For You
Brothers ~ Sai & Shin Collection
For You
Come
tutti gli anni era giunta anche a Konoha l’ormai onnipresente
festività invernale da tutti conosciuta con il nome di
“Natale”. Come di consueto le strade si riempivano di
persone, festoni, luci, gioia. Tanta era la confusione ma anche la
trepidazione con cui tutti attendevano l’arrivo della lieta festa
volta a scaldare i cuori. Ovviamente non tutti potevano festeggiarla
come si conveniva, chi per differenti credo religiosi, chi invece
perché una vera famiglia non l’aveva mai avuta. E questo
era il caso specifico del bambino di dieci anni che scrutava curioso la
vetrina di un negozio. Le manine bianche poggiate appena sulla
superficie trasparente, gli occhioni nerissimi puntati con fanciullesco
interesse su quella meravigliosa scatola di matite colorate. Era un
prezioso set da 32 colori, nulla a che vedere con i carboncini e le
matite scure che usava lui di solito per disegnare.
Erano davvero bellissimi esposti
lì in quella stupenda scatola di legno lasciata aperta per
poterne scorgere l’antro misterioso. La felicità del bimbo
scemò in uno sbuffo di freddo quando frugando nelle tasche si
rese conto di non avere soldi. Quel poco che aveva guadagnato con le
recenti missioni li aveva già spesi per comperare
dell’inchiostro adeguato al suo tipo di chakra. Gli serviva per
le missioni e quindi era un acquisto assolutamente indispensabile.
Il piccolo sognatore trasalì
quando vide una figura riflettersi nel vetro – Ehi Sai, tutto
bene? – domandò il ragazzino poco più grande dai
capelli argento.
Sai fece un timido cenno
affermativo con il viso – Certo, fratello! - e si
allontanò lesto da quel negozio tentatore. Non poteva
permettersi quel set di matite colorate, perché dunque restare
lì a sospirare?
Shin, questo il nome del più
grande, si soffermò prima sullo sguardo del compagno più
piccolo e poi su quella vetrina. L’equazione fu semplice
così come il risultato che ne conseguì nella sua mente.
Lo raggiunse correndo, affondando i piedi nella neve morbida appena
caduta – Stavi guardando quella scatola di colori? – si
affrettò a domandare curioso. Sai sussultò colto nel vivo
delle sue emozioni e con un certo imbarazzo rispose –
Sì… -
Un sorriso sornione si dipinse sul
viso di Shin che prese a scompigliargli affettuoso la chioma corvina
– Perché non scrivi una lettera a Babbo Natale? Sono certo
che ti porterà proprio quel dono in regalo! – la faccia
semi seria e imbronciata che ne conseguì stupì il
ragazzino.
- Fratello, guarda che non sono un moccioso! Lo so che Babbo Natale non esiste… -
- E tu come puoi
affermarlo con tanta sicurezza? Chi è secondo te che porta i
regali a tutti i bambini la notte di Natale? –
- Ovviamente i
genitori! Comperano i regali prima e poi li nascondono sotto
l’albero la vigilia, così al mattino i bambini credono che
sia stato Babbo Natale a lasciarli lì… un trucchetto
banale ma efficace! -
- Aha, non posso credere che tu sia già così cinico alla tua età! –
- Non sono cinico, dico solo la verità! –
- Bè, non
fa male di tanto in tanto credere in qualcosa di fantasioso come Babbo
Natale! – replicò decisamente indispettito Shin.
- Non temere fratellone, non ho bisogno di credere in queste sciocchezze! –
- Sul serio? E
perché mai? – Sai attese qualche istante prima di
rispondere. Afferrò con noncuranza la mano del fratello prima di
sussurrare – Perché io ho te… non mi serve
altro… - Shin sgranò gli occhi sorpreso dinanzi quel
gesto. Sapeva che non avrebbe dovuto provare quel sentimento
così forte e incondizionato per quel bimbo che considerava come
un fratellino; il dogma della Radice gli imponeva di non “provare
alcuna emozione” ma lui non era mai stato il tipo da sottostare
alle regole. Gli sorrise felice lasciando che le guance si
imporporassero di un rosso vivace.
- Ti
ringrazio… - e strinse con più fermezza la mano del
fratellino, perché per Shin quel piccoletto che se ne stava
sempre in un angolo a disegnare tutto solo era davvero parte della sua
famiglia ormai. Quanta importanza potevano avere i legami di sangue quando trovavi qualcuno con cui condividere le gioie e i dolori della vita?
