Guardò la città scorrere lentamente dietro i
vetri oscurati della limusine, vide la gente che si
affollava sui marciapiedi, con le buste piene, sorridere, parlare e divertirsi.
Vide una coppia abbracciarsi nell’attesa che scattasse il semaforo verde per i pedoni.
Sbuffò… perché la sua vita doveva essere
tanto diversa? Quanto avrebbe pagato lui per poter essere libero come tutti gli
altri… ed invece non c’era cauzione che potesse riscattarlo.
Questa volta però, si era organizzato
meglio…sapeva che non sarebbe mai potuto
fuggire, ma pochi minuti di libertà in più gli sembravano lo
stesso un tesoro inestimabile. Guardò l’interno
del suo zaino, berretto, occhiali da sole, felpa vecchia…aveva
tutto.
-Qualcosa non va?- il ragazzo biondo guardò
l’uomo seduto sul sedile anteriore accanto all’autista
-va tutto bene…- lo rassicurò appena, tornando
a guardare fuori pregustando la tanto agoniata
libertà.
Come previsto la limusine si
fermò, l’uomo vestito di nero uscì, entrando in un bar
all’angolo, l’autista poggiò il Times
sul volante ed iniziò a sfogliarlo.
Il ragazzo prese gli occhiali da
sole, inforcandoli velocemente, aprì silenziosamente la portiera, e si
precipitò fuori, non preoccupandosi neanche di richiuderla. Si infilò velocemente fra la folla ed indossò
il cappello scuro della Nike.
-Hei ma…- esclamò l’autista vedendolo correre
via, iniziò a suonare il clacson per attirare l’attenzione
dell’uomo vestito di nero.
-che succede?- esclamò
l’uomo tornando di corsa
-è scappato…è scappato un’altra
volta!- urlò l’autista scendendo dall’auto
-stupido dovevi controllarlo!!!-
sbraitò l’uomo vestito di nero.
Lanciò uno sguardo indietro, sembrava che gli avesse
pedinati, si infilò la felpa vecchia per
mimetizzarsi meglio fra la folla, continuando a mantenere un ritmo sostenuto.
-lo abbiamo perso…- disse con il fiatone l’uomo
vestito di nero all’auricolare
- deficienti cercatelo, non
può essere lontano!- disse una voce nell’auricolare – non
può andarsene in giro come se fosse chissà chi… non
può andarsene in giro così…è pericoloso!-
sbraitò ancora la voce.
-si capo!- mugolò l’uomo continuando a correre
fra la folla.