Salice Piangente

di winry8827
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 Salice piangente
 
In un riverbero di cielo,
Immerso in un verdeggiante
Drappeggio e in un
Salice nato al margine
Del lago ti ho rivisto.
È l’alba ed una lacrima
Solca il mio volto, essa
Rifulge raggiante un raggio di sole
Che carezza la nivea pelle, quel tocco
Caldo fa sorgere un gelido ricordo.
Come il piangente albero
Piango al rimembrar di una
Persona, la cui vita è giunta
Da tempo al suo tramonto.
Il salice è un caro amico
Comprende la mestizia del mio animo
E sofferente partecipa al mio dolore.
 















Note autrice...
Salve a tutti questa poesia in versi liberi è molto personale, per capirci spiego qualcosa.
Il riverbero (riflesso) di cielo è il lago (che poi menziono) ed è lui stesso immerso in un prato (verdeggiante drappeggio), mi piaceva l’idea di invertire le cose, è l’acqua ad essere immersa nella terra e non altro in essa.
Ho voluto descrivere questo paesaggio per la sua suggestione ed immensa tristezza e proprio quest’ultima caratteristica genera un triste ricordo quello di una persona scomparsa da molto tempo (la cui vita è giunta al tramonto, mentre il ricordo avviene all’alba di un nuovo giorno).
Poi il raggio di sole, appena sorto, fa sorgere un triste (quindi freddo) ricordo.
Ho utilizzato alcune consonanze, un ossimoro, una similitudine e una metafora (forse troppe figure retoriche per una poesia così piccola).
Spero vi possa piacere o emozionare.
Ringrazio chi legge e chi commenta, sperando lo farete.

 

 





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