Rientrarono così silenziosi nel loro dormitorio, stretti mano nella mano e un tiepido sorriso a deformare le labbra.
* * *
Infine la fatidica notte di Natale
giunse, c’era un silenzio irreale a Konoha rotto solo dal
sibilare del vento. Il paesaggio bianco, tutto ricoperto da un manto di
soffice neve e il cielo tinto di rosa con sprazzi di nuvole.
C’era quiete ovunque, anche
nel dormitorio dei membri della Radice, tutti quanti erano già
nei loro letti e dormivano sereni. Tutti tranne uno. Nascosto dal
lenzuolo e come unica compagna la fioca luce di una candela, Sai
disegnava disteso sul materasso. Anche se aveva sonno ci teneva a
riportare sul suo libro illustrato le gesta delle ultime missioni
svolte da lui e suo fratello. Non vedeva l’ora di concludere quel
libro, ci teneva tantissimo a mostrare un certo disegno a suo fratello. Ma come gli aveva già confidato poco tempo fa ci sarebbe voluto ancora un po’.
Finì con cura di disegnare
la pagina e soddisfatto richiuse l’albo per poi nasconderlo nel
solito cassetto lontano da occhi indiscreti, soprattutto di quel
curioso di Shin! Si stiracchiò, era davvero stanco, ma prima di
coricarsi e dormire doveva andare assolutamente in bagno. Gli effetti
di tutto quel latte che aveva bevuto prima si stavano facendo sentire.
Sgusciò silenzioso dalla camerata e si diresse verso i bagni,
sulla strada di ritorno si soffermò lungo il corridoio deserto.
Qualcosa lo aveva colpito, una delle finestre che prima era chiusa ora
era misteriosamente aperta e cigolava sinistra mossa dal vento.
Deglutì a vuoto, che si
trattasse di un intruso? Senza perdere il suo sangue freddo si
avvicinò alla suddetta finestra. Guardò fuori ma non vide
l’ombra di impronte sospette, che la neve che fioccava abbondante
le avesse già cancellate? Impossibile, erano passati appena due
o tre minuti. Con cautela controllò anche gli altri corridoi, ma
niente, non vi erano tracce o segni di una possibile intrusione. Fece
allora spallucce, forse si era allarmato per nulla. Forse era stato
davvero il vento a far spalancare quella finestra, anche se gli era un
po’ difficile crederlo.
Ma la stanchezza e il freddo
pungente lo fecero desistere da qualunque teoria, ritornò lesto
nella camerata e si infilò subito sotto le coperte. Il piacevole
calduccio di prima lo avvolse nuovamente riscaldando le membra
infreddolite dalla sua passeggiata notturna fuori programma. Prima di
spegnere la candela rivolse uno sguardo a Shin che per tutto il tempo
se ne era stato nel suo giaciglio a dormire profondamente nella stessa
posizione scomposta. Sorrise divertito, aveva una tale faccia da scemo
quando dormiva, prima o poi lo avrebbe ritratto in un disegno ne era
certo.
Chiuse gli occhi e finalmente si
assopì. Non era solito ricordarsi dei sogni che faceva, ma
quella notte ne fece uno talmente strano che non poté
scordarselo; un uomo dalla stazza abbondante che veniva verso di lui,
vestito di rosso dalla testa ai piedi, una folta barba bianca e una
risata davvero bizzarra. Da un ampio sacco estrasse quello che pareva
un pacchetto regalo e glielo porse sorridendo. A Sai rimase impresso il
colore della carta, così bianca da ferirgli gli occhi. E proprio
quando stava per domandargli chi fosse il trillo della sveglia lo fece
destare di soprassalto. Si mise seduto passandosi una mano nei capelli
scompigliati – Che razza di sogno… - muovendosi
urtò qualcosa – Eh? – sul cuscino c’era un
pacchetto regalo avvolto in una delicata carta bianca.
Sai strabuzzò gli occhi sorpreso e si guardò attorno
stranito. In quella stanza c’erano solo lui, Shin e un paio di
altri coetanei. Erano già tutti svegli tranne Shin, come sempre.
