Draco & Hermione
– Romeo & Giulietta… aspetta, cosa?!
Hermione aprì gli occhi,
non era in grado di resistere.
Draco le era davanti, il volto
più pallido del solito, e
notò che stava deglutendo. Sentì una mano posarsi
impacciatamene sui suoi
capelli crespi e poi tornare indietro, come spaventata dal contatto.
Le labbra di lui si avvicinavano
lentamente a quelle della
ragazza, che sentiva di non poter scappare in nessun modo. Hermione
lanciò
un’occhiata fugace dietro di lui e notò le
orecchie di due Weasley avvampare
pericolosamente.
Era vicino, troppo
vicino… di più, sempre di
più…
Ma come
cavolo c’era
finita in quella situazione?
Maledetto Vitious! Ma era impazzito?
La direzione del coro
doveva avergli dato alla testa, se ora si metteva in mente di
organizzare uno spettacolo teatrale.
Non ci sarebbero stati problemi per
lei, probabilmente si
sarebbe anche divertita a guardarlo a fine anno, se Vitious non avesse
tirato
fuori la storia dei punti bonus per l’attività
extra-scolastica; ancora, non ci
sarebbero stati problemi se si fosse trattato solo di quello, dato che
lei,
Hermione Granger, era considerata la migliore studentessa della scuola
dai
tempi dei Malandrini: ma il professore di Incantesimi aveva
praticamente obbligato tutti gli
alunni del sesto
anno ad accogliere tra le braccia quei punti bonus.
Perché proprio quelli del
sesto? Quando Hermione l’aveva
capito era sbiancata e così era stato anche per un certo
biondino al tavolo dei
Serpeverde.
- Voglio rappresentare la storia di
Romeo e Giulietta - , aveva
annunciato Vitious un giorno di febbraio davanti a tutta la Sala
Grande.
Ti prego,
fammi fare
la nutrice, non pretendere altro da me, aveva sperato la
ragazza dopo
quelle parole.
- E voglio coinvolgere solamente gli
studenti del sesto
anno, come ho già annunciato loro a lezione. Il motivo
è semplice e spero che
apprezziate la mia idea - .
L’intera Sala Grande era
rimasta in silenzio e Hermione notò
che un sorriso divertito increspava le rughe sul volto del Preside.
- Vorrei che, come nella tragedia
shakespeariana, un ragazzo
e una ragazza provenienti da due famiglie diverse, che apparentemente
dovrebbero odiarsi, si leghino in uno stretto vincolo, se non di amore,
perlomeno di amicizia - .
Un brivido istintivo percosse
improvvisamente la ragazza.
- Per questo motivo non ci saranno
audizione, ma sarò io a
scegliere interamente il cast. Da una parte i Grifondoro… -
. Vitious fece un
segno verso il tavolo rosso e oro. - …e dall’altra
i Serpeverde - . E allungò
il braccio verso il lato opposto della sala. – Più
qualche comparsa di Corvonero
e Tassorosso, ovviamente –
- Chi saranno i personaggi
principali? Romeo e Giulietta? -
, urlò Dean Thomas.
- Questa è la parte
più divertente! - , cinguettò Vitious
esaltato. – Il ruolo dell’affascinante Romeo
Montecchi sarà affidato al “Principe
delle Serpi”… il signor Draco
Malfoy!
- .
Il biondino tirò fuori uno
dei suoi ghigni migliori,
orgoglioso. – Era ovvio che scegliesse me, hai sentito come
mi ha chiamato? Principe delle Serpi!
Non immaginavo che
Vitious avesse un tale buon gusto… -
- Che ti ridi, Draco? - , lo
interruppe Blaise. – Se ho
capito bene, ora sarai accoppiato con una Grifondoro –
- Mentre per il ruolo di Giulietta
Capuleti ho scelto la
“Regina dei Grifondoro”… - .
Blaise lanciò a Draco
un’occhiata “come volevasi
dimostrare”.
