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1.
Che
Antonella fosse una ragazza poco paziente lo sapevano tutti, ma da
come ne parlavano gli altri ragazzi, quella volta aveva superato il
limite dei limiti.
Era
uscita dalla stanza correndo in quello scatto di rabbia aveva perso
tutta la sua grazia, inciampando sui suoi pantaloni larghi da
principessa orientale. Poi, una volta essersi cambiata, corse a casa
e si chiuse in camera sbattendo tutto ciò che le capitava
sotto
mano.
-Stupidi
loro, stupida la gara e stupidi i giudici! Che branco di DEFICENTI!-
mentre urlava come una pazza andò a sbattere contro un
bauletto
rivestito di cuoio e sentendo un rumore di cristalli che si
scontavano, lo aprì trovando una bottiglietta di liquido
celeste non
molto invitante.
“Perfetto!
Quando Soccorro ha detto che gettava tutta questa roba parlava a
vanvera!” i suoi pensieri si interruppero nel sentir entrare
Matias
col fiatone.
Doveva
aver corso un bel po' per essere ridotto in quello stato.
-A-Antonella...!-
disse quasi soffocando -Perchè te ne sei andata? C'erano le
premiazioni!-
-Premiazioni?!-
ripeté con voce altezzosa la divina -ti pare una premiazione
il
SECONDO
POSTO?!-
-Bhè
non è male... e devi ammettere che Patty e Bruno sono stati
molto
più bravi di noi...-
-Ho
sentito bene?! MOLTO PIU' BRAVI DI NOI?! NOI SIAMO I MIGLIORI, SONO
QUEI GIUDICI AD AVERE GLI OCCHI BENDATI!-
Anche
Matias stava cominciando a spazientirsi -OKAY, OKAY! Fai come vuoi!
Ma guarda che non si può vincere sempre! Questo non
è il tuo mondo
perfetto! Tu vuoi troppo, cara! Tieniti i tuoi desideri per te e per
le fantastiche persone perfette come te!-
Detto
questo, prese e chiuse la porta lasciando la divina ancora
più
infuriata che mai. Con il mondo, con Matias...
…
ma
anche con se stessa.
Perchè
aveva ragione: quel mondo non era suo, e non era perfetto.
Quasi
le veniva da piangere, ma cercava di trattenersi, perchè non
era nel
suo stile piangere. Sarebbe somigliata troppo a quella piccola
papera. Si sedette sul pavimento, rannicchiata contro un muro e lo
sguardo le ricadde sul bauletto ricoperto di pelle.
E
se...?
Ebbe
un idea e svelta aprì l'omonimo bauletto prendendo la
boccetta. Ebbe
un attimo di timore nell'aprirla, ma facendosi coraggio
stappò e
bevve tutto in un sorso.
Potevano
davvero i suoi desideri diventare realtà?
Ma
cosa voleva?
Una
vita perfetta.
Per
lei e per la sua famiglia.
Una
vita dove tutto le andava bene, dove tutti le davano ragione, dove
poteva essere divina PER
DAVVERO.
Voleva
tornare con Bruno, strapparlo
dalle grinfie
di Patty, e far in modo che quest'ultima fosse povera, sfortunata e
odiata da tutti quelli che prima le volevano bene.
Un
crudeltà, ma la rabbia e la voglia di vendetta non conoscono
limiti.
*
Quello
che avvenne dopo nessuno lo sa, e nessuno sa spiegarselo, nemmeno
Antonella stessa.
Si
trovò semplicemente svenuta sul pavimento della sua camera,
dove
aveva bevuto la pozione, senza il minimo cambiamento.
Si
guardò attorno, non era cambiato VERAMENTE niente.
Guardò
l'orologio che segnava le 23.47 e stanca morta si ritirò
nella sua
camera maledicendo il filtro che la stava facendo star male e che per
di più non aveva avuto effetto.
-Guardali
la, tutti a festeggiare...- mugugnò disprezzante guardando
fuori
dalla finestra, vedendo le luci di una festa della vittoria per la
nipote della preside -Dei grandi, grandissimi deficienti...-
***
E così
rieccomi qui U_U.
Dopo
un ipotetico "fallimento" dell'altra mia serie a causa
mancanza
di idee sveglie, torno con questa storia che spero ispiri qualcuna :)
Beh, la chiudo qui,
baci <3
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