Era
una calda sera
d'estate ed a casa Potter faceva un caldo tremendo; “una
delle
estati più calde dell'ultimo decennio” cosi aveva
detto la
televisione durante le previsioni meteo.
Harry, Ginny e famiglia
avevano appena finito di cenare con la famiglia Weasley; Harry aveva
invitato Ron a cena per festeggiare una promozione che aveva avuto
sul lavoro.
Tutto procedeva
tranquillamente, Ginny ed Hermione erano indaffarate a sparecchiare
la tavola mentre Harry e Ron seduti su due grosse poltrone
chiacchieravano del più e del meno.
Di tanto in tanto si
potevano sentire piccole urla e schiamazzi provenire dalle stanze
vicino, dove i ragazzi stavano giocando, o per meglio dire, dove
James e Teddy si divertivano a fare scherzi ai più piccoli.
-James
no ti prego...- la
voce di Albus era supplicante
-Rose
attenta...- disse
spaventato Hugo Weasley, il fratello di Rose; La ragazzina
girò
rapida su se stessa e schivò Teddy che cercava di
acchiapparla
-Ahhh-
Rose urlò
-...ragazzi
fate i bravi!-
urlarono all'unisono Ginny ed Hermione dall'altra stanza, stanche di
tutto quel chiasso.
-.-.-.-
-Allora
Hermione come va
il lavoro?- chiese Ginny mentre con la bacchetta faceva fluttuare i
piatti nel lavabo per lavarli
-Tutto
bene... sono un po'
stanca, ma non mi lamento... più che il lavoro sono i
bambini che mi
stanno dando filo da torcere- con un lieve tocco di bacchetta
iniziò
ad asciugare i piatti che Ginny lavava.
-Non
lo dire a me... in
questa casa è una guerra continua... quasi quasi quando vado
a
lavorare mi rilasso...- rise
-A
proposito di lavoro...-
disse Hermione – ieri ti ho sentito alla, ma allora
è vero che
questa estate ci sarà di nuovo la coppa del mondo di
Quidditch?-
Ginny
annuì
-Ti
ricordi la nostra
prima coppa del mondo?- sospirò Hermione -certo che ne
abbiamo
vissute di avventure...-
Ginny
arricciò il naso
-sicuramente... anche se devo ammettere che non mi mancano per
niente-
Le
due donne continuarono
a chiacchierare per un bel po' e lo stesso stavano facendo Ron ed
Harry nel salotto.
-.-.-.-
-Hey
amico...- disse Ron –
oggi sono andato nel negozio di mio fratello, non puoi neanche
immaginare che cosa si è inventato
Harry
si girò e lo guardò
negli occhi con un espressione tra il curioso e lo spaventato
– Ron
mi raccomando, l'ultima volta che hai portato in casa mia qualche
nuovo oggetto ancora non a norma, preso dai tiri vispi Weasley, per
poco non mi incendiavi casa!- alzò gli occhi al cielo -e
stai pur
certo che tua sorella non te la farà passare liscia se gli
bruci di
nuovo la tappezzeria...- si lasciò andare ad un sorrisetto
beffardo.
-Non
ti preoccupare
Harry...- disse subito Ron -è sicurissimo e poi …
è la fine del
mondo-
Si
alzò in piedi e si
diresse verso la borsa di cuoio che aveva appoggiato sul tavolino;
Cominciò a scavarci un po' dentro e poco dopo ne
tirò fuori un
oggetto, piccolo, nero e sferico.
-Ecco
qui il gioiellino-
Ron si avvicinò ad Harry per mostrarglielo -... lo
sprizzomero,
fantastico, mille colori fusi insieme e semplicemente lanciandolo in
aria è in grado di riprodurre la locazione a cui stai
pensando... è
super realistico...-
Harry
lo guardava scettico
-Ron sei sicuro che funziona?-
-Certo
amico... ora ti
faccio vedere- lanciò la sfera in aria e chiuse gli occhi
concentrandosi;
In
un istante la sfera da
nera cominciò a cambiare colore e forma fino a scoppiare con
un
lieve pop liberando un infinità di colori che andarono
contro il
muro.
In
pochissimo tempo il
salotto di casa Potter venne trasformato in una spiaggia delle
Hawaii, con tanto di mare, sole e brezza rinfrescante.
-Miseriaccia...-
disse Ron
tra se e se -anche meglio di quanto mi aspettasi- guardò
Harry che
in silenzio si guardava intorno esterrefatto.
Lentamente
si diresse
verso l'acqua, la toccò e riuscì a sentire sulle
sue dita il
rinfrescante potere dell'acqua -...Ron è straordinario- gli
sorrise;
Si levò le scarpe, si alzò i pantaloni fin sopra
il ginocchio e si
diresse correndo verso acque più profonde quando
andò a sbattere
contro qualcosa di invisibile cadendo cosi in acqua.
