Titolo:
Being There: The Rhapsody
Summary:
Il sogno di John. Il brutto
quarto d'ora di Sherlock. L'importante è che ci siano l'uno
per l'altro. E poi niente conta davvero. Seguito di Being
There e
Still Being There.
Pairing:
Sherlock/John
Rating:
Arancione, come Meds
Words:
541
Disclaimers:
Questa storia non se la
comprerebbe nemmeno RaiUno.
Notes:
La terza parte casinara della
saga BT. Cosa
è successo a Sherlock? Cosa ha sognato John?
Bohemian
Rhapsody è
il sottofondo giusto. <3
Being
There: The Rhapsody
“Tu
affogando per respirare
Imparando
anche a sanguinare
Nel
giorno che sfugge.”
-
Subsonica -
Se mettessi in
ordine i tuoi pensieri?
E' realtà?
O è solo
fantasia?
John non sapeva dove si
trovava.
Sapeva solo che sentiva
il pericolo incombere su di lui. E su qualcun altro.
Non c'è
scampo dalla realtà.
Mamma. Ho appena
ucciso un uomo.
Come si spiega una cosa
del genere alla propria madre?
Sherlock se l'era
chiesto più volte.
Ma che senso aveva?
Tanto non l'aveva mai amato.
Non volevo farti
piangere.
Ma
tanto non l'aveva mai amato. Quindi che importanza aveva?
Vai avanti. Vai
avanti come se niente importasse davvero.
Proprio come faceva
lui.
Aveva avuto una buona
insegnante.
Troppo tardi.
E' arrivato il mio
momento.
Brividi giù
per la schiena.
Il corpo mi fa male
tutto il tempo.
Portava qualcosa di
pesante. Era un fucile? O una bomba?
O un semplice fardello,
colmo di sensi di colpa?
Aveva appena ucciso
un uomo.
Mamma.
Io non voglio
morire.
Io a volte desidero
non essere mai nato.
Vedo una piccola
figura umana.
Tuoni! Fulmini!
Voci! Troppe voci!
Urla! Troppe urla!
Piantatela! Mi stonate!
John si mise le mani
sulle orecchie, ma le sentiva ancora.
Li vedeva ancora.
Erano dune del deserto
o erano onde di una piscina quelle che vedeva?
Erano tuoni o
esplosioni?
Erano fulmini o laser?
Oppure entrambi?
Sono solo un povero
ragazzo.
E nessuno mi ama.
Gli pareva di sentirlo
Mycroft da piccolo, mentre la madre coccolava solo lui.
Mycroft era il primo
figlio. Quello voluto.
Quello coccolato. E
anche quello un po' viziato.
Lui era il secondo.
Glielo ricordava ogni
volta che andavano a pranzo da lei! (*)
Lui era l'eterno
secondo.
Ma non in
quell'appartamento.
Con John lui era sempre
il primo.
Mi lasciate andare?
Era quasi buio e veniva
strattonato da qualche parte.
Da qualcuno. O da
qualcosa.
Affondava nella sabbia
o affogava nell'acqua?
Non importava.
Ormai era rotto
dentro e niente poteva più aggiustarlo.
Non poteva neanche più
muoversi.
Era legato! Cristo, no!
No, non ti lasceremo
andare!
Si sentiva schernito.
Lasciatemi andare!
Dove cazzo era finito
Sherlock?
Cristo, no!
Non poteva andarsene
via?
Non era mica legato,
d'altra parte.
Lasciatemi andare!
E quei due sembravano
schernirlo.
No, non ti lasceremo
andare!
No, no, no, no, no,
no, no!
Mamma mia!
Mamma mia!
Mamma mia!
Lasciatemi andare!
<< Non devi
biasimarla. E' fatta così, lo sai. >>
Umpf!
Così pensi di
poter lapidarmi e sputarmi in un occhio.
Lo pensavano entrambi,
evidentemente.
John non lo avrebbe mai
pensato, né fatto.
Per quanto lui potesse
indurlo a farlo.
Oppure sì?
Dove cazzo era finito
Sherlock?
Era sempre lì.
Doveva essere lì!
Così pensi di
poter amarmi e lasciarmi morire.
No, sarebbe arrivato.
Ne era certo.
Devo solo andar via.
Devo solo andar via
di qui.
<< John,
svegliati! >> (2)
<< Che è
successo? >> (1)
Niente conta
davvero.
Chiunque può
vederlo.
<<
No, non importa. Me lo dirai dopo, quando ti sarai calmato. >>
(1)
<< Stai
tranquillo. Sono qui. >> (1)
E allora niente
contava davvero.
<< Non ha
importanza. E' finito. >> (2)
<< Va tutto bene.
Sono qui. >> (2)
E
allora niente contava davvero.
Per
me.
<<
Non ti lascio andare. Sono
qui.
>> (2)
<<
Non me ne vado. Sono qui. >> (1)
In ogni caso il
vento soffia.
Notes, again:
Allora. Chiarimenti
moment: John ha fatto questo sogno orribile, in cui i traumi della
guerra prima e di Moriarty poi si confondono, e questo direi che è
abbastanza chiaro, no? Il caro Sherl invece ha avuto un incontro
ravvicinato con l'allegra Holmes Family (che mi ricorda molto la
Addams...) e questo credo che fosse un po' meno chiaro.
Per illuminazioni,
critiche o insulti basta recensire ^^'
Poi volevo dire che (1)
e (2) sono le autocitazioni rispettivamente da Being There e
Still Being There, per tornare a una specie di timeline che di
solito si usa in modo corretto. Ma noi ce ne sbattiamo le palle!
Invece (*) piccola citazione abbozzata di Due Partite. Sofia
parla del suo rapporto con la madre, e lei le dice sempre che è
come lei. “Me lo ripete ogni volta che andiamo a pranzo da
lei!”
Segue Bohemian
Rhapsody, ma l'ho scritta ascoltando Uè Man di Pino
Daniele e i Cranberries. Com'è sta cosa? O.O Vabbeh.
La dedica va tutta a Mò
(ginnyx), Rò (rosmy90), Caro
(alec90) la donna follemente innamorata di Rupert
Graves, e Chìa (Elysion), che da questa
splendida canzone ha scritto una stupenda ff: Bohemian Rhapsody -
Rapsodia per un piccolo re.
Insomma alle mie
Irregulars, ma in particolare al nostro Sole... <3
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