- Lo immaginavo, Blaise, non
stancarmi. Si tratterà
sicuramente di una ragazzetta di poco conto, certo non adatta al mio
rango, ma
che vuoi di più da una Grifondoro? Probabilmente
sarà quell’indiana, la… -
- …la signorina Hermione
Granger! - , strillò infine Vitious.
Poi accaddero molte cose
contemporaneamente.
Hermione sbiancò.
Draco sbiancò.
Blaise assunse
un’espressione più che soddisfatta.
Ron rischiò di strozzarsi
con il pollo che stava addentando.
Harry corse in soccorso
all’amico.
La sala scoppiò in un
frastuono di risa da un tavolo
all’altro, mentre Vitious applaudiva compiaciuto della
propria idea.
Ginny Weasley alzò la
mano: - Ma, professore, Giulietta ha
quattordici anni, Hermione diciassette!
Perché non lascia questo ruolo a una studentessa
più giovane? –
- Ha sentito le motivazioni,
signorina Weasley! Voglio che
nasca tra due persone tanto diverse un rapporto… -
- Ma ci sono molte altre…
senza offesa… Mezzosangue
in questa scuola! - . Hermione annuì alle parole
dell’amica, senza sapere più dove aggrapparsi per
cercare di uscire da quella
situazione irreale.
- Non mi importa: così ho
deciso e così sarà! Buongiorno! -
.
Vitious tornò al suo posto
chiudendo la discussione e
lasciando i due malcapitati nella più totale disperazione.
- Si baciano, Ginny! Si
baciano! –
- Sì, Hermione, ho capito,
però ora lasciami finire di
appuntarti il vestito... - .
Era passato un mese da quando Vitious
aveva lanciato la
proposta e ora Ginny si era ritrovata a chiedere di farsi affidare
l’incarico di
sarta pur di non lasciare sola l’amica in quella situazione.
I suoi proverbiali
compagni erano sconvolti: Ron, con indosso il vestito di Tibaldo,
continuava a
solcare avanti e indietro il palco provvisorio sistemato da Vitius in
un’aula
abbastanza grande e Harry, che avrebbe dovuto interpretare il padre di
Giulietta, sembrava immerso in pensieri troppo violenti per poterli
esprimere a
parole; il loro umore non era certo d’aiuto a Hermione in
quella situazione.
Non si respirava un’aria di
festa tra gli studenti del sesto
anno, che costantemente tentavano di scappare in ogni modo alle prove
settimanali dello spettacolo: c’era chi si improvvisava
completamente dedito
allo studio e sosteneva di non poter allontanarsi nemmeno dieci minuti
dai
propri libri; chi si faceva mandare in punizione per impegnare le ore
delle
prove; e chi, come Calì Patil, scambiava continuamente la
propria identità con
quella della sorella Corvonero mandando in bestia Vitious che non
riusciva mai
a riconoscerle e far imparare loro la parte giusta.
Draco era costretto da settimane a
sorbirsi le beffe dei
suoi compagni di Casa e non riusciva a trovare il modo adeguato per
rispondere
alle offese: tra lui e Hermione non si riusciva a capire chi stesse
soffrendo
di più per il proprio ruolo.
- No, Ginny, tu non capisci! Devo
baciarlo! –
- Guarda il lato divertente della
situazione: dovrai
uccidere Malfoy –
- Come si vede che non conosci le
opere babbane... La
situazione è peggiore: Malfoy dovrà morire per
me, e io per lui!
–
- Sei nei pasticci. Perlomeno Vitious
ha acconsentito a
lasciarvi un’unica scena realmente romantica, senza
aggiungere smancerie
gratuite… -
- Per
fortuna? - .
Le lamentele di Hermione furono
interrotte da un sonoro
colpo: Ron, perso nei proprio pensieri, era andato a sbattere la testa
contro
la scenografia.
- Weasley, cosa fai? Non è
ancora giunto il momento di
morire! - , esclamò Vitious richiamando
l’attenzione di tutti. – Potter, vieni
qui, scrivi sulla lavagna ogni ruolo con accanto ciascun interprete! - .