Ron
scoppiò a ridere
-Harry ma che fai!-
-Volevo
andare più in là-
disse massaggiandosi il naso -ma cosa è successo?-
-E'
un illusione...per
quanto possa sembrare, comunque stiamo ancora nel tuo salotto... i
confini sono limitati-
-potevi
dirmelo prima...-
sbuffò Harry
Ad
un tratto però
qualcosa cominciò ad andare storto, lo sfondo sulle pareti
cominciò
ad essere sempre più sbiadito ed opaco.
-Che
succede Ron?- chiese
Harry
-Non
ne ho idea- rispose
l'amico
-Qualcosa
non va...-
Harry
non finì la frase
che si ritrovarono al buio, tutto era nero, ma dopo un sonoro CRACK
si ritrovarono nuovamente nel salotto, tuttavia sia i muri che i
mobili erano colorati, di ogni tinta possibile.
-Ops...-
disse Ron
grattandosi la testa
Harry
si guardava intorno
senza parole -Ops? OPS? RON... ma che è successo?- si
avvicinò
all'amico -dimmi che è un effetto temporaneo e che tutto
torna
apposto a breve?-
-Ehm...Harry
mi sa che
c'era qualche difetto- gli diede una pacca sulla spalla
-QUALCHE
DIFETTO...RON ho
la stanza di mille colori... se lo vede Ginny siamo spacciati-
Proprio
in quel istante la
porta si aprì ed entrarono nella stanza Ginny ed Hermione;
-Amore...
ti posso
spiegare...- disse Harry verso Ginny terrorizzato nel vedere negli
occhi della moglie un vago istinto omicida.
-Harry
James Potter...ma
che diavolo è successo?- chiese Ginny trattenendosi
dall'urlare -oh
per mille troll... il mio servizio da thè è
rovinato- si avvicinò
alle tazzine che erano diventate color lilla screziate di giallo.
-Amore...ehm...
cioè...è
stato tuo fratello!!!- sbottò alla fine Harry
-Ronald...-
Hermione lo
stava fulminando con lo sguardo -dovevo immaginarlo che c'era il tuo
zampino...si può sapere che diavolo hai combinato?-
Ron
rosso in faccia disse
-volevo far vedere ad Harry lo sprizzomero-
-Per
mille barbe di
merlino, Ronald, ti avevo detto che ancora non era stato messo a
norma, per questo il ministero li ha ritirati dal commercio di tuo
fratello!!!- Hermione era furibonda -certe volte penso che i tuoi
figli abbiano una maturità maggiore rispetto a te-
sbuffò -Ginny,
cara... sono desolata... ti aiuterò a sistemare...-
Ginny
stravolta sorrise
verso Hermione – Grazie... comunque sia Harry non pensare di
essere
salvo, hai tante colpe almeno quanto Ron!-
Harry
e Ron abbassarono la
testa.
-Ora
mentre noi troviamo
un modo per ripulire siete pregati di sparire e di NON fare altri
danni...- disse Ginny -anzi, Harry, andate in cucina che ci sono
ancora dei piatti da mettere nella credenza...-
-Ron
senti prima di
aiutare Harry sali un attimo sopra dai ragazzi e vedi se tutto va
bene... questa quiete mi insospettisce- aggiunse Hermione.
Harry
e Ron annuirono
verso le rispettive mogli e se ne andarono.
Ginny
ed Hermione si
guardarono per un istante e dissero contemporaneamente -uomini...-
lasciando scappare un piccolo sbuffo; Con le bacchette alla mano
cominciarono a cercare un rimedio per riportare la stanza alle sue
tinte naturali.
-.-.-.-
La serata
continuò tranquilla, dopo un paio di ore finalmente Ginny ed
Hermione riuscirono a riportare la stanza come era prima, mentre Ron
dalla stanza affianco sbirciava preoccupato per le sue sorti
–
Miseriaccia l'ho scampata pure questa volta...- si portò la
mano
sulla fronte sollevato.
Ad un tratto
dalla cucina si sentì un urlo di dolore; Immediatamente Ron
si
catapultò in cucina dove si trovava Harry, seguito da Ginny
ed
Hermione.
Aprirono la
porta e il terrore si fece spazio sui loro volti.
Harry era
disteso per terra di fianco ad un piatto rotto e lentamente un rivolo
di sangue colava sul suo volto, sangue uscito da un antica ferita, la
cicatrice sulla sua fronte si era aperta.
-O Dio...- urlò
Ginny – è tornato Voi Sapete Chi è
tornato...-
-Ma... ma come
è possibile...- Ron era stravolto
-Ci deve essere
una spiegazione... non può essere tornato- Hermione parlava
tra se e
se cercando di razionalizzare, ma con pochi risultati.
