A Little, Tiny Vulcan Problem!

di LaMicheCoria
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cp2

Capitolo 2
Ma Joule e T’Pau fanno davvero rima o è solo un’assonanza? Quando il Fluff si insinua peggio della nebbia.

 

(Una settimana dopo il “una settimana prima”)
Era bella, procace, tutta curve, ma che non dava il mal d’auto, occhi da gatta, movenze feline, voce di pantera, suadente come la tigre..fortunatamente, il corpo era quello di una donna e non di una sfinge.
-Oh, Capitano- mormorò lei, leccandosi le labbra rosse –Oh, Capitano..-
Sospiro bollente.
Lo dicevo io che l’impepata di cozze a cena non era adatta per un proseguo “romantico”, ma tant’è..
-Mia cara- le rispose Jim, prendendole la mano affusolata e sfiorandola con le labbra –Ci siamo appena conosciuti..chiamatemi Jim-
Potrei commuovermi.
-Oh Jim- sussurrò lei con fare languido –Siete così bello, così coraggioso, così temerario, così seducente, così sensuale, così romantico, così capitanoso..-

Errata corrige. Potrei vomitare.
-Oh, Belladonna- Kirk l’orsetto sensualmente romanticoso, le sistemò una ciocca bionda dietro l’orecchio –Tu sei più bella della mia Enterprise..-
Sacrilegio!
-I tuoi capelli d’oro come le caramelle mou, i tuoi occhi viola di radicchio, le tue labbra rosse di ravanello..-

Errata corrige II, la vendetta. Ora vomito. E non vorrei dire un’assurdità, ma secondo me il Capitano ha fame..
-Oh, Jim!- ansimò lei, portandosi teatralmente la mano al petto –Oh, Jim!
Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim!-
No, non pensate male..
- Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim!-
Non è come sembra!
- Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim! Jim!
Jim! Jim!-
Ve lo giuro..
-BelladonnAAAAAH!-
Ecco! Vedete! Pensate sempre male, e poi..
Ma ora descriviamo meglio la scena, altrimenti non ci si capisce nulla:
Inquadratura A: Letto di Jim
à Lenzuolo decorato con mini stampe della Enterprise disfatto.
Inquadratura B: Jim
à Capitano sconvolto, faccia pallida, occhi in fuori tipo orata sul banco nel mercato del pesce, capelli dritti, ma in nonostante tutto in piega perché lui è James Tiberius Kirk e NON PUO’, ripeto, non può farsi trovare spettinato, bocca spalancata e mosche spaziali che entrano giubilando per l’apertura del nuovo tunnel degli orrori.
Insomma, la versione Trekker dell’Urlo di Munch.
Come la si riconosce da quella originale? Dubito che il soggetto di Munch fosse terrorizzato da un Klingon in topless che gli mandava baci e gli faceva l’occhiolino.
Inquadratura C: Spock
à Soldo di cacio Vulcaniano a cavalcioni sulla pancia del sopracitato Jim.
Kirk sbatté più volte le palpebre, mentre i circuiti del suo cervello stavano ancora cercando di capire la connessione esistente tra l’impepata di cozze ed una pantera. Quando si dicono le priorità..
-Spock..- cominciò il Capitano con voce impastata dal sonno –Che cosa ci fai qui?-
-Non riuscivo a dormire- pigolò il Vulcaniano, stringendo a sé il peluche a forma di radice matematica, chiamata dal piccolo Radichetta Cubica.
Il Capitano sbadigliò e si passò una mano sulla faccia, mentre Spock incrociava le gambe e si sistemava meglio sulla sua pancia, strofinando ben bene il sederino fasciato nel pigiama blu elettrico con le stampe di logaritmi sul lenzuolo della cuccetta.
-Come hai fatto ad entrare?!- esclamò d’un tratto l’uomo, accorgendosi solo in quell’istante che la sera prima aveva lasciato il piccolo a dormire in Infermeria.
-Mi ha lasciato qui Bones- spiegò Spock con fare candido, mordicchiando l’indice del radicale –Borbottava borbottii borbottando!- concluse con un risolino.
-Ma che…?-

 

(Infermeria, poche ore prima)
-Buonanotte, Spocky-pooh- cinguettò Christine, chinandosi sul lettino e dando un bacio sulla fronte del Vulcaniano –Sogni d’oro-
-‘Notte Christine- biascicò quello, sfregandosi coi pugni gli occhioni assonnati.
L’Infermiera lo salutò ed uscì, mentre Bones scuoteva la testa da dietro il tavolo
-Nonno Bones?- lo chiamò Spock.
Il medico, all’appellativo “Nonno”, decise che sarebbe stato meglio per tutti se si fosse rotto i denti a suon di stringerli piuttosto che afferrare il neo marmocchio, stenderselo sulle ginocchia e intonare “Row row your boat” a suon di scudisciate sulle sue Vulcanianiche terga.
-Nonno Bones?-