Harry si avvicinò
svogliatamente alla lavagna, si guardò
intorno e poi cominciò a scrivere.
ROMEO
Draco
Malfoy
MONTECCHI
Blaise
Zabini
DONNA MONTECCHI
Pansy
Parkinson
BENVOLIO
Vincent
Tiger
ABRAMO
Theodore
Nott
BALDASSARRE
Gregory
Goyle
GIULIETTA
Hermione
Granger
CAPULETI
Harry
Potter
DONNA CAPULETI
Lavanda
Brown
TIBALDO
Ron
Weasley
Secondo
CAPULETI
Antony Goldestein
PIETRO
Neville
Paciock
SANSONE
Dean
Thomas
GREGORIO
Seamus
Finnigan
ALTRI SERVITORI
Hannah
Abbott, Susan Bones
DELLA SCALA
Ernie
Macmillan
MERCUZIO
Terry
Steeval
PARIDE
Micheal
Corner
PAGGIO DI PARIDE
Morag
McDougal
FRATE LORENZO
Frate
Grasso
FRATE GIOVANNI
Nick-Quasi-Senza-Testa
SPEZIALE DI MANTOVA
Justin
Finch-Fletchley
CITTADINI DI VERONA
Millicent
Bullstrode, Daphne Greengrass
- Aspetta un secondo… - ,
disse Hermione dopo aver letto la
lista. – Non manca qualcuno? Dov’è la
nutrice? –
- Dobby a rapporto, signorina! - .
Gli sguardi dei presenti si
spostarono immediatamente su un
allegro Elfo domestico quasi totalmente sepolto da un immenso vestito
rosa e un
cappello marrone che gli copriva gli occhi; poi tornarono su Vitious,
che
abbassò la testa imbarazzato.
- Avevo finito gli studenti... - .
Le prove settimanali stavano
rischiando di minare il
cervello dei partecipanti. Molti tentavano di sfuggire, ma altri si
ritrovarono
impegnati a ripetere in ogni momento la propria parte: tra questi
c’erano i
fantasmi di Grifondoro e Tassorosso, che avevano insistito per poter
partecipare allo spettacolo; Vitious li aveva accolti, entusiasta, e il
suo
stato d’animo si era riversato sui due fantasmi, che
interrompevano
costantemente il cammino degli studenti del sesto anno per chiedere di
ascoltare la loro interpretazione. Quella che soffriva di
più per il loro
coinvolgimento, anche se riusciva a scappare quando li vedeva arrivare,
era
Ginny, che in qualità di costumista avrebbe dovuto cucire
addosso a
Nick-Quasi-Senza-Testa un abito come quello del suo compagno: cercava
consigli
da Hermione per qualche magia per ottenere un bel risultato, ma per una
volta
la sua amica non riusciva a parlare di incantesimi e di libri.
Tra gli studenti di Hogwarts,
infatti, si era creato un
gruppo abbastanza ampio di coloro che sostenevano il progetto di
Vitious per
far sbocciare l’amore tra una Grifondoro e una Serpeverde.
Hermione e Draco non
riuscivano a fare un passo senza ricevere frasi di incoraggiamento:
più di una
volta un professore dovette intervenire per evitare che Draco lanciasse
qualche
maledizione e in un’occasione anche per fermare la rabbia di
Hermione verso un
primino che, innocentemente, aveva voluto manifestarle il proprio
appoggio
morale per la conquista del Serpeverde non sapendo che fosse
l’ultima cosa che
avrebbe voluto la ragazza. Erano diventati gli zimbelli della scuola;
il
peggio, però, durante le prove, non erano le allusioni dei
compagni di
recitazione, ma lo strano entusiasmo di Vitious i cui occhi, a ogni
scena
interpretata dai due – anche se in modo evidentemente
scocciato - , diventavano
enormi e sembravano emanare scintille di felicità: credeva
veramente nel
miracolo dell’amore che stava cercando di generare.