-Bisogna
avvertire il ministero, riunire l'ordine della fenice...bisogna agire
il prima possibile- disse Ron agli altri; Sfilò la bacchetta
dal
fodero e la puntò in alto -Expecto Patronus- il suo patronus
uscì
dalla punta della bacchetta e partì a razzo verso l'esterno
– ho
mandato un messaggio a Kingsley per avvisarlo... deve sapere...-
Hermione annuì.
Ginny come Ron
evocò il suo patronus per avvisare Neville e per dirgli di
riunire
l'ordine.
Nessuno si
preoccupava però di Harry che restava li steso per terra con
il
volto sconvolto -Ragazzi...ehm ragaz...-
-Amore stai
calmo...hai bisogno di riprenderti...ricordo ancora come il contatto
tra te e lui ti stravolgesse da giovane...immagino che ora con
l'età
sia ancora più difficile- disse Ginny
Harry alzò un
sopracciglio sempre più perplesso quasi offeso per
l'insinuazione
“non sono mica cosi vecchio” pensò tra
se e se.
In quello
stesso istante comparve nel mezzo della cucina Kingsley – Ma
è
vero?- solo questo chiese e Ron annuì tristemente.
-...è
tornato!- disse Hermione – Guarda la fronte di Harry-
Kinsley girò
la testa e vide la ferita aperta – Che Merlino ci salvi
tutti...-
-Stiamo già
riunendo l'ordine...è bene che non ci facciamo trovare
impreparati!-
aggiunse Ginny subito.
Il ministro
annuì.
-ehm...ragazzi...ma
io...- Harry cercò di parlare, ma fu stoppato dai ragazzini
che
incuriositi dal trambusto scesero anche loro in cucina.
-Mamma, Zia...
che succede?- chiese Albus, seguito a ruota dai suoi fratelli e
cugini.
-Albus
nulla...andate a letto che è tardi e non sono cose per
bambini...-
disse Ginny categorica.
I ragazzini
imbronciati girarono i tacchi e se ne andarono.
POP
Classico rumore
di chi si materializza e nella cucina arrivarono Neville e Luna
-ditemi che stavate scherzando...-
Ron mosse la
testa per dire di no.
Neville
sconvolto si sedette sulla sedia.
-Ragazzi...mi
ascoltate...- cercò di prendere la parola Harry
Nuovamente fu
interrotto da un PoP e nella cucina sovraffollata comparvero la prof.
McGranit, Molly e Arthur Weasley con a seguito tutti gli altri
Weasley compresa Fleur.
In pochi minuti
nella stanza non c'era più spazio, arrivarono Hagrid, tutto
l'ordine
e parte del vecchio esercito di Silente.
Tutti troppo
spaventati ed impegnati a discutere per dare effettivamente
attenzione ad Harry.
-BASTA...-
sbottò Harry -mi ascoltate o no?- domandò
alzandosi in piedi; Tutti
si girarono per guardarlo preoccupati di sentire brutte notizie,
magari di qualcosa che aveva visto.
La tensione era
palpabile, tutti gli occhi erano puntati su Harry; Socchiuse
leggermente le labbra per prendere fiato e disse -Stavo mettendo
apposto i piatti, mi ero scordato lo sportello della credenza aperto
ed ho sbattuto la fronte... tutto qua, Voldemort non è
tornato!-
Silenzio,
nessuno parlò tipo per dieci minuti, non potendo credere al
malinteso; Hermione era rossa in viso, vergognandosi di non averci
pensato prima; Gli altri erano indecisi se credere se Harry stesse
scherzando o meno.
Alla fine Ginny
scoppiò in una fragorosa risata – scusaci Harry,
avremmo dovuto
chiederti come stavi...prima di creare questo casino-
Anche gli altri
cominciarono a ridere sollevati.
-Tanta paura
per nulla...bhe meglio cosi...- disse Molly
-Esattamente
mamma...- aggiunse Percy
-...bhe visto
che oramai siete tutti qui, che ne dite di fare uno spuntino di mezza
notte?- chiese Harry guardando l'orologio.
-...bella
idea...- dissero all'unisono Ron e Neville.
Tutti si
diressero nella sala da pranzo, rimasero solo Ginny ed Harry
-Mi sono
veramente spaventata...- disse Ginny -...ho avuto paura di dover
rivivere il passato, di rischiare di perderti come successe alla fine
del tuo sesto anno- abbassò la testa.
-Ginny... tu
non mi hai mai perso e mai mi perderai...- rispose Harry dandole un
dolce bacio sulle labbra -Ti amo...-
-Anche io...-
sorrise la moglie sollevata -avanti curiamo questo taglio ed uniamoci
agli altri.-
Harry annuì ed
uscirono dalla cucina.
-.-.-.-.-
Passarono tutta
la notte svegli, insieme, a ridere ed a ricordare il passato, tutte
le avventure belle e brutte che avevano vissuto, fino al mattino
quando si congedarono.
Ad Harry Potter
non fece mai più male la cicatrice, o almeno non per per
colpa Voldemort!!
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