Look at the stars, Look how they shine for you. di Something Rotten (/viewuser.php?uid=120962)
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Look
at the stars, look how they shine for you.
La passione per le
stelle esisteva fin dai popoli più antichi.
C'era chi guardava il cielo per passione, chi per scoprire nuove
costellazioni, chi per non perdersi nell'infinita distesa marina e
quella sera Frank lo faceva per cercare una risposta.
"Frank?" il ragazzo accanto a lui invece le risposte non le cercava nel
cielo, né tanto meno all'interno del suo cuore, le aspettava
semplicemente.
Aspettava che le risposte arrivassero dall'esterno, come dall'esterno
arrivavano le parole del ragazzo o il profumo dei fiori freschi e della
sua pelle diafana.
"Mh?"
"Mi dispiace."
Frank sorrideva, nonostante tutto, nonostante il rumore delle macchine
dietro di loro coprisse il rumore dei singhiozzi che, chiusi nel suo
petto, premevano per uscire.
"Non ci faccio nulla con le tue scuse." aveva risposto, fissando i suoi
occhi limpidi e brillanti, nei quali gli piaceva perdersi e nei quali
aveva sempre visto una luce brillante, una luce gialla come quella
delle stelle.
"Lo so."
"Così ti sposerai, Gerard." non più Gee, non
più Honey, ora pronunciava il suo nome per intero e c'erano
solo due stati d'animo correlati positivamente a quell'uso: La rabbia e La delusione.
Si poteva chiaramente dedurre, sia dal viso paonazzo del più
piccolo sia dalla voce incrinata, che in quel momento Frank provava
tutte e due le sensazioni.
"...così dicono" aveva semplicemente risposto, cercando di
portare il discorso verso discorsi meno difficili.
Voleva rivedere il sorriso liquido e melenso del più
piccolo, ma aveva fatto male i conti quando aveva permesso a Lynz di
divulgare la notizia.
Gli aveva semplicemente detto che poteva annunciare il loro
fidanzamento, non il loro matrimonio.
"E allora perché sei qui, Way?"
Ora era passato addirittura al cognome, usato da Frank solo nel provino
iniziale, quando non faceva ancora parte della band o della sua vita.
"Per parlare con te. Per spiegarti."
Frank sorrideva, cercando l'accendino nelle tasche e rigirandolo tra le
dita.
Un accendino con le loro iniziali, come nei film più
romantici e strappalacrime, come se fossero ancora due adolescenti.
Gerard guardava l'accendino e sospirava più volte,
aspettando che il ragazzo gli dicesse di parlare o facesse qualcosa di
concreto.
Frank però non ne aveva voglia, era stanco di coperture e di
sotterfugi per un'ora d'amore, una misera e stupida ora.
Sessanta minuti, troppo poco.
"Vedi, Way, vedi quelle stelle? Loro brillano. Brillano nel cielo e
brillano nei tuoi occhi ed io sono convinto che loro brillino per te.
Nella loro corazza gialla fatta di gas loro brillano per te, puoi fare
qualsiasi cosa, puoi uccidermi o fare l'amore con me, a loro non
importa perché resterai sempre l'unico uomo della mia vita e
così loro avranno ancora il permesso di brillare per te.
Quindi qualsiasi cosa deciderai di fare, qualsiasi matrimonio o
qualsiasi donna prenderà il mio posto nel tuo letto, beh
loro continueranno a brillare per te. Quando me ne sarò
andato.. Quando ti mancherò, anche poco, guardale, ok?"
Frank si era alzato dal terreno umido, aveva guardato per l'ultima
volta il cielo e Gerard pensando a tutto quello che si sarebbe perso
nel corso degli anni.
A tutto quello che lasciava, tutte le emozioni e tutto l'amore che
avrebbe perso, tutte quelle sensazioni felici inzuppate nello zucchero
e nel miele che stavano abbandonando il suo corpo.
Sarebbe finito lì.
Frank Iero avrebbe cessato di esistere in quel preciso luogo e in quel
preciso momento...
A meno che Gerard non si fosse alzato in piedi per raggiungerlo, ma non
ci sperava più di tanto.
Camminava per la strada con il cappuccio tirato su e la sigaretta
spenta tra le labbra.
Malediva la decisione di non prendere la sua macchina, malediva anche
le macchine che incuranti del suo dolore e della sua tristezza lo
colpivano con i fanali gialli ed accecanti, si era spesso sentivo una
volpe impaurita.
Camminava verso quella che sembrava la strada di casa.
Malediva anche la decisione di lasciare l'accendino accanto a Gerard.
All'improvviso aveva deciso di fermarsi e di buttarsi a terra,
così senza motivo.
Voleva rimanere a terra, sull'erba ancora umida e guardare l'alba,
guardare il cielo fino a quando tutte quelle maledette stelle non
avessero di brillare sornione.
Aveva chiuso gli occhi, voleva aspettare e voleva aspettare in quel
punto preciso del prato.
"Vuoi d'accendere?"
Frank aveva aperto gli occhi, credendo di sognare o di avere le visioni.
La fiamma color vermiglio brillava davanti ad i suoi occhi, celando il
viso del ragazzo che sorridente la teneva accesa.
"Che ci fai qui?"
"Ho tentato di starti dietro, ma le sigarette hanno contribuito allo
sfascio del mio corpo."
"Che ci fai qui?" aveva ripetuto.
"Frank, non ho mai detto di sposarmi."
"Ma hai detto di stare con Lynz, non è forse lo stesso?"
"Si, forse è lo stesso, ma Frank...io amo te!"
"Non basta, Gee. Non mi basta e forse non mi basterà mai."
"Lo so... ci penseremo domani?"
"Si."
Gerard si era sdraiato accanto al più piccolo, lasciando che
la sua testa si fondesse con il suo petto.
"Non ho mai visto l'alba."
Gerard aveva sorriso.
"Non ho mai visto l'alba con te, perché l'alba implica il
sole ed il sole non si addice a chi si nasconde."
"Frank."
"No aspetta, Gerard. Noi vederemo l'alba insieme ma se tu non uscirai
allo scoperto con me sarà l'ultima cosa che faremo come
coppia."
Gerarda aveva annuito, stringendo ancora un po il ragazzino.
"Frank, prometto che farò di tutto per te."
Frank non ci credeva, sapeva che sarebbe finita quella notte o quella
mattina.
Forse il sole, per la prima ed ultima notte, gli avrebbe scoperti
ancora abbracciati, ancora fusi nel corpo dell'altro, ancora amanti
anche se persi.
"Gee, prometto che ti lascerò in pace, anche se farai una
scelta diversa dalla mia. Io amerò sempre Gerard Way."
"Ed io amerò sempre Frank Iero."
Il silenzio era calato di nuovo sui due, che fissavano pensierosi il
cielo.
Pensavano a quello che sarebbe successo e a quello che avrebbero perso.
"Frank?"
"Mh?"
"Look at the stars, look how they shine for you..."
"your skin and bones,
Turn into something beautiful,You know, you know
I love you so, You know I love you so."
E con quelle parole si erano addormentati, ancora abbracciati ed
avevano lasciato che il sole e la luce li scoprisse così,
innamorati, e felici.
Ma per quanto tempo ancora?
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