Mia piccola Melanine, cosa hai fatto?!
Perché l’hai fatto? Io non merito il tuo amore, io non posso essere amato.
 Porto dolore e distruzione alle persone che amo, si piccola Melanine War, io ti amo!
Se solo me lo avessi detto prima.. se solo.. se.. se solo.. niente!
Ti avrei mandata via per proteggerti da me. Saresti morta comunque!
Sono uno stupido.
Sono la causa della tua morte.
Non so quale forza mi abbia permesso di alzarmi, le mie gambe stanno per cedere mentre corro verso la torre di astronomia.
Arrivo in cima alla torre, ti vedo.
Bella, pallida, morta!
Ti prendo tra le mie braccia e inizio a piangere , come non ho mai pianto.
Ti stringo al mio petto, ti bacio la fronte smorta e vedo ciò che ti ha donato la “libertà” che tanto desideravi ; con la mano destra tieni ancora impugnata l’arma della salvezza, uno stiletto.
Hai trovato l’ autodeterminazione di cui necessitavi, grazie a questo stupido pugnale.
Mi hai lasciato colmo di dolore e di disprezzo per me stesso.
Ti sfilo dalle mani l’arma affilata, macchiata del tuo sangue.
Ancora piangente la prendo tra le mani, ti poso un lieve bacio sulle labbra e mi pugnalo a morte.