Lost aNd Found Ch 3- "EpilogO"
Per
favore leggete ciò che ho scritto in fondo a questo capitolo, poiché
pongo una domanda importante a cui DAVVERO gradirei una
rispostaaa!!!xP ne ho davvero bisogno, perciò...pleaseeeee!(è
sempre sulla storia ovviamente)xD
Grazie a
chi ha recensito e a chi ha seguito questa piccola storiella fino alla
fine, non so quando scriverò il seguito, ma comunque ci sarà (e con un rating più alto ;P)
perciò occhi aperti!xD
Grazie
a:
Cyborg22-
Si, la tua
recensione mi ha fatto davvero piacere (soprattutto perché è
positiva ;D) e grazie per i complimenti a chibi Kaname . Possiamo
dire che la sua lotta interiore servirà a farlo avvicinare sempre di
più a Zero e a giustificare i suoi cambiamenti futuri.
Susyko-
Grazie per
il consiglio e penso proprio che utilizzerò la trasformazione di
Zero in un modo simile sulla psiche di un Kaname cresciuto!
Mago666-
Grazie
mille per i complimenti e anche secondo me sarebbe più divertente
così- inoltre (Per citare qualcuno anche se non ricordo chi sia)... la
storia è di chi la legge ;)
Bene!
Ora buona lettura e... scuse infinite per il ritardo!!xP tra natale,
faccende personali e pigrizia non ho avuto il tempo di scrivere l'ultimo
capitolo (che tra l'altro è uscito anche piuttosto corto...>.<)
In ogni
caso spero vi piacciano anche queste ultime paginette e che recensiate ancora ovviamente!!xD
CHAPTER
3
Dopo
quella sera Zero e Kaname non si rividero più, e presto un altro
accadimento sconvolse di nuovo la vita di Zero, facendogli
dimenticare anche quell'unico incontro.
L'unica
cosa che gli rimase fu un ciondolo di cristallo con dentro una rosa
di sangue che per qualche motivo continuava a portarsi sempre dietro
nonostante non indossasse mai.
Cinque
anni dopo(??)
Era
notte inoltrata ormai, e fuori nevicava da quelle che sembravano ore,
lasciando un manto bianco a ricoprire il paesaggio.
In una
delle stanze, un giovane pureblood era seduto elegantemente su una
sedia dalla stessa aria antica e lussuriosa di tutto il resto della stanza. Stava guardando fuori dalla
finestra mentre sorseggiava distrattamente del tea al latte, i suoi
pensieri completamente nascosti dietro l'espressione illeggibile che
ormai si era abituato a portare incessantemente.
Davanti
a lui vi era una larga scacchiera e dall'altro lato, su un'altra
sedia identica alla sua, vi era seduto un altro giovane vampiro intento a
studiare attentamente la disposizione delle pedine sul piano di
gioco, elaborando la sua prossima mossa.
Dopo
aver mosso il suo cavallo in modo di rallentare ancora di qualche
mossa l'inevitabile scacco matto che sapeva stava per arrivare, alzò
gli occhi sulla figura davanti a lui e un caldo e genuino sorriso si
allargò sulle sue labbra. -Kaname, in questi anni sembri piuttosto
gradire quel tea, anche le cameriere l'anno notato ormai-, commentò
divertito il vampiro biondo.
A quelle
parole il pureblood si girò e due occhi del colore del vino rosso si
puntarono in gentili occhi azzurri. -Già... mi ricorda sempre di
qualcuno... e anche il budino al cioccolato come avrai sicuramente
notato-, un leggero sorriso si allargò anche sulle sue labbra,
mentre i suoi occhi si perdevano una volta ancora nel paesaggio fuori
dalla finestra. Un'aria nostalgica in essi.
-Uh?
Qualcuno di speciale?-
-Già,
davvero speciale se vuoi saperlo, Takuma-
Takuma,
il quale gli aveva fatto la domanda per lo più scherzosamente, lo
osservò sorpreso. Il sorriso di Kaname si era addolcito mentre
parlava, mentre i suoi occhi si erano riempiti di calore. Qualcosa di
davvero raro per il giovane, poiché voleva dire rivelare ciò che realmente provava
e il pureblood raramente lo faceva. Solo con Takuma si lasciava
andare un poco, ma solo per il fatto che i due erano amici d'infanzia
e piuttosto vicini. -Chi è questo qualcuno se posso chiederlo? E come mai non me hai
mai parlato?-, chiese sorpreso, ma sempre in tono gentile e cortese
nonostante un po' apprensivo.
Il
pureblood tornò di nuovo a guardarlo.
-Non
avevi mai chiesto prima. E non ti preoccupare, anche se indubbiamente
è qualcuno di cui tuo nonno disapproverebbe, dubito fortemente che
avrò la possibilità di vedere ancora questa persona.-
-Meglio
così, non sarebbe saggio sfidare il volere del nonno.-, sospirò
Takuma sollevato, ma un sorriso dispiaciuto si allargò comunque
sulle sue labbra alle parole che uscirono dopo dalle labbra
dell'altro vampiro.
-Già,
indubbiamente è meglio che non ci rivediamo. Non vorrei mai mettere
in pericolo questa persona-, concordò tristemente. Poi aggiunse
-Anche se mi piacerebbe sapere se sta bene, e che aspetto ha ora...-
In un
movimento distratto, spostò velocemente il suo cavaliere sulla
scacchiera, dando scacco matto a Takuma e chiudendo la partita. Il
vampiro, che era convinto di aver rimandato la sua sconfitta almeno
di un altro po', non poté trattenersi di far passare il suo sguardo
sbalordito tra il pureblood e la scacchiera, cercando di capire dove
aveva sbagliato.
