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Era seduta di fronte a lui ,come ogni giorno , da più di dieci
anni; ma oggi lui sembrava diverso : non le aveva rivolto la parola per
tutta la giornata e quelle poche volte che i suoi occhi incontravano
quelli di lui , allontanava subito lo sguardo un po imbarazzato.
Non sapeva cosa aveva fatto per avere un comportamento così da
lui. Di solito poteva essere arrabbiato , allora in quel caso cercava
sempre di provocarla , ma questa volta era diverso.
-_ Ciao papà_
Elliot saltò a sentire la voce di suo figlio._E' successo
qualcosa ?_ gli chiese mentre si alzò di scatto dalla sedia.
- No, sono venuto perché ho bisogno di parlare con...-
-Non puoi aspettare a stasera parliamo con più calma a casa-
disse Elliot lanciando uno sguardo verso Olivia. Come al solito lei era
molto discreta ed evitava di guardare per non intromettersi.
-Veramente io sono venuto per parlare con Olivia -
Solo allora Olivia alzò gli occhi dallo schermo del suo computer per guardare i due.
Dickie si avvicinò alla scrivania di Olivia e le chiese se
potevano parlare da soli , Olivia annuì e gli fece segno di
seguirla.
-Sono venuto per chiederti scusa ,non avrei mai dovuto farti quella domanda sono stato inopportuno-
L'imbarazzo nella voce del ragazzo le fece capire che era davvero dispiaciuto.
-La verità è che stavi mettendo in discussione il mio
legame con il mio amico e allora ho cercato di metterti alla prova.-
-Non devi scusarti con me è normale eri preoccupato. Io
però voglio assicurarti che fra me e tuo padre non
c'è mai stato nulla. Lui ama tua madre e tutta la sua famiglia e
non vi farebbe mai una cosa del genere. Io non potrei mai farlo.-
Olivia cercò di far capire a Dickie che non doveva dubitare del
padre , già c'era Kathy a dubitare di lei.Dopo la questione di
Katleen si era convinta che fra Elliot e Olivia c'era qualcosa.Non che
Elliot le avesse parlato ma lei lo aveva intuito dall'atteggiamento di
Kathy nei suoi confronti.
Dopo un pò Dickie salutò Olivia con un abbracciò e tornò dal padre.
Era ormai tardi quando Elliot si alzò per prendere la sua
giacca -Dai è ora di andare, vieni che ti accompagno a
casa -le disse
-Non preoccuparti posso prendere un taxi ,vai a casa da tua moglie è tardi.-
- Davvero Olivia voglio accompagnarti , ho bisogno di parlarti.-
Durante tutto il tragitto verso la casa di Olivia nessuno dei due aprì bocca,
E' mai andata a letto con un collega
Non faceva altro che pensare alla domanda che suo figlio le
aveva fatto .Elliot non riusciva a spiegarsi perché Dickie
avesse fatto una domanda del genere ,ma cosa più strana non
riusciva a capire il perché da quel giorno non riusciva
più a guardarla negli occhi.
Quando arrivò all'appartamento spense il motore ma non disse nulla.
-Vuoi salire per bere qualcosa o vuoi parlarmi in macchina?-
-Io volevo solo...sai per quello che ha detto Dickie....io...-cercò di dire ma era troppo difficile
-Non devi dire nulla ,ho già parlato con Dickie è tutto
chiarito.-rispose Olivia e dopo ci fu di nuovo silenzio
-Perché hai mentito a mio figlio- disse Elliot senza guardarla negli occhi.
-Cosa?- chiese incredula.
-Tu gli hai risposto di no , perché?-
-Perché?Credi veramente che tuo figlio fosse interessato alla
mia vita privata?Cosa credi che avrei ottenuto se avessi risposto di
si?-
Olivia non poteva crederci era arrabbiato perché aveva mentito al figlio
-Se gli avessi detto di sì pensi che mi avrebbe creduto quando
stamattina gli ho detto che fra di noi non c'è mai stato nulla?-
Elliot continuava a restare con la testa abbassata senza rispondere
-Ma tu da me cosa vuoi eh.Vuoi che spinga tua moglie a non fidarsi di
me, di te.Vuoi che lei creda che tu la tradisca con me.E' questo che
vuoi?E rispondi.-quasi urlò
Elliot ormai era arrabbiato con Olivia per quello che aveva detto ma
soprattutto con se stesso perché in fin dei conti lui riusciva a
capire il perché della scelta di Olivia . Ma oramai era troppo
tardi ,lui doveva sfogare la sua rabbia quindi si girò di scatto
verso di lei e disse -Come osi pensare una cosa del generere? Non potrei mai farlo. Io amo mia moglie-
-Lo so no c'è bisogno di dirmelo, piuttosto dillo a lei che
continua a dubitare di me.-e con un gesto rapido apre la porta e scende
dall'auto.
-Aspetta Olivia io non volevo, mi disp....-
-Lascia perdere.- e se ne andò lasciandolo da solo.
Lui la guardò allontanarsi da lui forse aveva commesso il più grande
sbaglio della sua vita. Sapeva che il giorno dopo Olivia doveva partire
per un convegno e sarebbe tornata dopo una settimana.Era davvero in una
situazione difficile : lei era arrabbiata con lui e non poteva chiarirsi prima di una settimana.
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