Blu
Cielo, mare,
acqua…c’era una sola cosa cui riuscisse ad
associare quel colore ed erano gli occhi di Castiel, un immenso abisso
in cui
sprofondare, ma mai perdersi, perché mai Cas
gliel’avrebbe permesso.
Mani
Le sentiva scivolare su di
sé, a sfiorargli la schiena,
calde e grandi, afferrarlo per i fianchi e stringerlo ancora di
più a sé,
mentre Dean gettava la testa all’indietro, gridando il suo
nome.
Dolore
Perché dopo 40 anni
passati all’Inferno ad essere lacerato,
spezzato, umiliato e a farlo a sua volta da carnefice,
l’unico che può lenirlo
è lui.
Amore
Dean Winchester, il dongiovanni della
situazione, l’uomo che
con uno sguardo conquistava le maggiorate del locale, si ritrovava a
parlare, o
meglio a pensare, perché mai l’avrebbe ammesso,
che amava quell’angelo
del Signore che gli aveva salvato il culo
innumerevoli volte e che aveva rischiato tutto per lui.
Nome
Era uno strada maledetto Angelo del
Signore, uno di quei
tipi capaci di friggerti con il solo sguardo, il grande Castiel. Ma per
Dean
Winchester, dal primo momento che l’aveva visto, era stato
solo Cas. Non era
certo il tipo che si lasciava intimorire da nessuno, né
tantomeno da un
pennuto. Ma di recente notava con piacere che al suo nomignolo
s’era unito
anche un aggettivo possessivo ed un articolo:
il suo.
Verde
Castiel, nella sua immensa
esperienza, aveva conosciuto e
visto moltissime cose. Battaglie, distruzioni, creazioni, alcune per
opera sua,
vita, morte e creazione. Ma si stupiva ogni volta che incrociava lo
sguardo di
Dean. Verde, verde chiarissimo, più scuro, pagliuzze dorate
ed al loro interno
un mondo di sentimenti e d’emozioni, che mai era riuscito a
provare prima.
Bacio
Non ricordava esattamente come
fossero finiti a baciarsi,
forse l’alcool, forse l’eccitazione per la fine di
un tormentato caso… Ma ciò
che ricordavano con esattezza impressionante era il bacio stesso. Le
labbra
erano morbide, anche se leggermente screpolate e sapevano di miele e
susine
succose. Dean aveva passato la sua lingua su di esse per schiuderle,
finché
Cas, un po’ incerto, non aveva schiuso le labbra,
consentendogli l’accesso alla
sua bocca. Le loro lingue s’erano intrecciate, ruvide ed
invitanti, sfiorandosi
insistentemente, in un bacio lungo almeno un minuto, da quale si
staccarono
ansimando. Ma solo per ritornare a baciarsi ancora.
Lingua
Dean si sentì rabbrividire
da capo a piedi quando Cas iniziò
a passare la lingua lungo la sua spina dorsale, lentamente, facendo dei
ghirigori e piccole onde. Avvertì una pressione
all’inguine, segno che quel
piccolo giochetto con la punta della lingua stava dando i suoi effetti.
Il suo
angioletto preferito era un imbranato nelle relazioni sociali, ma
decisamente
un dio, in questo campo.
Sguardo
Perché la cosa che faceva
più male, oltre all’essere stato
picchiato di santa ragione da un angelo, era stato lo sguardo di
Castiel. “Mi
hai deluso” diceva quello sguardo “Mi aspettavo di
più, dopo ciò che ho
rischiato per te.”
Perdita e
guadagno
Se avesse dovuto fare un bilancio di
quegli ultimi anni,
Castiel inizierebbe col dire che aveva disobbedito agli ordini dei suoi
superiori,
era quasi Caduto, aveva rischiato ogni cosa, ucciso i suoi
fratelli…per cosa?
Poi lo vedeva…incrociava lo sguardo di Dean, sentiva il
suono della sua voce,
della sua risata e capiva.
Capiva che avrebbe smosso cieli per
lui.
Carezze
Dean non era mai stato tipo da
sdolcinatezze, per niente. Le
rifuggiva come la peste. Ma bastava il suo tocco a farlo sentire di
gelatina.
Carezze sulla guancia in grado di farlo arrossire come una ragazzina
alla sua
prima cotta, sul dorso della mano.
Abbraccio
Gli era corso incontro, sconvolto nel
vederlo sanguinante e
ferito. Dean alzò lo sguardo verso di lui, vuoto e
vacillante e Cas capì. Capì
di cosa aveva bisogno più di qualsiasi altra cosa.
Lo strinse delicatamente a
sé, sfiorandogli il corpo con
attenzione, nel timore di fargli male. “Sono qui,
è finito. È tutto finito.”
Barba
L’aveva provato a
convincerlo, davvero. Ma dopo il primo
tentativo disastroso di farsi la barba, Dean aveva lasciato perdere,
per
evitare che Cas combinasse una strage. Vederlo alle prese con rasoio e
schiuma
l’aveva fatto ridere, come ogni volta che Castiel era alle
prese con qualcosa
di umano. Ci aveva rinunciato, ormai. E vederlo lì, con la
sua barba ispida che
lo graffiava leggermente ogni volta che lo baciava…in fin
dei conti non gli
dava fastidio…
Bisogno
Non aveva mai provato una sensazione
intensa come quella: il
bisogno. Aveva bisogno di Dean Winchester. Se ne rendeva conto quando
non lo
vedeva per giorni e sentiva la sua mancanza. Il suo tramite gli faceva
provare
sensazioni così intense da non riuscire a descriverle.
Unione
Sfiorò con delicatezza
l’impronta che, tre anni prima, aveva
lasciato sulla sua spalla nel salvarlo dall’Inferno. Quante
ne avevano passate
d’allora. Sentì Dean fremere al suo tocco, come
sempre. Sapeva cosa provava,
era ciò che provava anche lui. Un tuffo al cuore, una
vertigine, un emozione
così forte da mozzare il fiato. Erano uniti da qualcosa di
più forte
dell’effimero corpo umano: erano le loro anime ad essere
legate.
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