Sono
un’assassina. Ti ho uccisa,
mia piccola Cassidy. Ho distrutto la tua splendida vita, ho rovinato
tutto.
Come ho potuto farlo, amica mia? Ti guardo
distesa per terra, il
volto pallido, le labbra semiaperte, l’espressione stupita
ancora impressa sul
tuo dolce viso.
Mi
odio,
Cassidy. Sono un’assassina.
Non
riesco a muovermi, le mie mani tremano e in un attimo tutto diventa
confuso. Kandrakar sembra
vorticarmi intorno minacciosa. Porto
entrambe le mani sul capo e chiudo gli occhi. Soffro terribilmente.
Amica
mia. Cos’ ho fatto? Ti ho uccisa, Cassidy.
Ma
lo sai perché? Perché ti sei portata via il
mio Cuore, l’unica
mia fonte di vita, l’unico
mio potere. Come hai potuto
Cassidy? Come hai potuto rubarmi ciò che amavo di
più al
mondo?
Sono
un’assassina, piccola mia.
Mi
inginocchio accanto a te, accarezzando i tuoi capelli rossi, sfiorando
le tue
bianche guance.
Ti
ho uccisa.
Non
me ne capacito. Non riesco a capire come abbia fatto ad arrivare a
tanto. Il
mio odio si è spinto
oltre, si è spinto a tal punto da annientarti.
Ma io non ti ho mai odiato veramente,
Cassidy.
Odio l’Oracolo
perché mi ha fatto diventare
un’assassina, perché mi ha portato via il Cuore.
E
tu, mia piccola stella che riposi
lassù, sei stata solo
uno strumento nelle sue mani.
Ancora una volta. Ancora una
volta l’Oracolo ci ha trattate come marionette. Non ha voluto
salvarti, amica
mia.
Ha
lasciato che la mia rabbia ti
divorasse. E ti uccidesse.
Stringo
forte il mio abito verde che probabilmente non indosserò mai
più. La mia vita
da Guardiana finisce qui. La nostra vita finisce
qui.
Come
reagiranno le nostre amiche? Kadma probabilmente se ne andrà
dal gruppo,
Halinor gemerà dal dolore... e Yan Lin? Cosa farà
la mia cara Yan Lin? Spero
mi capisca.
Che
stupida. Sono
un’assassina, come
potrebbe capirmi?
Sento
delle lacrime amare e piene di rimorso pizzicare i bordi dei miei
occhi. Non
posso piangere, non posso permettermelo dopo quello che ho fatto.
Le
guardie di Kandrakar mi stanno cercando, sento della confusione
provenire dalla
stanza accanto.
Mi
puniranno.
Mi
spiace, mia piccola amica, ma devo fuggire. Perdonami,
Cassidy,
perdona questa povera assassina. La mia
sorte è segnata ormai, ma
sai che c’è?
Che
pagheranno.
Pagheranno
tutti per la tua morte. Pagheranno tutti per avermi rubato il Cuore
di
Kandrakar, il mio monile prezioso che riusciva a rendermi
potente. Pagherà
l’Oracolo, io lo maledico.
Ti
vendicherò, Cassidy, lo
giuro. Ma adesso non c’è
tempo. Devo andare via, mia stella, forse ci
rivedremo un giorno.
Sento
le voci delle guardie bianche più vicine. Senza voltarmi a
guardare la mia
amica distesa per terra inanime, mi alzo e fuggo senza una meta
precisa. Lo so
che mi prenderanno, ma non importa oramai.
La
mia Cassidy ha portato con sé il mio cuore,
la vera Nerissa
è morta con lei. E mi
sento ancora una volta pronta a
tutto. La mia vendetta cresce
sempre di più, irrompe i miei
sensi, mi cattura.
«Fermati, rinnegata,
non puoi fuggire!»
Le
guardie mi circondano. Mi volto con rabbia, accecata da un odio
profondo,
l’odio per l’Oracolo e per Kandrakar. Loro mi hanno
privato del mio Cuore e
adesso vogliono privarmi della mia libertà. E non
m’importa perché sono pronta
a tutto.
Le
lacrime sgorgano come un fiume, vengo trascinata di fronte alla
Congrega. Vedo
le mie amiche piangere e stringo i denti.
Li
ucciderò tutti. Distruggerò la Fortezza.
E
con questi ultimi pensieri carichi d’odio, capisco. Capisco
veramente di essere
un’assassina.
Perdonami
mia piccola stella Cassidy, non volevo farlo...
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