Dramione Backstage

di malandrina4ever
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CAPITOLO 6.

 



Hermione e Ginny camminavano verso la Sala Grande, silenziose. 

Ginny era troppo intenta a scoccare occhiate maliziose in giro per parlare con l’amica ed Hermione aveva un chiodo fisso in mente.

Anche se avrebbe preferito avere un chiodo vero conficcato sulla fronte.

Naturalmente non c’è davvero bisogno di dire chi era la persona a cui la riccia Grifoncina non riusciva a smettere di pensare: è lo stesso dietro cui sbava ogni fan di Dramione che si rispet...ogni fan di Dramione.

Ma anche se non ce n’è bisogno, lei lo dirà lo stesso di chi si tratta, solo per poter scrivere il suo nome in corsivo. 

Hermione non riusciva a smettere di pensare a Draco Malfoy.  Sì, sì, avete sentito bene! Proprio quel Draco Malfoy! Il Principe Dei Serpeverde -carica che sicuramente conoscete, dato che la Rowling la cita così tante volte, il Dio Del Sesso, ci siamo capite, no?

Era successo qualcosa pochi minuti prima, quando i loro occhi si erano incrociati - evidentemente prima giravano con una benda sugli occhiQuando oro e argento si erano fusi insieme, qualcosa era cambiato dentro Hermione, cambiato per sempre.

Quando i cieli in tempesta del Principe Delle Serpi si erano scontrati con le nocciole caramellate al cioccolato della Regina Dei Grifondoro, Hermione aveva sentito chiaramente una gran voglia di darla a Malfoy.

E quella voglia non l’aveva più lasciata e non la lascerà mai.

Dagliela. 

Dagliela.

Dagliela.

Mille voci sembravano gridarglielo in coro, coprendo le chiacchiere di Ginny sulla moda o sui ragazzi. Rigorosamente sulla moda o sui ragazzi.

Perché Ginny non poteva parlare d’altro, lei non glielo permetteva.

- A che pensi, Mione? 

Ginny sapeva a cosa pensava Mione, ovvero ad un ragazzo, solo per questo poté formulare la domanda.  

Mione aprì le carnose, piene, rosse, fragolose, attraenti, sex...insomma, le MarySuesche  labbra per rispondere, ma dalla sua bocca non uscì nessun suono: tutto si era fermato.

Lei aveva appena avuto un colpo di genio –naturalmente restando in un’ottica Dramionesca.

Improvvisamente Mione e Ginny si ritrovarono a camminare all’indietro velocissime, così come gli studenti accanto a loro. Pochi secondi e la scena della fusione fu ripetuta al contrario, finchè Ginevra e Mione non si trovarono di nuovo sole, dirette ad una velocità normale verso la Sala Grande.

Il tasto DELETE aveva ultimato il suo compito. 

“Maledizione!” pensò Hermione irritata, varcando la soglia della Sala Grande “Perché ha cancellato quella scena? Ora la dovremo rifare!”

Prima che potessero avviarsi verso il tavolo dei Grifondoro, furono intercettate da Albus Silente, che si rivolse immediatamente a Mione, troppo impaziente di darle la notizia che avrebbe portato al compimento della Dramione per preoccuparsi di mantenere un minimo di IC o anche solo di invitarla nel suo ufficio.

- Signorina Granger, le devo parlare.

Ginevra, considerata la sua inutilità in quel momento, si sgretolò.

- Mi dica, preside.

- A partire da domani lei e il signor Malfoy non dormirete più nelle vostre stanze: passerete le notti in un dormitorio al settimo piano, dietro l’arazzo raffigurante un’ape posata su un fiore, – spiegò il preside – La parola d’ordine è Sex. Buona serata

Detto ciò si allontanò velocemente, non richiamato da nessuno.  Non c’era bisogno di inventarsi una scusa plausibile per giustificare la futura convivenza di Re e Regina: nessuno avrebbe fatto domande.

    

 

 






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