- Hermione, Lavanda, Dobby, tocca a
voi ora - , chiamò il
professore con aria seria. Le due ragazze accorsero svogliate, mentre
l’elfo
trotterellò allegramente verso di loro.
- Dobby arriva, signore! Cosa deve
fare Dobby per il
professor Vitious? –
- Dobbiamo provare la scena in cui
appare per la prima volta
Giulietta: avete imparato bene la parte? –
- Effettivamente non molto,
professore. Credo che andrò a
ripassarla ancora un po’ perché… -
- Signorina Brown, non dica
sciocchezze e salga sul palco! -
.
Lavanda sospirò, eseguendo
gli ordini di malavoglia.
- “Nutrice,
dov’è mia figlia? Chiamala, che venga
qui” –
- “Dobby la ha avvertita di
venire qui, signora: Dobby ve lo
giura sulla… sulla… ehm…” -
- Sui propri calzini - ,
suggerì Harry sotto il palco.
- Stop! Stop! - , gridò
Vitious. – Devi giurare sulla
verginità di quando avevi dodici anni! –
- Ma come può dire una
cosa del genere? - , intervenne
Hermione. – E’ un elfo!
Non è
credibile! Già è tanto che lo stiamo sfruttando
ulteriormente… -
- Dobby non si sente sfruttato,
signorina Granger! Dobby è
felice di partecipare! –
- Sì, ma… -
- Va bene, va bene! - , li interruppe
Vitious. – Giura su
quello che vuoi, ma andiamo avanti, non voglio ricominciare con la
storia dello
sfruttamento degli Elfi domestici! –
- “Dobby giura sui propri
calzini, signora, che Dobby ama
tanto. Dobby la chiama, signorina Capuleti! Dobby insiste, signorina!
Dov’è
finita la signorina Capuleti?” –
-
“Che-c’è? Chi-mi-vuole?” - ,
recitò meccanicamente
Hermione. Tutti si bloccarono con lo sguardo fisso su di lei.
- Signorina Granger, non sento
intensità nella sua
recitazione… -
- Ma questo è
l’unico modo in cui so recitare! Se non le sta
bene può sempre scegliere un’altra
attrice… - , tentò Hermione.
- Assolutamente no: ho deciso che
dovrà nascere una storia
d’amore e così sarà! –
- E’ tutto tempo perso! - ,
urlò Draco dal fondo dell’aula,
ma Vitious fece finta di non averlo sentito.
- Continuiamo! –
- “Dobby dice che
è vostra madre, signorina!” –
- Se Dobby continua così -
, sussurrò Ron a Harry. – Gli
spettatori non capiranno altro che “Dobby” per
tutto lo spettacolo - .
Finalmente arrivò la sera
dello spettacolo.
Un “finalmente”
che tutta la scuola, curiosa di sapere se il
progetto di Vitious fosse riuscito, condivideva insieme, in parte, agli
studenti coinvolti. Le prove erano sembrate interminabili, ma almeno
avevano
raggiunto maggio e nessuno li avrebbe più costretti a
recitare. Tuttavia erano
pervasi da un senso di paura e vergogna per lo spettacolo che stavano
per
portare in scena; soprattutto alcuni studenti: Ron continuava a
ripetersi le
proprie battute, le orecchie arrossate, troppo spaventato dal palco per
poter
pensare ad altro; Ginny lanciava strane occhiate a Draco, che dal suo
canto
cercava disperatamente una via di fuga da quella situazione; e
Hermione, nel
suo vestito da Giulietta, tentava con qualche magia di domare la
propria chioma
ribelle, ma per l’agitazione non riusciva a compiere un
incantesimo per bene.
Vitious, invece, vestito in un elegante abito magico rosso, si
comportava da
prima donna camminando con un sorriso enorme sotto il palco e
approfittando di
tutti gli scatti che un entusiasmato Colin Canon gli dedicava.
