Il Muro.
Argilla; fango e paglia; cemento.O, semplicemente, paura, timore.Ne esistono molti, troppi, di muri.Ne esistono diversi, per vari scopi e situazioni.Anche se, ripensandoci, servono tutti alla stessa cosa: lasciar fuori.Che sia qualcosa di reale, di concreto, o che sia solo frutto della nostra mente, lo sappiamo solo noi.Che sia una cosa positiva, questo muro, o negativa, anch’esso è dovuto solo ed esclusivamente da noi.Siamo noi, quelli dettano legge. Siamo noi. O no?A volte, ci ritroviamo davanti questo muro, quest’ostacolo, senza che lo vogliamo, però. Eppure, siamo sempre noi a decidere se abbatterlo o meno. Ma a volte è difficile, quasi doloroso, e non ce la facciamo. Crolliamo, come, invece, dovrebbe fare quel muro, che si erge, impertinente, davanti a noi.Lo vediamo sempre più alto, immenso, imbattibile. Lo vediamo che ride di noi, noi fragili umani. Ci scruta, ci legge dentro, conosce le nostre paure, e le usa contro di noi. Ride, si beffa di noi. Molte volte, è talmente forte - o siamo noi, quelli deboli? - che ci è impossibile superarlo. Molte volte, ci impedisce di vedere le cose come sono, stravolgendo la realtà.Molte volte, arriva ad ucciderci.Ci pianta nel petto lame affilate, ardenti.Ci squarcia, ci fa a brandelli. Pezzo dopo pezzo, lentamente, moriamo, mentre il muro ride, davanti a noi, beffardo.Ciao!Questo qui - non so bene come chiamarlo >.< - è il mio tema di italiano, affidatomi per le vacanze di Natale.Non so bene perché, ma ho uno strano impulso che mi obbliga a pubblicarlo O.o. Bhè, spero vi sia piaciuto. Un bacio. |