-Nick(sul
forum e su EFP): blackpearl_
-Titolo: Shattered
-Numeri scelti: 13, 12
-Lettera scelta: O
“Sogno di
pioggia.
Alzo
il mio sguardo fisso ai cieli vuoti in alto.
Chiudo
i miei occhi, questo raro profumo.
Nella
dolce ebbrezza del suo amore”
-Personaggi
principali: Sirius Black, Lily Evans
-Pairing predefinito:
Sirius/Lily
-Genere:
Introspettivo, Malinconico, Drammatico
-Personaggi secondari:
James Potter
-Rating: Verde
-Avvertimenti: One-shot
-Prompt: Neve, Ombra,
Dolore.
-Immagini: num. 10
-NdA:
Shattered*
Hai perso
te stesso.
Dove andrai ora?
Alzi il viso verso il
cielo vuoto, lasciando che la gelida neve ti percorra le guance come
lacrime candide. Chiudi gli occhi, mentre un dolce profumo ti avvolge,
ti inebria.
Dolore. Disperazione.
Cosa farai, ora che senti che tutto è perduto?
L’universo si è capovolto, le luci del mondo si
sono invertite ed ora è tutto rosso, rosso sangue. Ma
intorno a te c’è anche il bianco. Disarmante ed
innocente bianco.
Sai rispondere alle
tue domande? C’è un qualche senso alla cosa che
stai vivendo?
Rigetta il tuo amore,
rinnegalo, in nome della luce che da sette anni a questa parte illumina
d’oro la tua vita, generata dal buio. Eppure
l’ombra, che sembra uscita dal nulla dell’oblio che
ritorna a circondarti, ti ha afferrato, serrandoti stretto nella sua
presa e rifiutando di lasciarti andare.
I ciliegi intorno a te
hanno un aspetto smunto.
Ieri sei morto. Domani
rivivrai?
Non
c’è più nessuna certezza, ora, e
vorresti solo che il cielo ti inghiottisca, per perderti in quello
strano colore metallico che illumina il parco di una luce irreale.
Tutto è
statico.
Lo specchio
d’acqua ti rimanda l’immagine di un uomo distrutto.
‘Sirius?
Guarda, una farfalla.’
E il terreno infine
crolla sotto i tuoi piedi, gli alberi si curvano su sé
stessi, e tutto ciò che una volta hai definito
‘certezza’ ora lo chiami
‘incubo’. Tutto ciò che sai è
che la fine di tutto sta cominciando, pronta a prenderti per
trascinarti in un turbinio di dolore e confusione. Hai sempre odiato il
dubbio. Lo stesso che ora ti sta divorando dall’interno.
Lasciami andare, e
saprò correre via.
‘Il modo
migliore di cominciare un’amicizia è con una
risata, non trovi?’
Ma sai che
è anche il modo migliore per finirla.
E tu vorresti che
fosse finita. Magari neanche iniziata.
La neve cade, continua
a cadere, segno che lo scorrere del tempo è rimasto
immutato. Che il ciclo della vita continui nonostante tutto ti
sorprende, ti spinge a gettare uno sguardo intorno come fossi tornato
or ora da un viaggio lungo secoli. Da quanto sei seduto su questa
panchina incrostata dal ghiaccio? Da quanto i ciliegi lasciano cadere
su di te morbide e piccole foglie color rosa chiaro?
Ne afferri una e ne
osservi la perfezione sul palmo della mano.
‘Adoro i
ciliegi. Sono il mio albero preferito.’
La notte sta per
finire, o per cominciare?
C’è
una luce, lì, ma non riesci a raggiungerla, per quanto ti
sforzi. E allora cadi, urli, dilaniato, e ti opponi strenuamente ad un
destino che ha scelto altro per te. Devi lasciarti condizionare?
Non puoi fare altro.
Neve, neve ovunque.
‘La guerra
è appena cominciata. Ma non ho paura. Ho voi.’
Tu hai paura invece.
Una paura fottuta.
Perché il
tuo cuore è infranto, Sirius? Che la luce della stella di
cui porti il nome abbia smesso di illuminarti? Senza lei sei perduto,
lo sai, eppure lo accetti senza riuscire ad aprir bocca. Senza lasciar
andare parole che si perderebbero fra la pioggia.