Row row row your boat
-Nonno Bones?-
Gently down the stream
-Nonno Bones?-
Merrily, merrily, merrily, merrily
-Nonno Bones?-
Life is but a dream
-Nonno Bones?-
-Che c’è?!- sbraitò il povero dottore, mentre si arrovellava per cercare un’altra canzone ed allontanare gli istinti Spockycidi.
-Raccontami una storia..per favore!-
E davanti a quegli occhi grandi e lucidi, anche il cuore del buon Bones si ammorbidì e fece una capriola commossa. O forse fu solo la conseguenza della peperonata appioppatagli dal replicatore.
..Ho appena rovinato un momento simil-sentimental-introspettivo. Ops.
McCoy prese una sedia e si accomodò accanto al lettino di Spock.
-Allora, c’era una volta, tanto tempo fa..-
-Quanto tempo fa?-
-Ehm..mille anni fa. Dicevo, mille anni fa, in un regno lontano lontano..-
-Dove?-
-In..massì, in Norvegia. C’era una volta, mille anni fa, in Norvegia, un principe che si chiamava Amleto-
-Come quello di Shakespeare?-
-Sì, come quello di Shakespeare-
-Era lo stesso di Shakespeare?-
-No, non era lo stesso di Shakespeare-
-Ma si chiamava come lui-
-Sì, ma non era lui-
-E allora perché si chiamava come lui?-
-Si tratta di omonimia-
-Quanta può essere alta la percentuale di casualità per cui in Norvegia un principe si troverebbe col nome di Amleto?-
A quel punto, il pensiero di Bones fu uno solo.

Al diavolo la peperonata!

 

(Dopo le stesse ore di “poche ore prima”)
Kirk trascorse un lungo minuto in cui stava pensando ad un modo per far addormentare il piccolo Spock, che in quel momento stava esplorando con risa e gridolini l’interno delle sue lenzuola, strapazzandole per farne la sua nuova fortezza contro i Klingon.
Il Capitano posò la testa sul pugno e fissò divertito il piccoletto con le orecchie a punta fare capolino da un dosso stropicciato.
-Non sarebbe ora di andare a nanna?-
-Ma non ho sonno!-
-Su, su, adesso non fare i capricci!- Jim si alzò dal letto e prese il frugoletto per la vita, cominciando a ninnarlo.
-Non ho sonno, Jim!- protestò il Vulcaniano, tentando di scalciare.
-Scommettiamo?-
-Scommettere è contro le regole di Starfleet!-
-Shh, shh, adesso fammi pensare..- continuò a camminare avanti e indietro per la stanza, con Spock che si agitava e sbuffava fra le sue braccia.
-Io e Radichetta Cubica ci stiamo annoiando!- annunciò dopo poco.
-Ah! Ho trovato!-
Kirk si schiarì la voce e cominciò:

Ninna nanna, ninna oh
Questo Vulcan a chi lo do
Lo darò al caro Joule
Che lo prenda da T’Pau.
Lo darò ad Archimede
Ed all’amico suo Talete.
Lo darò ad un coseno,
che due più non fan mai meno..

 

Gli occhi del piccino cominciarono a chiudersi ed il respiro farsi più pesante e regolare.

 

La La Lu
La La Lu
Fa’ la nanna, piccino
Splende una tangente, di lassù
La La Lu
La La Lu
Sai, per me, marmocchino
Il Primo Ufficiale sei tu

 

La La Lu
La La Lu
Dormi, o soldo di cacio
Che vegli Surak su di te
La La Lu
La La Lu
E sulle tue equazioni d’oro
La La Lu
La La Lu

 

-Dormi, terremoto in miniatura..-

 
E fu così che il piccolo si addormentò, placido, fra le braccia di Jim, che si stese nuovamente nella cuccetta; strinse Spock a sé, esattamente come facevano sua madre e suo padre quand’era  bambino e si rifugiava nel loro letto per paura dei mostri che si annidavano nel buio.

 

Oh, mew dew! Questo capitolo è Fluffoloso!!!
ARG!

 

Ed ecco un nuovo capitolo!
Vorrei tanto poter rispondere alle vostre meravigliose recensioni
E ringraziarvi uno per uno al sostegno che mi state dando,
ma il tempo mi manca.
Sappiate che non avete idea della gioia
Che mi da vedere questa fan fiction così apprezzata.
E scusate se questo capitolo risulterà un po’ melenso nella parte finale,
ma si sa, che ride e si sente sciogliere il cuore per la dolcezza (dopo) il primo dell’anno
ride e si scioglie per la dolcezza tutto l’anno!
Alla prossima!!

 

Ps: da dove è presa e opportunamente modificata
La seconda ninna nanna?





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