- “Se credete che io
profani” (sporca Mezzosangue)
“con la mano più indegna questa sacra
reliquia”
(ti prego, dimmi che non stiamo parlando
di te, Granger) “le mie labbra rosse come due
timidi pellegrini cercheranno
di rendere morbido l’aspro contatto con un” (bleah!) “bacio” - .
Fin dal primo incontro tra Romeo e
Giulietta Draco e
Hermione avevano cominciato a manifestare, più o meno
apertamente, il proprio
disprezzo nei confronti dell’altro: tra un verso e
l’altro infilavano sussurri
quasi impercettibili per il pubblico di insulti poco velati.
- “Vieni qui, nutrice: chi
è quel gentiluomo?” –
- “Dobby sa che
è il figlio e l’erede del vecchio Tiberio,
signorina” –
- “E quello che sta uscendo
in questo momento?” –
- “Dobby crede che sia il
giovane Petruccio, signorina, ma Dobby
non è sicuro” –
- “E quello che lo segue e
che non ha voluto parlare, Dob…
ehm, nutrice?” –
- “Dobby non lo sa,
signorina, ma si informerà
immediatamente” –
- Ecco, bravo, va’.
“Se è sposato, la tomba sarà il mio
letto di nozze” –
- No, signorina, perché
dice queste cose? La signorina
Granger non può uccidersi per il signor Malfoy e il signor
Malfoy non è neanche
sposato, Dobby glielo assicura, signorina, ma si sposerà
proprio con lei e… -
- Dobby,
sto
recitando! - , sussurrò Hermione infuriata:
l’uscita di Dobby aveva
costretto tutti gli spettatori alle risate.
- “Oh Romeo!” (sigh!)
“Romeo!” (sigh!)
“Perché sei tu
Romeo?” –
- Vorrei
saperlo
anch’io - , commentò Draco, acido.
- “Rinnega dunque tuo padre
e rifiuta quel nome” (ti farebbe
bene) –
- Non
provarci nemmeno
–
- “O se non vuoi,
légati al mio amore” –
- Va bene,
diventerò
un Black, un Lestrange, ma non ci penso proprio a legarmi a te!
–
- (Pensi che
io lo
voglia?) “E più non sarò una
Capuleti” –
- Non
illuderti,
Granger, una Mezzosangue rimarrà sempre una Mezzosangue
- .
- “Se ti vedono qui, ti
uccideranno” –
- (Devono
solo
provarci) “Ahimè! Il pericolo
è più nei tuoi occhi…” (e non puoi capire quanto) - .
Erano arrivati alla scena finale. La
più aspettata. La più
famosa. La più decantata. La più odiata.
Perché era questo che
pensava Hermione: la odiava. Ed era
sicura che Draco pensava lo stesso.
Per tutta la durata delle prove erano
riusciti a sfuggire al
bacio tanto atteso da Vitious, ma solo con la solenne promessa che
durante lo
spettacolo ci sarebbe stato. Il professore aveva acconsentito: un primo
bacio
dato sul palco al momento della prima avrebbe reso il tutto molto
più
realistico e… romantico.
Michael Corner doveva giacere
apparentemente privo di vita
davanti alla bara di Giulietta, ma ogni tanto, trovando scomoda la
propria
posizione, si girava per cercarne una migliore, facendo uscire dei
gridolini di
spavento da parte di qualche studente del primo anno che lo credeva
realmente
morto.
Hermione era distesa nella bara e
teneva gli occhi chiusi:
lo esigeva il copione, ma allo stesso tempo lei ne approfittava per
evitare di
vedere Draco avvicinarsi alla sua faccia.
Il Serpeverde, dal canto suo,
recitava meglio che poteva per
cercare di far sì che la sua immagine ricavasse qualcosa da
quello spettacolo.
Blaise seduto a gambe e braccia incrociate, lo guardava con un ghigno
divertito, pensando che il suo bacio con la Mezzosangue
lo avrebbe
compromesso totalmente: dopo quella sera il titolo di Principe delle
Serpi
sarebbe passato a lui.
