Stringimi ancora più forte.

di AidaKeehl
(/viewuser.php?uid=119860)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ero con Soubi nella mia camera. Diceva di amarmi, e mi teneva le mani.
Mi facevano male quelle parole, mi facevano male e allo stesso tempo sentivo un mal di pancia stranamente piacevole e il cuore mi batteva a 150 all'ora, pero' volevo si allontanasse da me. C'era una gran confusione in me. 
Comincio' a mordermi il lobo sinistro. Gli dicevo di smetterla, di no, ma lui continuava e io volevo continuasse, non avrei mai voluto che smettesse. Era cosi' strano per me... E intanto dentro di me cresceva quel desiderio, che in me mai c'era stato prima d'ora.
Lui mi diceva di lasciarmi andare, di sapere quanto lo volevo ma era solo che avevo paura. Aveva ragione. 
Allora mi lasciai baciare, e lo strinsi ancora più forte, e mi faceva stare bene. Avrei voluto che quel momento durasse per sempre.
Mi prese in braccio e mi porto' sul divano. Mentre ci baciavamo, uno sull'altro, si sbottono' i pantaloni. Stavamo per andare oltre.
Poi lo fermai, mi staccai. Non me la sentivo ancora. 
Ritsuka. 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=629730