- Ragazzi
scusate, lo avete lasciato voi questo pacchetto? – tutti i
ragazzini dissero di no, che fosse stato Shin? Il suddetto ancora si
rigirava fra le coperte mugugnando frasi senza senso. Si ricordò
che la notte precedente aveva visto quella finestra aperta,
forse…
Attese che gli altri uscirono e poi
scartò piano quel misterioso regalo. Quando le sue dita
sfiorarono quella preziosa custodia di legno gli si illuminarono gli
occhi. Era il bellissimo set di 32 matite colorate che aveva visto in
quella vetrina solo due giorni prima! Felice come solo un bimbo della
sua età poteva esserlo, strinse a sé quella scatola
sorridendo emozionato. Fu solo allora che la voce assonnata di Shin gli
giunse alle orecchie – Nah, Sai… che ore sono? Uh? –
stropicciandosi un occhio era sceso dal letto e si era avvicinato a
quello del compagno – Ehi, hai ricevuto un regalo! –
esclamò sorpreso lui. Sai lo osservò e poi replicò
– Grazie fratellone… -
- Eh? E per cosa scusa? Non sono mica stato io a farti quel regalo! –
- Dai smettila, lo so che sei stato tu! -
- E come avrei
potuto scusa? In questi ultimi due giorni siamo sempre stati assieme,
dimmi tu dove lo trovavo il tempo per farti il regalo, tenerlo nascosto
e farlo apparire magicamente sul tuo cuscino stamattina! –
- Non so come tu abbia fatto, ma lo hai fatto! –
- Aha, ma che testa
dura che sei! Non sono stato io! Di sicuro Babbo Natale sapeva che
desideravi tanto quei colori e così stanotte te li ha portati!
– affermò con sicurezza Shin. Ma Sai non ci cascava, era
sempre stato un pessimo attore suo fratello. Ora tutto gli tornava; la
finestra aperta, le impronte sulla neve cancellate. Perfino tutto quel
latte che gli aveva fatto bere prima di andare a dormire erano solo una
scusa per tenerlo lontano il tempo occorrente per andare a prendere il
regalo nascosto chissà dove.
- Ehi, fratellone… -
- Cosa? –
- Buon
Natale… - quel sorriso sincero stampato su quel visino pallido
era di sicuro il dono più bello per Shin. Era valsa la pena
faticare un po’ per fargli quel regalo e anche se non si prendeva
il merito, era felice lo stesso. Anche negli anni avvenire
continuò a mostrarsi sorpreso e ignaro ogni volta che la mattina
di Natale Sai si trovava un regalo sul cuscino. Continuando a fargli
credere che Babbo Natale non si scordava mai dei bambini orfani come
loro. E Sai, che al contrario di lui era più bravo a mentire,
pur di farlo felice per un po’ fece finta di credere davvero
nella favola di Babbo Natale. Anche se quando scartava il regalo
ringraziava sempre il suo fratellone e non il buffo signore vestito di
rosso che piombava “misteriosamente” nei suoi sogni proprio
la vigilia di Natale. Ma per il suo amato fratello avrebbe fatto questo
ed altro.
Buon natale fratellino…
END
29/11/10
* * *
Buona
sera a tutti cari lettori!! E' con piacere che inauguro la prima di tre
fiction Natalizie dedicate alla serie Naruto!! Oltre a ciò
questa è anche la prima fiction di una nuovissima raccolta
dedicata a Sai e a suo fratello Shin!! Non ho potuto resistere, alla
luce degli ultimi capitoli (e non scendo nei dettagli per non fare
spoiler! XD) non potevo starmene ferma e buona senza scrivere qualcosa
dedicato a questi due ragazzi!!!! ç O ç
Mi è tornata l'ispirazione per scrivere qualcosina su Shin e Sai
e in questa raccolta a differenza della precedente Memories sarà caratterizzata da generi più svariati, forse ma dico forse sperimenterò anche qualche AU con loro due! * *
Umh, non c'è molto altro da dire, domani è la vigilia di
Natale e finalmente poi sarà Natale! Quest'anno non ho percepito
molto lo spirito Natalizio, però l'ho sentito con piacere mentre
scrivevo queste fiction, è stato davvero bello! Stare senza pc
per quasi un mese (a causa di un guasto... =_=) mi ha dato modo di
rilassarmi e concentrarmi sulle fiction (grazie al pc di mia madre che
sarà troppo vecchio per una connessione internet ma va benissimo
per scrivere con Word! XD) e la lettura di manga in arretrato, della
serie "non tutti i mali vengono per nuocere", almeno ho sfruttato bene
il tempo libero! ^ ^
Non ho molto altro da dire per ora, risponderò con maggiore cura
alle recenti bellissime recensioni nella prossima fiction che
pubblicherò, intanto colgo l'occasione per ringraziarvi tanto
tanto!!!! Mi raccomando tenete d'occhio il mio account, vi attendono
tante nuove fiction!!
Un grosso bacione a tutti!!!
See you soon fan writer...
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