- “Vieni, amara guida,
vieni, scorta ripugnante. E tu,
pilota disperato, avventa veloce sugli scogli la tua triste barca
stanca del
mare. Eccomi, o amore!” - . Draco smise di recitare e finse
di bere un sorso di
veleno. - “Così con un bacio muoio” - .
La guardò, deglutendo. Non poteva
sfuggire al volere di Vitius questa volta. Baciare la Mezzosangue…
cosa
fare? Baciarla? Scappare? Fingere di aver ingerito veramente una dose
di veleno
e sentirsi male?
Il pubblico li guardava trepidante.
Romeo sarebbe dovuto
morire ormai, ma non importava se Draco temporeggiava: rendeva ancora
più
atteso quel bacio che gli studenti aspettavano da mesi.. Harry si era
nascosto
per non guardare, ma Ron e Ginny non ce l’avevano fatta: in
piedi dietro il
sipario guardavano i due protagonisti con il viso e le orecchie
completamente
rossi. Emanavano fiamme.
Hermione non resistette
più e aprì gli occhi: Draco,
pallidissimo, stava abbassando il volto verso di lei. Le sue labbra
tremavano.
Tentò di metterle una mano sui capelli per rendere
più realistica la scena, ma
la ritirò disgustato.
Stava per succedere. Mancava poco.
Richiuse gli occhi: non
ce la faceva. Sentì il suo respiro avvicinarsi, di
più, sempre di più… e poi…
E poi niente. Non sentì
più niente. Riaprì gli occhi quando
udì delle voci accanto a lei.
- Ma tu non eri morto? - , gridava
uno.
- Prima sì, ma ora sono
tornato e voglio fartela pagare,
Malfoy! - .
Hermione si alzò appena in
tempo per vedere Ron afferrare
Draco per i capelli e lanciarlo a terra.
- Lei è mia,
Malfoy, mia, mettitelo bene in
testa!
–
- Ma prenditela, Weasley! Non ci
penso proprio a rubartela!
–
- Tua? - . Hermione era uscita dalla
bara e ora scrutava Ron
con aria interrogativa.
- Scusa - , mormorò il
ragazzo abbassando lo sguardo
dispiaciuto. – Non volevo dire che sei mia… lo so,
tu non sei di nessuno, sai
cavartela da sola, però… ecco…
è che pensavo che magari con me sapresti
cavartela un po’ meglio... –
- Oh, Ron! - . Hermione si
aggrappò al suo collo e
finalmente avvenne: il bacio. Non tra Romeo e Giulietta, ma tra
Giulietta e
Tibaldo, ma non aveva importanza: Hogwarts lo aveva aspettato tanto,
Ron e
Hermione lo avevano aspettato tanto.
- Ron… - , riprese
Hermione lasciandolo un momento, senza
pensare che aveva davanti l’intera scuola, troppo felice che
il suo momento, il
suo vero momento fosse arrivato.
C’erano voluti anni, ma finalmente era successo. –
Non volevo sgridarti perché
l’avevi detto... solo che… non credevo che ti
sarebbe mai saltato in testa di
fare una cosa del genere!-
- Non so nemmeno io perché
l’abbia fatto. Però… ehm… ti
prego… andiamo via da qui!
- .
Harry era uscito dal suo nascondiglio
appena aveva sentito
la voce di Ron e li guardava con un sorriso che gli prendeva tutto il
volto.
Era ora, pensò. Chissà se anche...
Si voltò verso Ginny, ma
la vide correre furiosa verso il
centro della scena. Draco notò che voleva prendersela con
lui e si coprì
istintivamente la testa con le braccia: Dio solo sa di cosa sarebbe
capace una
Weasley quando è arrabbiata.
- Alzati! - , urlò
prendendolo per un gomito. – Alzati, ho
detto! - .
Il ragazzo si alzò
tremante. La sala era rimasta in silenzio
per la sorpresa, dopo aver applaudito a lungo i due amanti; anche Ron e
Hermione, che avevano fatto un passo verso le quinte per sfuggire agli
sguardi
di tutti, erano rimasti immobili di fronte a quell’improvviso
spettacolo.