Il passato ingrigisce,
il presente si capovolge, il futuro sanguina.
‘Non
è ancora finita.’
E’ finita.
‘Mi
seguirai?’
Vorresti tanto non
farlo.
Vorresti tanto non
dover guardare in quegli occhi verde prato, mascherando la tua
tristezza con una patina falsa di sorrisi e convenienza, di affetto e
commozione che non provi veramente. Non vorresti osservare la gioia
profonda che permea gli occhi nocciola del tuo migliore amico.
Ma
d’altronde hai sempre dovuto fare ciò che non
avresti voluto.
‘La vedi la
luce? E’ proprio lì, di fronte a te. Devi solo
afferrarla.’
Hai la forza di
afferrare la luce, Sirius?
Mentre la ragione
annebbia i tuoi occhi con uno splendore che si tinge di scuro, la
pioggia bagna il tuo corpo dilaniato dalla sofferenza. E’ la
prova che il tempo uccide la fede.
‘Mi sono
perso, Lily.’
Ti sei perso per
strada. Non capisci come.
Parole senza vita
prendono forma intorno a te, intrecciandosi alla neve che colora i tuoi
capelli neri di un bianco luminoso, e il tuo cuore batte un ritmo senza
senso.
Sei spezzato, rotto.
‘E non sono
sicuro di riuscire a ritrovarmi.’
Trascinati via, verso
la fine della strada, l’imbocco dell’anima. Il sole
si colora di nulla, il cielo scende verso di te amalgamando tutto in un
insieme confuso, i mari si agitano e si elevano, gli alberi si piegano
sotto la forza del tuo dolore e il rosa ciliegio ricopre tutto.
Eppure eccola, la
luce, che si avvicina a te come un religioso fa con un lebbroso vicino
all’oblio. La guardi con la morte negli occhi. Ma sei
già morto. O no?
Sogni
di pioggia. Sogni di ghiaccio.
Allunghi la mano e
stringi l’aria, mentre il sole risucchia via tutto
ciò che si rivela futile, i ricordi, i sentimenti. Hai
ancora dei sentimenti. Strano.
Vorresti sapere
perché la speranza muore, infrangendosi in uno specchio di
ghiaccio. Le sue schegge entrano sotto la tua pelle, facendoti sentire
parte di un cerchio che si è spezzato. Eppure la luce
è ancora lì. Vicina e lontana.
Non riesci a
raggiungerla, Sirius. Non ci sei mai riuscito.
Allora è
lei ad allargarsi, a comprenderti e ad abbracciarti, infiammando il tuo
cuore pazzo, respingendo la sofferenza e restituendo
all’universo il suo ordine. E tu rimani sospeso in un
compromesso.
Ma il silenzio presto
seguirà il tuo destino, e in qualche modo nel tramonto
troverai le tue risposte. E’ tutto un calare. La luce se ne
va e ripiombi a contorcerti nell’ombra.
E’ stato
bello crogiolarsi alla luce del sole, vero? Ma non erano che illusioni
dettate dalla pace. Vivere nell’ombra è molto
più difficile, dovresti saperlo.
Non resterai zitto per
tutto questo tempo, non su queste lacrime rosse versate con dolore.
Anni buttati, guadagni gettati via. Stai piangendo.
Ritorna al luogo a cui
appartieni. La stella ti riaccetterà.
‘Ti voglio
bene.’
Tu l’ami,
invece. Ma sarai mai pronto a dirglielo?
Domande. Troppe
domande.
Nessuna risposta.
Ieri sei morto. Domani
rivivrai.
Per rivedere la luce.
‘..anche io.’
“Sogno di
pioggia.
Alzo il mio sguardo
fisso ai cieli vuoti in alto.
Chiudo i miei occhi,
questo raro profumo.
Nella dolce ebbrezza del
suo amore”
Sting
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Seconda
classificata:
Shattered di blackpearl_
Originalità:
9
Gradimento personale:18
Caratterizzazione dei personaggi: 4
Stile e grammatica: 23
Prompt:6
Immagine:5
Totale:65
Molto bella, davvero.
Piacevole e singolare. L’unica pecca è che la
trama è un po’ intricata. Per il resto, non
abbiamo niente da dire.
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Premi speciali:
Originalità: Shattered
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