil: io nella nera.
Brad: allora io vado nella grigia…
Produttore: bene! Ah, Adam! *sorride in
modo smagliante* Ti ho
già detto che chi andrà nella stanza bianca
riceverà le palline con la vernice rosa?
E così Barry ebbe una (seppur piccola) rivalsa…^^
Note
finali
Ok, non prendetela troppo seriamente. Primo, l’ho scritta in
mezz’ora o giù di lì, l’ho
proprio buttata giù, perciò non pretendo che sia
chissà cosa. Secondo, a volte il bisogno di mettere per
iscritto cavolate mi soggioga, mi prende e non mi molla
finché la cavolata non l’ho sparata. Comunque
l’ho buttata giù abbastanza velocemente, sulla
base di pensieri miei, perciò se non vi ha divertito o vi ha
fatto emeritamente schifo non avete che da dirlo… XD Anche
se spero che vi abbia per lo meno strappato un sorriso. Anche uno
piccolo piccolo…
Grazie per aver letto, se siete arrivati alla fine di questa cavolata!^^
xxx by mady
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