Kaname intanto perse di nuovo il suo sguardo fuori dalla finestra, i
suoi pensieri ora spostati in una direzione particolare che avevano
preso piuttosto spesso in quegli ultimi anni.
Cinque
anni erano passati da quando per la prima e ultima volta aveva visto
quell'umano così strano e gentile. Il suo salvatore.
Quasi
istintivamente la mano gli corse al petto dove, nascosto sotto il
tessuto dei vestiti, il ciondolo ametista donatogli dall'hunter era
sempre rimasto.
Zero...
ripeté nella mente come aveva già fatto molte e molte volte prima
di allora. Ma non aveva mai pronunciato il suo nome ad alta voce dopo
quell'unica volta, quando lo aveva salutato.
In
realtà aveva provato a cercarlo dopo che la sua situazione si era
stabilizzata. Era tornato alla casa in cui aveva visto il ragazzo
entrare per andare a prendergli il budino – ancora ora si ricordava
con estrema precisione la strada – ma non vi aveva trovato nessuno. Tutto
ciò che era rimasto era un edificio abbandonato che sembrava
essere stato anche piuttosto maltrattato, con la porta scardinata e
delle finestre rotte. Aveva solo dato un'occhiata veloce dentro, in
quanto i suoi sensi gli avevano già confermato che non c'era nessuno
all'interno dell'edificio abbandonato. Forse se sarebbe andato un po'
più avanti avrebbe visto il sangue vecchio che riempiva la stanza
successiva, ormai secco da troppo tempo per emanare ancora un odore
percepibile da quella distanza, anche per l'olfatto specialmente
sviluppato di un pureblood. Ma non l'aveva fatto. Né aveva visto la
fornitura sparsa nei posti più impensabili nella stanza, tutta
spaccata e rovinata dando l'impressione di essere stata colpita da un
tornado. O scaraventata via con forza sovrumana.
Se n'era
semplicemente andato, deluso e quasi sollevato allo stesso tempo di
non aver incontrato il suo salvatore. Sapeva già che la situazione
in cui era era pericolosa, ma non aveva resistito ad andare a vedere
almeno una volta. Perciò non poteva che chiedersi se forse era stato
meglio così. Quel ragazzo così strano, buono e gentile, era l'ultima
persona che voleva mettere in pericolo. Soprattutto visto che per il
suo salvatore sarebbe stato molto più facile morire di altri se gli
fosse rimasto vicino. Era umano dopotutto.
Si, non sarebbe più
andato a cercarlo aveva deciso. Gliel'aveva detto lui che doveva
trovare la forza di difendere le persone che gli stavano care, no? E
lui era decisamente una di quelle. Zero... La sua persona speciale...
.
.
.
...THE
END...
Fineeee!!
xD ho finito finalmente. Lo so che questo capitolo è piuttosto corto
(e che ci ho messo un po' di tempo a pubblicarlo.xP) ma dopotutto era
solo l'epilogo. E quelli delusi o in qualche modo dispiaciuti dalla
fine della storia... non disperate!! come vi ho già detto sto
morendo dalla voglia di vedere come sarà l'incontro tra Kaname e
Zero una volta cresciuti, perciò ho tutte le intenzioni di scrivere
un sequel!!(Prima o poi) U.u
In ogni
caso, se qualcuno di voi se lo sta chiedendo... si, le condizioni
della casa di Zero in cui la trova Kaname sono le conseguenze di uno
scontro; ma questo lo spiegherò bene nel seguito. In ogni caso,
giusto per farvi sapere... il giorno dopo l'incontro tra i due,
Shizuka trova la casa in cui si erano rifugiati Zero e gli altri, e
li attacca.
A questo
proposito, sono indecisa su un'altro piccolo particolare,
infatti ho cercato di lasciare le cose piuttosto ambigue in modo che
sia possibile sia uno sviluppo che l'altro... devo coinvolgere
Ichiru nell'attacco?
A dir la
verità io sono molto tentata a coinvolgerlo, magari senza che
ancora nessuno ne venga a conoscenza così che lui rimane al fianco
di Zero anche dopo la trasformazione.... Cosa ne dite? Rimane o se ne va? Amico o nemico? A voi la
scelta!!
Un'altra
cosa!! io stavo pensando di non far apparire Yuuki nella
storia, ma sono piuttosto indecisa... volendo però la sua
presenza ci potrebbe stare(sempre con qualche aggiustamento), e
anche quasi nello stesso modo che nel manga (figlia adottiva di
Cross, salvata da Kaname – ma in un differente periodo di tempo,
quando la ragazza è più grande – e soprattutto davvero umana)
Prima mi
rispondete prima andrò avanti con la storia, quindi se volete
un seguito... recensite, RecensitE, RECENSITE!!!xD e aiutatemi a
trovare una risposta perché davvero sono indecisa U.u
spero vi
sia piaciuto leggere questa storia come io ho adorato scriverla
(Kaname è semplicemente troppo ADORABILE senza tutte quelle barriere
alzate!!e poi... ha paura del buio!!xP beh, di stare solo, ma è
comunque una cosa troppo adorabile secondo me -^.^-)
Ps: Anche se ho ricevuto solo tre recensioni fino ad ora del capitolo
precedente, tutte mi hanno votato per Zero di diventare un ex-humans,
perciò così sia, dato che anche io tendevo verso questa
soluzione.xD
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