- Weasley, che cosa… - ,
tentò di ridarsi un po’ di contegno
Draco, ma Ginny lo fulminò con lo sguardo. Questione di
pochi secondi, poi lo
baciò.
La sala fu pervasa da esclamazioni di
stupore e, da parte
dei Serpeverde, anche di schifo. Ron e Harry erano troppo increduli per
attaccare Malfoy, che per una volta non aveva veramente fatto niente.
Passò qualche secondo, poi
Ginny lo lasciò andare. Gli
lanciò un sorriso furbo, del tutto privo della rabbia di
poco prima, e si voltò
verso il pubblico.
- Far baciare un Malfoy con Hermione?
Ma cosa le è saltato
in testa, professor Vitious? Romeo non sta con una plebea, sta con una
ragazza
del suo stesso rango! Con tutto il rispetto... in questo caso avremmo
dovuto
parlare di due famiglie di maghi che si detestano, non le sembra? E chi
meglio
di un Malfoy e di una Weasley? Non le è proprio venuta in
mente un’opzione del
genere? I nostri genitori si odiano: perfetto! Non credo che Malfoy
conosca i
genitori di Hermione, come fa ad odiarli? –
- Beh, sono Babba... - ,
tentennò Draco.
- Taci! Dovevo essere io qui sopra,
non Hermione, avrebbe
risparmiato ad entrambe un grosso sforzo –
- Che sforzo avrebbe risparmiato a
te, Weasley? - , chiese
Draco, sospettoso.
- Ma proprio non ci arrivi, eh? - ,
gli rispose lei con un
sorriso, stringendogli la mano. Lui le sorrise di rimando e si
lasciò afferrare
nelle braccia della ragazza, ignorando completamente i propri compagni:
ormai
la sua reputazione era crollata, suo padre l’avrebbe sgridato
e forse anche
ammazzato perché si era lasciato baciare da una Weasley e
aveva rischiato che
la stessa cosa succedesse con una Mezzosangue, tanto valevo godersi il
momento.
Che, pensò, accanto a lei poteva essere più di
qualche istante sul palco: non
aveva mai notato quanto fossero belli i suoi capelli da vicino...
- Alla fine la mia idea non
è andata in porto - , si stava
lamentando Vitious nella fila destinata agli insegnanti.
- Al contrario, mio caro Filius
– , intervenne Silente. – Al
contrario - .
Prima classificata
Draco & Hermione – Romeo &
Giulietta… aspetta, cosa?! di MedusaNoir
Grammatica: 18,5/20
Aderenza al tema proposto: 10/10
Originalità: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi: 19,5/20
Gradimento personale: 10/10
Punti bonus: 3/3 (si ricevono nel caso si scelga di usare il pairing
Ron/Hermione)
Totale 71/73
Commento:
Sono rimasta un po’ spiazzata dall’errore che hai
infilato nella prima
pagina, un ‘se avrebbe’ che mi ha fatto rizzare i
capelli; sono sicura
che si tratti di una svista, ma non sono stata capace di ignorarlo. Ho
trovato un errore di battitura e una virgola ribelle, ma
nient’altro.
La storia in sé è meravigliosa: non solo per
l’originalità,
visto che Romeo e Giulietta inscenato a Hogwarts mi è
sembrata davvero
un’idea geniale, ma anche per tutta la documentazione che
c’è dietro.
Il mio personaggio preferito? Proprio Vitious, che ha
un’incredibile
faccia tosta…
Ho tolto mezzo punto alla caratterizzazione perché ho notato
che l’elemento ‘magico’ non è
molto presente, anche se ho apprezzato la
storia del ‘contrasto’ tra Mezzosangue e
Purosangue.
Infine… sei riuscita ad inserire il pairing Draco/Ginny,
oltre
al Ron/Hermione! Sono sbalordita, e devo proprio farti i complimenti.
I commenti alle battute sussurrati dagli attori, poi, erano esilaranti.
^^
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